Inquinamento, la Cina fa il mea culpa: “siamo i più grandi emettitori mondiali di gas serra”

di Redazione 1

Sì lo sappiamo, sembra un po’ la scoperta dell’acqua calda: la Cina è il più grande emettitore di gas ad effetto serra. Da anni gli scienziati di tutto il mondo concordano sul fatto che il colosso cinese abbia superato anche le emissioni di quello che è stato il Paese più inquinante al mondo per anni, gli Stati Uniti. Ma la notizia si fa più interessante quando si scopre che finalmente anche il Governo cinese, in genere molto riservato sui problemi interni, compreso l’inquinamento e gli impatti sul clima, ha apertamente ammesso le proprie colpe.

Ora siamo il numero uno mondiale in volume di emissioni.

Questo è quello che il capo negoziatore sul clima della Cina, Xie Zhenhua, ha detto in una conferenza stampa a Pechino, pochi giorni prima che gli emissari intraprendessero il viaggio verso Cancun, dove si terranno i colloqui internazionali sul riscaldamento globale.

Ovviamente le parole di Xie non erano soltanto una confessione. Il portavoce cinese infatti non ha perso l’occasione per ribadire il concetto che i Paesi ricchi dovrebbero apportare “tagli rigidi” alle loro emissioni, dal momento che nel tempo hanno maggiormente contribuito alla formazione di gas serra intrappolando più calore solare nell’atmosfera. Contemporaneamente dovrebbero dare ai Paesi più poveri lo spazio per far crescere le loro economie, e di conseguenza le emissioni. Come se l’economia e le emissioni cinesi avessero bisogno di crescere ulteriormente. Ma non tutto è negativo:

La Cina sta adottando misure nella speranza di raggiungere il picco di emissioni il più presto possibile

ha concluso Xie. Un rapporto del comparto scientifico della Reuters dimostra che la Cina era consapevole da tempo del suo status di maggior contributore del cambiamento climatico globale, e probabilmente per questo il colosso asiatico da anni ha avviato massicci investimenti nella tecnologia pulita, sintomo che il Governo aveva già chiara la situazione ben prima delle dichiarazioni dei giorni scorsi. A questo punto sorge un interrogativo morale: è giusto permettere all’economia cinese di espandersi, portando di conseguenza anche ad un miglioramento del mercato delle rinnovabili, ma a costo di incrementare ancora per chissà quanto le emissioni di gas serra? Probabilmente la risposta la avremo già dopo il congresso di Cancun.

[Fonte: Treehugger]

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