
Le foreste, lo sappiamo, assorbono CO2 aiutandoci a ridurre il riscaldamento globale. Questi pozzi naturali di carbonio sono alla base dei programmi di compensazione, modelli climatici, e la maggior parte del futuro della politica ambientale. Anche le foreste assorbono e trattengono il calore, però, e la nuova ricerca suggerisce che, in almeno un tipo di terreno, questo effetto di riscaldamento è superiore ai benefici della cattura di carbonio.
Per 10 anni, il professor Dan Yakir è stato leader di un team di ricerca dell’Istituto Weizmann che ha registrato i dati da una stazione FluxNet nella Foresta Yatir, ai margini del deserto del Negev. La sua ricerca ha dimostrato che il bosco semi-arido di pini è un pozzo di carbonio particolarmente efficace, il quale supera la foresta europea di pini, la quale corrisponde alla media globale.
Quando controllava il bilancio energetico totale delle foreste, tuttavia, ha scoperto alcuni risultati sconvolgenti: gli alberi hanno assorbito una grande quantità di radiazioni solari, soprattutto se confrontati con i cespugli vicini e al deserto. Inoltre, il meccanismo di raffreddamento dei pini, in cui le foglie trasferiscono il calore al passaggio delle correnti d’aria, conduce ad una grande quantità di calore assorbito e conservato nella foresta.