Il colosso cinese fa promesse ecologiche, ma siamo sicuri che le manterrà?

di Redazione Commenta

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Da qualche tempo si è diffusa la notizia che la Cina sta intraprendendo una via ecologica nello sviluppo della sua economia. Oltre che su queste pagine, i media di tutto il mondo fanno a gara per elogiare gli annunci di Pechino, salvo poi mantenere delle riserve sulla sua effettiva applicazione. Secondo un articolo dell’Associated France Press lo sviluppo sostenibile cinese non è poi così incoraggiante.

La Cina è ancora un paese in via di sviluppo e il compito che la caratterizza attualmente è sviluppare la propria economia e ad alleviare la povertà, così come aumentare la qualità della vita della sua gente. Dato che è naturale che la Cina possa avere un aumento nelle emissioni, non è possibile, in tale contesto, accettare un obiettivo vincolante o obbligatorio.

Il portavoce del ministero degli esteri cinese Qin Gang indica che la crescita dovrà proseguire sulla strada delle basse emissioni di carbonio. E’ comprensibile il desiderio della Cina di sviluppare la sua economia, ma pare proprio che questo possa avvenire al costo di nuove emissioni di anidride carbonica le quali, considerandole pro capite, è facile immaginare saranno importanti.

La Cina ha dichiarato gli obiettivi per l’espansione delle fonti rinnovabili di energia (pari se non superiori all’impegno dell’Unione europea) e sulla sua economia più ecologica, purtroppo però senza alcun impegno vincolante a ridurre le emissioni. Se vuole davvero un futuro con uno sviluppo ecologico, la Cina deve prima di tutto abbassare le emissioni di carbonio. Peccato però che pare che il Governo di Pechino abbia imparato un po’ da noi italiani, e abbia posto come ostacolo a questo sviluppo il rallentamento economico globale. Tralasciando peraltro che mentre tutte le economie del mondo rallentavano, quella cinese era una delle poche che continuava a crescere.

Il caos climatico però minaccerà tutti nei prossimi decenni, e non vi sarà più spazio per le promesse incompiute. Se non ridurremo le emissioni su scala mondiale per far sì che la temperatura aumenti di non più di 2 ° C, la crescita economica di tutti nel mondo, cercando per tutti la prosperità materiale, non salverà noi nè gli ecosistemi, ed anzi sarà la maggiore responsabile della nostra fine.

Fonte: [Treehugger]

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