Manifestazione “no al nucleare” di Greenpeace sulla centrale di Montalto di Castro

di Redazione 2

montalto-urlo

Attivisti di Greenpeace sono entrati nella centrale dismessa di Montalto di Castro questa notte, sono arrivati fino al tetto e hanno srotolato lo striscione di 150 metri con il logo “no al nucleare“, con l'”urlo” modificato proprio dall’associazione per gridare ancora una volta al pericolo che l’Italia sta correndo.

La centrale di Montalto di Castro non è soltanto una scelta simbolica, ma probabilmente si tratta della prima azione di Greenpeace contro una vera e propria centrale nucleare italiana, visto che è quella in cima alla lista delle “papabili” per la costruzione dei nuovi reattori che il Governo Berlusconi ha intenzione di avviare nel nostro Paese.

Sarebbe la scelta ideale perché prima di tutto ci sono le strutture. Era già stata avviata la centrale negli anni ’80, ma fu poi bloccata dal referendum dell’87. Essa può già vantare una rete elettrica da 3.500 MW, ed è costruita in riva al mare in una zona con bassissimo rischio sismico ed idrogeologico. Insomma, sarebbe l’ideale per costruirci una centrale, tanto che i tecnici dell’EDF, i responsabili del nucleare francese che daranno il know-how all’Italia per la costruzione delle nostre centrali, hanno già visitato la zona e fatto i primi rilevamenti.

Quello che Greenpeace chiede è che i candidati alle elezioni regionali, in questo caso del Lazio, ma anche in tutte le altre Regioni italiane, prendano posizione sul nucleare, dato che, passate le elezioni,

verranno imbavagliati e costretti ad accettare le decisioni del Governo

ha spiegato Andrea Lepore, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace. Ha poi aggiunto:

Il nucleare è una scelta sciagurata per l’Italia e una pericolosa perdita di tempo. Tornare al nucleare significa perdere oltre dieci anni per ritrovarsi poi con centrali nucleari obsolete e pericolose, e sprecare l’opportunità di investire nelle vere soluzioni per l’indipendenza energetica italiana e per il clima: rinnovabili ed efficienza energetica.

Intanto sull’ammiraglia di Greenpeace, la Rainbow Warrior, sta per partire un concerto che vedrà partecipare diversi artisti tra cui i 99 Posse, Piotta, Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, Punkreas e tanti altri, per dire no al nucleare in musica. L’esibizione si potrà seguire in diretta streaming dal sito www.nuclearlifestyle.it

Fonte: [Ansa]

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