Physalia: la prima nave che genera energia per sé stessa e per gli altri

Physalia

L’anno scorso abbiamo parlato dell’incredibile progetto archietettonico di Vincent Callebaut sui giardini verticali coltivati sui grattacieli di New York City. Ora, il progettista americano ha spostato il suo design eco-friendly sui corsi d’acqua con il Physalia, una nave galleggiante da trasporto passeggeri che non è solo lamiere e cemento, ma soprattutto un giardino che non solo produce energia sufficiente per sostenere sé stessa, ma genera un po’ di energia in più da reimmettere in circolazione.

La nave è, naturalmente, ad emissioni-zero, ma è anche in grado di purificare l’acqua per riutilizzarla per far crescere le proprie piante, il tutto mentre educa i suoi passeggeri alla sostenibilità. Il Physalia, che prende il nome da una specie di meduse, è un progetto eco-friendly futurifico, come nel suo design, e può vantare molte caratteristiche tipiche del suo progettista verde, come l’edificio Dragonfly. Infatti la struttura non è solo una nave per il trasporto passeggeri attraverso le vie navigabili europee, ma sarà anche un giardino botanico virtuale, nonché un giardino pensile.

Come si ricarica un’auto elettrica?

caricare auto elettrica

Fino a poco tempo fa le uniche auto elettriche conosciute erano quelle che giravano sui campi da golf per trasportare i giocatori da un green all’altro. Poi sono arrivate le city-car, piccole automobiline lente e leggere, tanto da avere il divieto di lasciare la città, visto che non potevano correre il pericolo di andare ad un massimo di 40 km/h sull’autostrada.

Ma con l’incremento nella ricerca su questo campo, e lo sviluppo di sempre più auto elettriche di dimensioni “normali”, alcuni problemi cominciano a porsi. Le auto del futuro non andranno più a benzina, e dovendoci adeguare all’elettricità, bisogna capire qual è la soluzione migliore. La soluzione la dà Energrid, o meglio due.

Inquinamento aereo: un nuovo disegno abbatterà le emissioni

progettazione aereo

Non c’è nulla di più inquinante di un aereo. Eppure le emissioni di carbonio dovute a questi mezzi potrebbe essere ridotta grazie ad una nuova collaborazione tra gli ingegneri delle Università di Bath e Bristol e l’industria aerospaziale. Il progetto da 1,4 milioni di sterline studierà nuovi modi per utilizzare i materiali compositi per i pannelli alari negli aerei, i quali saranno in grado di abbattere i consumi del carburante, e di conseguenza anche le emissioni nell’aria.

La ricerca, finanziata dall’Engineering & Physical Sciences Research Council (EPSRC) e dai costruttori di aeromobili Airbus e GKN, prevede possa utilizzare le fibre di carbonio che sono curve in piastre piane per produrre una tolleranza al danno nelle strutture senza fibbie.

Il giardino-mobile, l’ultima invenzione per il trasporto verde

giardino mobile 1

Il concetto di “Giardino Mobile” sognato dall’artista Joe Baldwin ha appena ricevuto l’autorizzazione alla realizzazione dalla Chicago Transit Authority. Il piano è quello di aggiungere un po’ di spazio verde al sistema di transito per trasformare una vettura ferroviaria in un giardino mobile che vanta piante di specie autoctone. La macchina aiuterà i pendolari a

visualizzare le possibilità di migliorare gli spazi verdi della città

come spiega Hugh Bartling. Secondo i creatori del Mobile Garden,

Il concetto di base che l’artista Joe Baldwin ha in mente è di costruire un giardino sul pianale di un treno e farlo viaggiare con la Chicago Transit Authority (CTA) come parte del loro servizio di transito regolare. A causa delle condizioni a cui le piante saranno soggette, esse saranno piante autoctone che richiedono poca acqua e bassa manutenzione. In questo modo [si coglie] anche l’occasione per sottolineare l’importanza delle piante autoctone nella comunità.

Le 6 città che puntano ad abolire l’automobile

Carfree-Paris

Lo sviluppo della città tedesca di Friburgo è il più noto esempio di un quartiere, il Vauban, che con successo è riuscito a fare a meno delle auto. E’ un grande passo avanti che può essere irto di difficoltà e anche con una ricompensa enorme: la gente è più “amichevole”, le strade più vivibili. Sorprendentemente, ci sono decine di zone franche per le auto in tutto il mondo, ma solo poche città (stiamo parlando di comuni con più di 50.000 abitanti) che seriamente e costantemente perseguono le necessarie misure di pianificazione per abbandonare le auto, o almeno ridurne l’uso. Qui di seguito troviamo le migliori 5, ed un “bonus” finale.

1. Ginevra, Svizzera. Nei primi giorni del gennaio 2010, i membri del Consiglio della città di Ginevra hanno votato per chiudere 200 delle strade della città al traffico automobilistico. Questo è un passo enorme supportato da quasi tutti gli schieramenti politici.

2. Davis, California, USA: la città delle mountain bike. Davis è una grande città universitaria in stile Urbino, giusto per intenderci, e così il principale vantaggio riguarda la questione delle auto: sono quasi inesistenti. Le infrastrutture favoriscono le due ruote, e la città si appresta a costruire una strada principale da 1,7 milioni di biciclette, tanto da far soprannominare questa città “Bike City“. Ma non si circola solo in bicicletta. C’è anche un sistema discreto di autobus che garantisce il servizio anche a chi preferisce stare un po’ più comodo. Inoltre a Davis vige un blocco per le auto durante il periodo delle iscrizioni all’Università a causa della grande massa di persone che affluisce verso il campus.

Programma di “istruzione alla bicicletta” triplica il numero di bambini-ciclisti

bambini in bicicletta in galles

Dalle “scuole di bicicletta” a Santa Cruz alle guide dei pendolari, sempre rigorosamente in bicicletta, un po’ di educazione stradale sulle due ruote può fare molta strada, ed arrivare ad aiutare le persone a superare la loro paura di adottare questo mezzo antico ma sempre più moderno in mezzo al traffico. Ovviamente senza dimenticare le protezioni e le regole per girare in bici.

Ma un programma innovativo nel Galles del Nord sembra voler fare anche di più: far scendere la gente dalle auto e farle prendere sempre di più le biciclette. Fino ad oggi sembra funzionare perché l’organizzazione ha rivendicato il triplicarsi del numero di bambini che vanno a scuola in bicicletta rispetto a quando il progetto è partito.

Le 11 città migliori per i ciclisti

biciclette Amsterdam

La Virgin Vacations ha stilato la classifica delle 11 città più “comode” per i ciclisti. Questa classificazione si è basata su una metodologia elaborata dalla Lega dei ciclisti americani (LAB), nota come The Bicycle Friendly Communities Campaign, che si avvale di cinque criteri: ingegneria, incoraggiamento all’uso della bicicletta, istruzione, possibilità di usare la bicicletta e la pianificazione stradale.

Non stupisce affatto che nessuna città italiana compare tra le prime 11. Tre delle prime cinque città si trovano negli Stati Uniti (in tutto sono 4, mentre 7 sono europee), e questo ha sorpreso un po’ anche gli americani stessi, i quali ritengono che le loro città non siano molto eco-friendly. Ma in realtà sono le uniche tre città americane ad aver ottenuto lo status Platinum della Lega. Dopo il salto la lista.

Le 10 eco-auto che ci attendono nel 2010 (gallery)

Peugeot-Ion-Concept-car--001

Il 2010 è iniziato, e vi sarete resi conto che le pubblicità delle automobili non puntano più sulla bellezza o sulle prestazioni, ma sul comportamento “ecologico” dei nuovi modelli. La maggior parte delle auto verdi che vedremo in circolazione sono già sul mercato, per tentare, oltre che di rilanciare il settore dell’automobile, anche di far diventare un po’ più pulite le nostre strade, abbattendo le emissioni del secondo settore più inquinante al mondo, quello del trasporto su strada.

Ion Peugeot elettrica: Lo ione del motore elettrico fornisce prestazioni adeguate di 0-100 km/h in 13,0 secondi, con un tempo di ricarica di sei ore con una spina comune. Tuttavia, le zero emissioni automobilistiche hanno un costo, e cioè che la prima batteria al litio da 16 kW dovrebbe essere affittata per diverse centinaia di euro al mese. Detto questo, i costi del carburante sono meno di due centesimi al chilometro, la tassa di circolazione è pari a zero, e la vettura rientra a pieno titolo tra quelle che hanno diritto agli ecoincentivi.

Ecoincentivi 2010, il momento giusto per cambiare auto o moto

macchina antica

Come ogni anno potrebbero arrivare gli ecoincentivi statali per cambiare la propria auto o la propria moto, rottamando una vecchia inquinante. Ma questo potrebbe essere l’ultimo. In attesa di conoscere la data in cui questi entreranno in vigore, e la loro entità, già si vocifera che, come per le installazioni di impianti domestici ad energia rinnovabile, potrebbero non essere rinnovati nel 2011. E’ presto per calcolare quello che potrà avvenire tra un anno, ma nel dubbio, meglio approfittare subito di quello che il mercato ci offre oggi.

Gli ecoincentivi 2010 per le auto riguardano per ora soltanto quelli che ogni casa automobilistica decide autonomamente di attuare. Ad esempio, sono già entrati in vigore quelli voluti dalla Ford, la quale prevede 1.500 euro di bonus per chi acquista una nuova auto, rottamando un veicolo immatricolato entro dicembre 2000. La missione della storica casa automobilistica americana non è soltanto rilanciare l’economia, come è giusto che sia in questo periodo di recessione, ma soprattutto di tenere d’occhio anche il punto di vista ambientale. Spiega infatti Gaetano Thorel, presidente e amministratore delegato di Ford Italia:

L’obiettivo dell’introduzione degli ecoincentivi è quello di svecchiare il nostro parco macchine, puntando alla riduzione delle emissioni di Co2.

Londra: 100 mila veicoli elettrici entro il 2015

veicoli elettrici londra

La City di Londra vuol diventare la città con più auto elettriche al mondo. La capitale britannica continua a vedere un progresso veloce e impetuoso verso un vero e proprio sistema di trasporto elettrificato. Nella città c’è la possibilità già oggi di ricaricare i veicoli elettrici presso i supermercati Sainsbury’s, la quale ha dato l’avvio alla lunga serie di infrastrutture di auto elettriche che, a Londra, è in costante sviluppo. Ora il sindaco della Capitale ha definito una strategia per mettere 100.000 veicoli elettrici per le strade cittadine, il più presto possibile. Ed è davvero ambizioso.

Il suo nuovo progetto è denominato Electric Vehicle Delivery Plan for London, lanciato dal sindaco Boris Johnson, il quale ha affermato di voler avere un ruolo decisivo nel trasmettere il pensiero dell’azione al Governo, per rilanciare l’auto elettrica sul mercato-

Una nuova era dell’oro della motorizzazione elettrica, verde e pulita, sarà pronta a Londra ben prima che nelle altre città del mondo. Dobbiamo preparare le condizioni giuste per questo. C’è un urgente necessità di affrontare il rischio di gravi e irreversibili danni climatici. Voglio perseguire radicali misure concrete per ridurre gli sprechi energetici. I veicoli elettrici sono un chiaro esempio di come la tecnologia può fornire la soluzione per la più grande sfida della nostra generazione.

Usa: auto elettriche cittadine a 600 euro

KandiCoco

Quando un Governo decide di dare incentivi all’economia, ed in particolare al settore automobilistico, può farlo in due modi. Uno è quello italiano (ma non solo), cioè dire a parole di voler dare incentivi, ma questi si basano soltanto sulla rottamazione o sugli sconti fiscali. Risultato: un risparmio di poche migliaia di euro per l’acquisto di un’auto nuova. Oppure si può fare come in America, dove un’auto che costa circa 10 mila euro si riesce a comprare con meno di 600.

E’ esattamente quello che sta avvenendo per la nuova auto elettrica cittadina, la Kandi-Coco, un’auto di origine cinese ma sviluppata negli Stati Uniti, il cui prezzo di listino è 10.599 dollari, già di per sé basso, visto che normalmente le auto simili, almeno in Italia, vanno dai 12-15 mila euro per le Reva agli oltre 20 mila euro per tutte le altre. Ma l’amministrazione Obama, la quale ha stanziato fondi in due direzioni, per il rilancio dell’economia e per l’acquisto di prodotti ecologici, permette di tagliare 4.435 dollari con il primo incentivo e 5.299 con l’altro. Risultato: 865 dollari rimanenti, che al cambio in euro sono 599,44 euro.

Risparmio carburante sugli aerei? Basta volare come gli uccelli

aerei in formazione

Gli scienziati hanno proposto un metodo insolito per il taglio del consumo di carburante degli aeromobili: gli jumbo jet devono volare in formazione, come le oche. La prospettiva di flotte di aerei che solcano attraverso il cielo in stormi a forma di V, come gli uccelli migratori, è sorprendente. Tuttavia, la ricerca da parte degli esperti dell’aviazione ha dimostrato che questo metodo potrebbe portare a notevoli riduzioni nel consumo di carburante degli aerei.

Il lavoro segue una ricerca svolta quasi 100 anni fa da un ricercatore tedesco, Carl Wieselsberger. Nel 1914, ha pubblicato un documento in cui si calcola che gli uccelli che volano in formazioni a V utilizzano meno energia per sbattere le ali di quella dei voli singoli. Per questo gli stormi possono volare per periodi più lunghi di quelli che viaggiano per conto proprio.

Wieselsberger ha dimostrato che la corrente in questo modo non crea attrito con le loro ali, ma anzi, le favorisce dandogli un’ulteriore spinta aerodinamica. Questa idea è supportata da osservazioni di scienziati francesi che hanno studiato i grandi pellicani bianchi addestrati a volare alle spalle di un aereo. La squadra – dal Centre National de la Recherche Scientifique, Villiers-en-Bois – ha rivelato che i tassi di fatica degli uccelli scendevano quando volavano insieme.

Stop ai motorini euro zero a Roma

motorini euro zeroDal primo gennaio 2010 i motorini euro zero non potranno più circolare a Roma. Per sapere a quale classe di omologazione ambientale appartiene il vostro mezzo, dovrete consultare il carta di circolazione o il certificato di omologazione tecnica che accompagna il vostro veicolo. La circolazione dei veicoli a due, tre o quattro ruote marchiati da questa sigla sarà infatti bandita nella capitale per arginare lo smog e ridurre le emissioni. A renderlo noto è stato un comunicato diffuso dal Comune:

Dal primo gennaio 2010  ai ciclomotori e ai motoveicoli a due, tre e quattro ruote, con motore a quattro tempi ‘euro 0’, non conformi alla direttiva 97/24/ce, sarà vietato l’ingresso e la circolazione all’interno della ztl dell’anello ferroviario.

Studenti modificano Vespa per farla andare ad acqua

Vespa_ad acqua

Si sente spesso parlare di vetture che funzionano ad acqua, anche se le leggende metropolitane che si inseguono su questo tema sono sempre in circolazione. Ma pare che stavolta sia vera. Un ragazzo “normale”, quindi nè un’azienda di autoveicoli nè qualche cervellone dell’intelligence militare, è riuscito ad inventare un carburatore speciale nel suo garage: un carburatore che va ad acqua. Speriamo che i diritti di brevetto non vadano ad una compagnia petrolifera, visto che, e questa è più di una leggenda metropolitana, è capitato che acquistino i brevetti di idee così geniali per poi sopprimerle per non rovinare il mercato della benzina.

Vi è certamente il potenziale per aumentare l’efficienza totale del carburante dei veicoli alimentati ad ICE (internal combustion engine), iniettando a bordo dell’idrogeno generato. Idealmente, l’idrogeno sarebbe generato catturando l’energia di scarto, come questo che sfrutta l’uscita dall’alternatore sottoutilizzato per idrolizzare l’acqua. L’ICE esiste già in veicoli a idrogeno in commercio. Essi emettono solo vapore come scarico, e si vede specialmente d’inverno quando unisce l’ossigeno dell’aria con il combustibile a idrogeno, il quale non ha più il nome di “idrocarburo” (le raffinerie attualmente aggiungono milioni di tonnellate di idrogeno ogni anno in distillazioni intermedie in quello che è conosciuto come un processo “di prim’ordine”).