High Line, un tetto verde sospeso su New York

di Redazione Commenta

I ritmi frenetici ed invadenti di una metropoli possono sfiancare al punto da desiderare di volare sopra al caos e osservare tutta quella confusione dall’alto, estraniandosi e rilassandosi, tirandosi fuori dalla folla per qualche minuto di tranquillità.
Si può fare con l’agritettura, neologismo coniato per segnalare l’incontro, avvenuto negli ultimi decenni, tra architettura e agricoltura. Ne è un esempio il parco inaugurato un anno fa a New York:  High Line, ovvero come ti trasformo una ferrovia sopraelevata dismessa da anni in un tetto verde che sovrasta Manhattan.

Nella Grande Mela è tuttora in corso l’opera di valorizzazione di un’ex linea ferroviaria sopraelevata che collega il Meatpacking District a Chelsea, con il primo tratto, quello che porta da Gansevoort Street fino alla Ventesima Strada, già aperto al pubblico da giugno 2009. Mancano ancora all’appello, per completare i quasi due chilometri e mezzo del percorso, il secondo tratto, che verrà aperto nel 2011 ed il terzo in progettazione che concluderà il percorso arrivando fino alla Trentaquattresima Strada.

La storia della ferrovia sopraelevata,  nata negli anni Trenta per trasportare le merci ai depositi del porto di New York, ha attraversato fasi piuttosto tormentate:  fu abbandonata negli anni Ottanta a causa della chiusura e riconversione del tratto del porto che a Manhattan si affacciava sull’Hudson, rischiando persino di essere demolita a fine anni Novanta.
A combattere per la sua riqualificazione, su modello della Promenade Plantée di Parigi, due residenti della zona, Joshua David e Robert Hammond, uniti nell’associazione Friends of the High Line, che ha collaborato con l’amministrazione Bloomberg, ricevendo il supporto di numerose eco-celebrities, tra cui Edward NortonKevin Bacon, Ethan Hawke.
A occuparsi della progettazione dal 2004 il paesaggista James Corner della Field Operations e gli architetti della Diller Scofidio + Renfro.

Al tetto verde, sospeso ad un’altezza di dieci metri, si accede attraverso diverse scalette di metallo, sparse in più punti del percorso. I diversamente abili possono utilizzare gli ascensori posti alle entrate della Quattordicesima e della Sedicesima Strada.
Una volta su, si passeggia tra aiuole disseminate casualmente tra vecchi binari trasformati in sentieri e si osserva dall’alto il traffico cittadino. Ovviamente la High-Line è subito diventata mèta privilegiata per una serie di attività tra le più svariate: corsi di pilates, visite guidate con giardinieri, osservazioni astronomiche alla sera, serate danzanti. O più semplicemente, tranquille passeggiate.
Una pecca, a cui speriamo vivamente venga presto posto rimedio, è che non si tratta di un parco pet-friendly perché le piante sono troppo delicate e l’accesso ai cani pertanto è al momento negato.

[Fonte: Ansa]

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