L‘Ilva di Taranto continua a inquinare e cittadini, medici, ambientalisti a protestare: nella giornata di ieri migliaia di persone hanno partecipato al corteo contro l’inquinamento e i tumori provocati dall’impianto siderurgico della famiglia Riva.
Pericoli
Disastri ambientali peggiorati dai cambiamenti climatici, la denuncia del Governo australiano
Finché a protestare sono gli ambientalisti nessuno dà peso alla questione. Quando lo fa il mondo scientifico qualcuno presta un minimo di attenzione. Ora a far notare che c’è qualcosa che non va è addirittura uno Stato sovrano, l’Australia, e speriamo che stavolta qualcosa si muova davvero. La denuncia arriva in seguito ad un rapporto pubblicato questa settimana, il quale ha preso in considerazione i cambiamenti climatici dal 1960 ad oggi. Confrontando le varie tabelle si è trovato il risultato che da anni la comunità scientifica rivendica.
La FAO denuncia la Cina: “non dichiara tutto il pesce pescato”
Una scoperta scioccante è stata effettuata di recente dalla FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della sicurezza alimentare mondiale. Stando alla sua denuncia, la Cina denuncerebbe appena il 9% del pesce che pesca nelle acque territoriali africane, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie. Com’è noto ci sono tantissime specie di pesce che rischiano l’estinzione a causa della pesca intensiva.
Allergie di primavera: rimedi naturali per contrastare e alleviare i sintomi
Come per ogni sintomo ed effetto di malattie e intolleranze, anche le allergie di primavera possono essere curate o possono essere ridotti gli effetti e i malesseri, con rimedi naturali. Un lettore ci chiedeva se mangiare i fritti e ingerire molti cibi grassi può aumentare il rischio di contrarre allergie in questo periodo.
Nel 2052 il mondo andrà in crisi di risorse, parola di Jorgen Randers
Sembra una previsione “alla Casaleggio”, ma purtroppo questa volta è stata presa molto sul serio dal mondo scientifico. Jorgen Randers, docente di strategia climatica alla BI Norwegian Business School, ha appena pubblicato un libro intitolato semplicemente “2052“. Quello, secondo le sue previsioni, sarà un po’ come la previsione dei Maya, ovvero l’anno in cui l’umanità entrerà in una sorta di crisi di risorse che ci costringerà a cambiare radicalmente le nostre politiche. Almeno se continuassimo ad agire come stiamo facendo oggi.
Ilva, per la Cassazione i Riva colpevoli “spregiudicati” di disastro ambientale
Ilva, per la Cassazione i Riva sono colpevoli di disastro ambientale, senz’altro riconducibile anche alla gestione dal 1995 a oggi, caratterizzata da continua “spregiudicatezza” degli stessi Riva, Emilio e Nicola in primis.
Calcoli renali in aumento, la colpa è anche del riscaldamento globale
I calcoli renali che ogni anno fanno penare un gran numero di italiani aumentano di frequenza, e tale aumento è correlato al riscaldamento globale. Come è possibile? Lo spiega Fredric Coe dell’Università di Chicago.
Allergie di primavera bollettino pollinico Betulacee e Cuprussacee
Con l’aumento delle temperature e l’arrivo della primavera la situazione climatica e il meteo hanno subito un cambiamento che si ripercuote sulla natura e sulla maturazione dei pollini. Per questo gli esperti consigliano a chi soffre di allergie di primavera di cominciare ora le terapie antistaminiche per alleviare i sintomi delle riniti e per prevenire le forme più gravi di asma.
L’inquinamento in Cina provoca milioni di morti dirette
Fino a poco tempo fa parlare di inquinamento in Cina era un tabù. Nonostante fosse evidente dato che non è da pochi mesi che la gente percorre le strade dotata di mascherina. Da quando però, circa un anno fa, la stampa si è stancata e si è tolta il bavaglio, spuntano novità preoccupanti di giorno in giorno. L’ultima, solo in ordine di tempo, riguarda le morti direttamente causate dall’inquinamento che sono state stimate in circa 1,2 milioni l’anno, il numero più alto al mondo.
Deforestazione, l’Ecuador mette all’asta le proprie foreste
Una famiglia in crisi normalmente cerca di tirare a campare vendendo i propri gioielli e possedimenti. Uno Stato può fare qualcosa di simile: vendere ciò che ha di più caro, la terra. Accade in Ecuador, uno dei Paesi più poveri del pianeta dove il principale mercato è quello della droga, in cui per cercare di sbarcare il lunario il Governo ha deciso di mettere all’asta le proprie foreste. Legname, materie prime ma soprattutto petrolio. Sono questi i bonus aggiuntivi che gli ecuadoriani vorrebbero monetizzare.
Antartide, sale la temperatura ma aumentano i ghiacci, uno studio olandese spiega perché
In Antartide mentre sale la temperatura aumentano i ghiacci. Questo apparente paradosso è stato spiegato chiaramente da un recente studio olandese da poco pubblicato su Nature Geoscience.
Incidente petrolifero in USA, persi già 300 mila litri di greggio
Una nuova marea nera si sta abbattendo in queste ore in America. Ad essere colpiti sono ancora gli Stati Uniti in una vicenda che dimostra come i vecchi metodi di approvigionamento energetico, come gli oleodotti, non siano affatti sicuri. Si possono tentare tutti i modi possibili e immaginabili per aumentare la sicurezza di un impianto, ma l’imprevisto prima o poi fa saltare tutti i piani. È accaduto così che giovedì scorso un treno che collegava l’Illinois al Texas è deragliato. Nella sua irrefrenabile corsa si è andato a schiantare contro un oleodotto della Exxon Mobil canadese, lasciando fuoriuscire migliaia di litri di petrolio.
Tartarughe nel menu, orrore a Toronto
Abbiamo visto in questi anni tutti gli orrori possibili in alcuni ristoranti che definire “caratteristici” sarebbe un eufemismo. Pinne di squalo, coccodrilli e scarafaggi serviti nel piatto come se fossero bistecche. Ma al peggio non c’è mai fine e così oggi scopriamo che un ristorante di Toronto, in Canada, offre nel proprio menu nientemeno che delle tartarughe. E non soltanto tartarughe comuni (che già di per sé sarebbe uno scandalo) ma una specie in via d’estinzione.
Eternit, un tavolo tecnico del governo in merito al processo e ai risarcimenti
Eternit, più di un anno fa il verdetto di primo grado con condanna a 16 anni e 95 milioni di euro per Schmidheiny e Lpois de Cartier de Marchienne. Ora un tavolo tecnico del governo e dell’Inail in merito al processo. L’obiettivo è accelerare i risarcimenti in esecuzione.