Perù: enorme parete di ghiaccio si stacca e crea uno tsunami

di Redazione Commenta

ghiaccio staccato in Perù

Un enorme pezzo di ghiaccio si è staccato da un ghiacciaio delle Ande, che misura 500 metri per 200, ed è finito in un lago. E’ successo ieri in Perù, dove si è verificato uno tsunami di cui in Italia non si è nemmeno parlato, ma che ha spazzato via tutti i villaggi lungo la riva, ferendo centinaia di persone ed uccidendone almeno tre.

Gli oltre 20 metri dell”onda generata dalla parete ghiacciata hanno superato gli argini, distruggendo le case e un importante impianto di trattamento delle acque. Il Perù ospita il 70% dei ghiacci tropicali del mondo, che si sono attenuati negli ultimi anni a causa dell’aumento delle temperature globali.

Crolli simili si sono verificati in passato, portando via migliaia di vite, così, mentre questa devastazione più recente può essere considerata relativamente minore, i politici temono che non possa essere un caso, vista la fusione continua. La rottura del ghiacciaio ed il conseguente tsunami si è verificato nelle Ande vicino alla città di Carhuaz, 200 miglia a nord di Lima. Secondo l’AFP, il blocco di ghiaccio è caduto in un lago che ha inviato la massiccia ondata attraverso il letto di un fiume. Circa 20 case sono state distrutte, e un impianto di trattamento delle acque è stato danneggiato, avendo effetti sugli oltre 60.000 residenti nella zona. Globo riferisce che tre persone sono state uccise.

Il Governatore locale Cesar Alvarez ha incontrato i giornalisti per far sapere quello che ritiene il vero colpevole dietro lo tsunami:

A causa del riscaldamento globale, i ghiacciai stanno per staccarsi e cadere su questi laghi traboccanti. Questo è quello che è successo oggi.

Questa non è la prima volta che questa regione assiste ad un disastro simile. Quarant’anni fa, più di 20.000 persone sono state uccise quando un terremoto ha innescato una frana che ha seppellito un paese vicino a Carhuaz. Considerando la velocità con cui i ghiacciai delle Ande si stanno sciogliendo, però, è chiaro che l’attività umana ha svolto un ruolo importante in questo caso più recente.

Proprio l’anno scorso, la Banca Mondiale ha riferito che nei prossimi due decenni, gli strati di ghiaccio sulle Ande potrebbero scomparire del tutto se le misure per combattere il riscaldamento globale non saranno attuate. Il rapporto indicava che il Perù ha perso circa il 22% dei suoi ghiacciai negli ultimi 35 anni, e la rottura di ieri mostra che l’andamento non ne vuole sapere di rallentare.

Purtroppo le proiezioni degli effetti dei cambiamenti climatici possono sembrare lontane o astratte, ma gli eventi, come quello che si è verificato ieri in Perù, ci riportano alla realtà: gli effetti li cominciamo a vedere sin da oggi. I morti per piogge senza precedenti in Brasile, i villaggi sradicati dalla desertificazione in Cina, i mezzi di sussistenza devastati dalla siccità in Africa, giusto per citarne alcuni, sono prove di un tributo umano al cambiamento climatico, e un pezzo di ghiaccio caduto in Perù aggiunge un altra voce a tale terribile elenco.

Fonte: [Treehugger]

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