Da auto più inquinante a più pulita: ritorna la Trabant con un look “elettrico”

TRABANT

A guardarla potrebbe sembrare la zia tedesca dell’auto di Fantozzi, ma in realtà potrebbe essere l’auto del futuro. Anche se con una linea piuttosto retrò, disegnata negli anni ’70, la buona vecchia Trabant si candida al titolo di auto più ecologica dell’anno. Come ricorda il Corriere della Sera, prima della caduta del Muro di Berlino si diceva di lei che era

l’auto simbolo del lato peggiore del comunismo.

Infatti era piccola, bruttina, lenta (raggiungeva al massimo i 60 km/h), ed inquinantissima, tanto da non reggere il confronto con le auto che si sviluppavano contemporaneamente in America, come le Buick o le Cadillac. Ma nel nuovo millennio la tanto vituperata auto della VEB (Sachsenring Automobilwerke Zwickau) potrebbe ritornare di moda grazie ad una ripulitura generale: avrà un motore elettrico e sarà anche più bella da guardare.

Bixi: la nuova generazione del bike-sharing

bixi

Ambientalisti o semplici appassionati provenienti da tutto il Canada stanno inviando le foto sul web del loro sistema locale di affitto di  biciclette, conosciuto anche come bike-sharing. Nessuna novità sembra esserci all’orizzonte, visto che in Italia già da qualche anno questa realtà è molto utilizzata.

Ma il sistema canadese “Bixi” sembra essere la scelta più appropriata al problema. La città di Ottawa a breve inizierà ad usarla come risorsa fissa, dopo un periodo di sperimentazione durato da giugno a settembre, durante la prima stagione turistica della città.

Ferrari e Lamborghini annunciano l’auto ibrida nel 2015

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Tra le tante gare che le case automobilistiche affrontano ogni anno, ce n’è una pulita e che ci piace ricordare: quella all’auto ecologica. Dopo lo strapotere delle auto giapponesi e coreane, adesso è arrivato il momento (come al solito in ritardo) delle italiane, il fiore all’occhiello della nostra economia: la Lamborghini e la Ferrari.

Il primo a dare l’annuncio è stato l’amministratore delegato della Lamborghini Stephan Winkelmann, il quale ha annunciato che sarà introdotto il motore ibrido nel prossimo modello della Gallardo. L’annuncio è arrivato sulla rivista tedesca Automobilewoche, ed ha già fissato la data di uscita di questo capolavoro, previsto per il 2015. Winkelmann afferma che la Gallardo avrà un motore elettrico utilizzato per la guida lenta, ad esempio nel traffico cittadino, come avviene già con la Toyota Prius. Quando però la Lamborghini farà sentire tutta la sua potenza, a velocità più elevate con il suo motore a 10 o 12 cilindri, sarà alimentato a gas facendo ritornare l’auto quell’animale da strada che tanto piace agli appassionati.

Bici elettriche, è boom in Cina

bici-elettriche-cinaMigliaia di cinesi hanno optato per la bici elettrica come mezzo di trasporto, facendo registrare un vero e proprio boom di vendite nel settore.
Da sempre il vasto Paese asiatico ha detenuto il primato di regno delle due ruote (una bici ogni tre abitanti), ma negli ultimi anni la tendenza si è spostata verso le bici elettriche e gli scooters, mezzi più pratici, veloci, ideali per andare a lavoro evitando gli ingorghi e soprattutto gli affollatissimi trasporti pubblici cinesi.

I lavoratori stanchi di essere stipati come sardine sui mezzi pubblici o di pedalare anche su lunghe distanze per raggiungere il posto di lavoro, e di arrivare sudati, hanno convenuto che la migliore soluzione è proprio la bicicletta elettrica, la cui spesa è sostenibile anche da chi non può permettersi di comprare un’automobile e di coprire i costi esosi del carburante per mantenerla.
Quando piove i ciclisti cinesi si coprono con una mantella plastificata e riescono comunque a raggiungere il posto di lavoro asciutti.

Camion elettrici, alcune delle aziende più grandi al mondo puntano sulle emissioni zero

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Martedì scorso negli Stati Uniti sei grandi società hanno accettato di utilizzare i nuovi veicoli Smith Newton, i più grandi camion elettrici del mondo. Questi tir hanno una velocità massima di 50 mph (80,5 km/h), fanno almeno 100 miglia (160 km) con un pieno, e possono trasportare un carico utile fino a 16.280 libbre (circa 7 tonnellate). E’ anche il primo veicolo ad ottenere la certificazione “zero emissioni” da parte del California Air Resources Board.

Robin Mackie, della Smith CTO, ha descritto la finalità della Newton come “logistica urbana ad alta densità”, utile per fare servizio pubblico o consegne all’interno di grandi città (dove la velocità di 50 mph è anche eccessiva). Le società che hanno aderito all’iniziativa sono la Pacific Gas and Electric (PG & E), Coca-Cola, Staples, Frito-Lay, AT & T, e Kansas City Power & Light (KCP & L).

Celle solari anche sugli aerei da guerra. Prossimo obiettivo: gli UAV

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Celle solari con vernice sensibilizzata (DSSCs) stanno venendo testate in questi giorni per fornire energia agli aerei miiltari senza equipaggio (UAV). Essi sono una fonte ottimale di raccolta di energia e possono portare a tempi di volo più lunghi senza rifornimento. Uno dei ricercatori della University of Washington’s Multidisciplinary University Research Initiative (MURI), Dr. Minoru Taya, sta lavorando sulle celle solari flessibili utilizzando una sottile pellicola di rivestimento di vetro trasparente con elettrodi conduttivi. Egli ha constatato che i materiali organici della cella, come i coloranti della vernice, sono in grado di catturare i fotoni e di convertirli in elettroni sintetici che possono raccogliere fotoni ad alta energia.

Pochi anni fa la squadra ha montato celle solari sensibilizzate con vernice sulle ali di un aeroplano giocattolo. Il propulsore è stato alimentato in modo efficace, ma il piano non è andato a buon fine perché le celle solari a base di vetro utilizzate erano troppo pesanti. Al momento della sperimentazione, ha deciso di utilizzare la tecnologia della pellicola con batteria, che per ora ha consentito il piano di volo.

Super-gruppo di compagnie aeree adotta il biocarburante. Scatta l’avio-sostenibilità collettiva

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Ha fatto scuola l’esempio dello scorso anno promosso dalla Virgin Atlantic di utilizzare il biocarburante per i propri aerei. Dopo un anno di esperimenti e polemiche, pian piano le varie compagnie aeree le hanno tentate tutte per ottenere dei viaggi quanto più eco-sostenibili possibile, e alla fine hanno adottato la soluzione della compagnia americana.

Si legge in quest’ottica l’accordo stilato tra 5 delle compagnie più grandi al mondo (Alaska Airlines, British Airways, Cathay Pacific, Tuifly e Virgin Blue) che si vanno ad aggiungere al Gruppo Utenti Carburante Avisostenibile già composto da Air France, Air New Zealand, Ana (All Nippon Airways), Cargolux, Gulf Air, Japan Airlines, Klm, Sas e dalla già citata Virgin Atlantic Airways.

Ma su cosa si baserà questo accordo? A risponderci è il portavoce della Boeing, uno dei promotori dell’accordo, che ha spiegato che il gruppo utilizzerà d’ora in avanti biocarburanti eco-sostenibili, i quali devono soddisfare una serie di requisiti. Il primo di essi, il più importante, è che non devono provenire da colture alimentari, cioè non devono entrare in concorrenza con le colture di cibo, come si faceva all’inizio dell’era dei biocarburanti, per non far diminuire la quantità di prodotti alimentari nel mondo e non far aggravare il bilancio dei Paesi poveri. Le altre caratteristiche sono che il biocarburante non abbia impatto sulla biodiversità, cioè le colture devono essere del luogo e non essere introdotte come specie invasive, danneggiando la biodiversità del luogo; non debba pregiudicare la disponibilità di acqua potabile e, aspetto ancora più importante, deve contribuire a diminuire le emissioni di gas serra.

Progettato treno italiano super-ecologico, che però non vedremo mai in Italia

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Mentre a L’Aquila sono tutti presi dalla ricostruzione post-terremoto, l’Università, seppur tra le tende, continua a portare avanti il progresso scientifico, e con risultati a dir poco eccezionali. I ricercatori abruzzesi sono stati in grado di dare alla luce, seppure in via sperimentale, il treno più ecologico del mondo. Si chiamerà UAQ4 e sarà la nuova generazione dei treni ad alta velocità, con un particolare in più: il risparmio di carburante.

Anzi, a dirla tutta l’alta velocità sembrerà una lumaca in confronto a questo mezzo. L’UAQ4 è in grado di raggiungere una velocità di 600 km/h, utilizzando circa 7.000 tonnellate di carburante in meno ogni anno, con conseguente risparmio sia in termini economici che soprattutto in termini ambientali, vista l’enorme quantità di CO2 che si potrà evitare. Un risparmio anche in inquinamento sonoro, visto che non produrrà nè vibrazioni nè rumori. Insomma il mezzo perfetto.

Salvataggio case automobilistiche: 8 miliardi di dollari in prestito per la conversione ecologica delle quattro ruote

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Il segretario dell’US Energy, Steven Chu, ha appena erogato alla Ford Motor Co. 5,9 miliardi di dollari in prestiti per aiutare l’azienda automobilistica a sviluppare e produrre una nuova generazione di carburante per veicoli efficienti.

L’innovazione della macchina americana è la più grande del mondo. Oggi, stiamo cominciando ad accendere il motore.

Il segretario Chu ha anche annunciato un prestito da 1,6 miliardi di dollari alla giapponese Nissan Motor Co. per la produzione di veicoli elettrici e batterie nel Tennessee e 465 milioni di prestito alla californiana Tesla Motors per produrre una versione meno costosa del suo veicolo elettrico, così come già accaduto per la Daimler AG. Ma il progetto più ambizioso è quello di diventare i “leader dell’economia del carburante”, come spiega l’amministratore delegato della Ford Alan Mulally.

Green Racing, la Formula Uno delle auto ecologiche

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Mentre i partecipanti alla Formula Uno litigano su eventuali nuove federazioni e nuove regole, negli Stati Uniti nasce la Green Racing, una corsa ecologica che conferisce un premio per la vettura più veloce che produce il minor impatto ambientale in una corsa.

L’American Le Mans Series in sostanza è un’intero campionato concentrato in una sola gara che si è tenuta lo scorso ottobre in via sperimentale. Michelin è stato lo sponsor per il 2009, ed ha ribattezzato la gara Michelin Green X Challenge. Si tratta di una delle più veloci corse di auto al mondo, basata sulla ricerca di combustibili più puliti e motori più efficienti sotto il profilo energetico. Ma non fate l’errore solito, cioè pensare che essere ecologico significa essere lento.

Astronauta italiano compie il record di velocità con aereo elettrico

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Un’incredibile impresa è stata compiuta all’inizio di questo mese, dall’astronauta italiano Maurizio Cheli. Ma ancora più incredibile è stato il fatto che nessuna tv o giornale italiano ne abbia parlato. Cheli ha portato la sua esperienza nell’areonautica nel mondo dell’elettricità verde, applicata al volo, stabilendo un nuovo record: la velocità maggiore mai raggiunta da un velivolo completamente elettrico, senza quindi alcun combustibile inquinante.

Il veicolo elettrico è stato battezzato SkySpark,ed ha volato per la prima volta, l’8 giugno, seguito da un secondo volo il 10 giugno scorso. Il volo complessivamente è durato 8 minuti ed ha raggiunto una velocità massima di 155 mph (250 km/h). Questa velocità è un record per un aereo alimentato elettricamente al 100%. Il progetto è stato realizzato grazie ad una collaborazione tra la società di ingegneria DigiSky ed il Politecnico di Torino, che già in passato aveva regalato molte novità ecologiche passate sotto silenzio, mentre il volo è stato effettuato al World Air Games 2009 di Torino.

Boom di biciclette in Giappone, scoppia il ciclo-pendolarismo

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Due tokioti su tre usano le biciclette, secondo un rapporto diffuso dal governo della Capitale giapponese. Questa primavera, R25, una popolare rivista che si occupa di pendolarismo in bicicletta, ha osservato che questa è ora ufficialmente una tendenza.Questa moda è vista come elegante e sportiva al tempo stesso. Per lo scopo è stata anche coniata una nuova parola giapponese: tsuukin-isuto.  Tsuukin è la parola giapponese per il pendolarismo, a cui si aggiunge il suffisso Isuto (il nostro -ista), ed ecco che nasce: tsuukin-i-su-o-tsuukin ist.

Metropolis ha intervistato il proprietario di Y’s Road, un negozio specializzato in biciclette, con punti vendita in tutta la città. A proposito dei loro dati di vendita, essi si sono definiti come “molto sani” per il momento, alla faccia della crisi. Questo è potuto accadere perché nel frattempo, le vendite di autoveicoli sono crollate del 40% in Giappone nel solo mese scorso. Ma anche se le biciclette sportive non sono a buon mercato, i negozianti non notano corrispondenti cali delle vendite.

Nuova impresa di Bertrand Piccard: giro del mondo su un aereo solare

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Il nome Piccard probabilmente ai più non dirà molto, ma nel mondo scientifico, e soprattutto nel mondo dei Guinness World Record, è uno dei nomi più ricorrenti della storia. Auguste Piccard, amico di Einstein e di Marie Curie, salì nella stratosfera in una bolla di metallo appesa ad un pallone a 16 km di altezza nel lontano 1931 per studiare i raggi cosmici. Suo figlio, Jacques Piccard, scese nel 1960 nelle profondità della Fossa delle Marianne, primo uomo a compiere l’impresa, percorrendo con il batiscafo Trieste i 10.916 metri della più profonda gola oceanica del mondo.

E se buon sangue non mente, anche il nipote di Auguste e figlio di Jacques, Bertrand, non poteva essere da meno. Così dopo aver fatto il giro del mondo nel 1992 a bordo di un pallone aerostatico, ecco che nell’Era dell’ecologia si prepara a 51 anni, a compiere la sua ennesima impresa: girare il mondo a bordo di un aereo alimentato esclusivamente dal sole.

Quasi pronta l’auto ad idrogeno, ecco le caratteristiche della Riversimple Urban Car

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Una concept car che tenta di eludere i tre principali ostacoli per il sogno delle autostrade alimentate ad idrogeno è stata presentato a Londra pochi giorni fa. Come le altre vetture ad idrogeno, la Riversimple Urban Car (RUC) è alimentata da una cella a combustibile che combina l’idrogeno con l’ossigeno dall’aria e libera energia e nulla di tossico, ma solo acqua.

La Honda FCX Clarity sarà la prima auto che sperimenterà commercialmente quest’idea, ma per la produzione su scala mondiale dovremo aspettare fino al 2018, mentre i primi prototipi della Riversimple si potranno ammirare già nel 2011 e nel 2013.

Utilizzare l’idrogeno nelle automobili significa tagliare l’inquinamento urbano e le emissioni di carbonio, ad un costo minore del petrolio, visto che l’idrogeno è una fonte rinnovabile. A parte la mancanza di distributori, i tre principali problemi per le auto ad idrogeno sono le costose celle a combustibile di platino, la difficoltà nella costruzione di un veicolo convenzionale, e la difficoltà nel conservare ed utilizzare grandi quantità di idrogeno.