Nei giorni scorsi un documento dell’IPCC, il panel delle Nazioni Unite che si occupa di cambiamento climatico, è trapelato in via non ufficiale in rete. Alla diffusione della notizia abbiamo vissuto più o meno le stesse sensazioni di qualche anno fa quando delle email riservate dei revisori della rivista scientifica Science, in cui si faceva riferimento a dati non veri sul riscaldamento globale, dette adito e coraggio ai negazionisti che affermavano che si tratta di una montatura. Oggi ci hanno riprovato, ma sono stati subito fermati.
Pericoli
Cina e deforestazione, il 10% del legname venduto è illegale
La Cina ultimamente apre qualche spiraglio verso una maggiore ecosostenibilità del paese in futuro, ma per il momento continuano a giungere allarmi ambientali con al centro la superpotenza asiatica. L’ultimo riguarda il legname: il 10% di quello venduto in Cina sarebbe illegale secondo un nuovo studio. Si tratta di una pratica legata a doppio filo con le pratiche di deforestazione, come è facile immaginare.
Il riscaldamento globale non è legato all’attività solare, ora è ufficiale
Alla teoria del riscaldamento globale, ormai non più negabile, oggi i negazionisti più accaniti rispondono che non è colpa delle attività umane ma delle attività solari. Secondo questo modo di pensare, le nostre temperature globali sono aumentate perché il sole è diventato più caldo. Oggi arriva una conferma del contrario da parte dell’IPCC, il panel delle Nazioni Unite che studia il fenomeno del cambiamento climatico, che ha negato che i due fenomeni possano essere collegati.
Inquinamento, Brindisi peggio di Taranto a causa del carbone
Da qualche mese l’Italia ha scoperto la città di Taranto, e soprattutto che la sua aria è irrespirabile. La vicenda-Ilva sta appassionando gli italiani perché mette le coscienze di tutti noi di fronte alla scelta tra salute e lavoro, ma ciò non toglie che esistano altri casi anche peggiori, o almeno allo stesso livello, di quello tarantino, di cui nessuno parla. Un esempio è Brindisi, città molto vicina a quella dell’Ilva. Una settantina di chilometri di distanza ed una caratteristica in comune: l’aria irrespirabile.
Un mondo senza pane e pasta a causa del riscaldamento globale
Se non vi spaventa il fatto che le temperature più alte possano portare siccità, incendi e innalzamento del livello dei mari, forse può farlo la prospettiva che un domani, se non voi i vostri figli sicuramente, non potranno avere davanti un bel piatto di pasta o addentare una pizza fumante. Il motivo? Le coltivazioni di frumento si stanno riducendo in tutto il mondo. Non per un capriccio dell’uomo, ma perché la temperatura globale si è sollevata talmente tanto (e lo farà ancora di più in futuro) da rendere quasi impossibile coltivarlo.
Riscaldamento globale, 2012 vicino al record storico
Quando si parla dell’anno più caldo della storia, quello che ci viene subito alla mente è il 2003. Quello è stato senza dubbio l’anno in cui mediamente le temperature sono state più elevate, compresa un’estate terribile. Gli anni successivi sono stati mediamente più caldi del normale, ma meno delle registrazioni del 2003. Secondo i principali scienziati del clima pare che quello che è quasi finito possa essere l’anno del record.
Camorra, boss accusato di disastro ambientale
Non solo omicidi, estorsioni e spaccio di droga. Ora i camorristi sono accusati anche di disastro ambientale. E’ quanto risulta dall’ultima accusa mossa contro uno dei boss dei Casalesi Francesco Bidognetti, divenuto noto grazie al libro di Saviano, Gomorra, come Cicciotto e’ mezzanotte. Stando a quanto sollevato dalla Procura campana l’organizzazione, che si vanta tanto di dare lavoro ai suoi concittadini, in realtà li stava avvelenando.
Trasporti, la qualità dell’aria migliora grazie alla crisi
Torniamo a parlare di qualità dell’aria in particolare in relazione al settore trasporti e alle correlate emissioni inquinanti. Gli ultimi dati arrivano dalla relazione annuale redatta dall’AEA: il “Rapporto su Trasporti ed Ambiente” parla di un miglioramento della qualità dell’aria, ma il merito non è tanto delle politiche attuate di recente o della maggior coscienziosità dei cittadini, ma della crisi economica.
Riscaldamento globale, le temperature saliranno di oltre 4 gradi
Qualche anno fa il mondo scientifico, di solito diviso su tutto, stabilì con la piena condivisione che le temperature medie globali non sarebbero dovute aumentare di più di 2 gradi Celsius, altrimenti sarebbero accaduti dei disastri colossali. Ebbene, non solo è impossibile rimanere sotto tale soglia (abbiamo quasi raggiunto il primo grado), ma sarà più che raddoppiata.
Innalzamento del livello dei mari 60% più veloce del previsto
Ormai è ufficiale, il tanto bistrattato IPCC che aveva previsto i fenomeni del riscaldamento globale e dell’innalzamento del livello dei mari, secondo gli scettici in maniera troppo catastrofica, in realtà è stato ottimista. Diverse ricerche hanno mostrato che era stato sin troppo cauto nel calcolare il fenomeno, ed ora arriva l’ennesima indicazione di quello che in realtà dovrebbe essere. Il calcolo lo ha effettuato il Potsdam Institute, il quale parla del 60% di innalzamento dei mari più rapido del previsto.
La Norvegia autorizza lo sterminio dei lupi
La Norvegia è spesso vista come una nazione da prendere come esempio. Dal punto di vista della civiltà e della ricchezza pro-capite, sembra davvero l’isola che non c’è. Ma dal punto di vista ambientale lascia molto a desiderare. La classe dirigente norvegese si sta dimostrando in questi ultimi anni nemica dell’ambiente, prima limitando i sussidi alle rinnovabili o all’acquisto di auto elettriche, poi mettendo in discussione i trattati internazionali sui tagli alle emissioni ed ora questo: l’avvio di una campagna anti-lupi.
Scioglimento ghiacciai italiani, situazione grave, arriva un nuovo catasto
Negli ultimi mesi si sono rincorsi gli allarmi da parte di vari istituti relativi allo scioglimento dei ghiacciai montani nel nostro paese. Arriva ora il progetto dell’Università di Milano (e non solo) per un nuovo catasto che possa utilizzare i dati raccolti negli ultimi anni diventando un nuovo punto di riferimento per l’analisi, la riflessione, lo studio e le proiezioni future relative al grave problema dello scioglimento dei ghiacciai montani nel nostro paese.
Riscaldamento globale, perse 4 mila tonnellate di ghiaccio in 20 anni
Molti scienziati si sono opposti all’idea del riscaldamento globale che farebbe perdere ghiaccio ai poli in quanto, secondo alcune teorie non molto condivisibili, se il ghiaccio si perde da una parte rispunta da un’altra. Una recente ricerca effettuata analizzando i dati satellitari invece racconta tutto un altro scenario. In Groenlandia ed in Antartide il bilancio tra ghiaccio perso e guadagnato è evidentemente in favore di quello perso, dato che rispetto a 20 anni fa ne abbiamo quattromila tonnellate in meno.
Clima, il nuovo quadro dell’OMM tra eventi estremi e pessime prospettive
L’OMM, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, propone il suo nuovo quadro sullo stato mondiale del clima: tra l’intensificazione continua degli eventi estremi, lo scioglimento dei ghiacci e le pessime prospettive future c’è davvero di che preoccuparsi.