Fotovoltaico nel Sud: l’MSE vara stanziamenti

di Redazione Commenta

incentivi-fotovoltaico-sudAl fine di agevolare l’immissione in rete, nelle Regioni del Sud, dell’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici di piccola dimensione, l’MSE, Ministero dello Sviluppo Economico, ha reso noto d’aver stanziato 77 milioni di euro. A darne notizia è stato il Ministro Claudio Scajola, sottolineando come lo stanziamento sia stato predisposto sia per dare concretezza alla politica energetica dell’Esecutivo, sia per guardare agli sviluppi futuri. Il Ministro in merito ha fatto presente che il Governo mira per l’anno 2020 a conseguire sul territorio una quota di produzione del 25% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, compreso il fotovoltaico.

Lo stanziamento rientra nell’ambito di una convenzione che l’MSE, attraverso la Direzione generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, ha siglato con Enel Distribuzione al fine di attuare con i fondi un piano di interventi, nell’arco di un triennio, che facilitino la connessione in rete e, quindi, l’utilizzo dell’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici di piccola taglia, ovverosia quelli aventi una potenza compresa tra 0,1 MW e massimi 1 MW; gli interventi, infatti, permetteranno di rendere più favorevoli alla connessione gli impianti nella rete che distribuisce l’energia elettrica in media tensione.

Le Regioni interessate a questo progetto, come accennato, sono quelle del Sud, ed in particolare la Sicilia, la Puglia, la Campania e la Calabria. Nell’ambito dello sviluppo del mercato del fotovoltaico in Italia, infatti, l’MSE pone l’accento sul fatto che all’aumento della produzione da tale fonte deve corrispondere anche la concreta possibilità che l’energia elettrica prodotta possa essere sia fruibile, sia funzionale per l’intero sistema di trasmissione dell’energia elettrica attraverso il convogliamento nella rete elettrica nazionale. In merito, il Ministro Scajola nell’annunciare gli stanziamenti ha colto l’occasione per sottolineare che in materia di politiche energetiche “flessibilità, economicità e affidabilità dovranno essere gli elementi chiave dello sviluppo del settore nel prossimo futuro”.

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