Solare, Obama finanzia programma per ridurre del 75% il suo costo entro il 2020

di Redazione 1

A differenza di quanto avviene in Italia, dove i politici fanno promesse che il giorno dopo hanno già dimenticato, negli Stati Uniti ogni promessa è debito, e così fa piacere notare come nei giorni successivi al discorso di Obama sullo Stato dell’Unione, in cui è tornato a parlare con forza delle rinnovabili, il presidente degli States abbia già intrapreso le prime iniziative.

Stephen Chu, Segretario all’Energia, ha infatti annunciato un grosso investimento nel campo dell’energia solare. Uno sforzo, finanziato dal Governo, per innovare la tecnologia necessaria in modo da rendere l’energia solare competitiva rispetto ai combustibili fossili. I dettagli di tale piano sono stati delineati: il Dipartimento dell’Energia spenderà 27 milioni dollari per un programma progettato per abbassare drasticamente il costo del solare, con una stima intorno al 75%.

Per capire con più precisione le parole utilizzate, ci affidiamo alla Reuters:

Il Segretario per l’Energia Steven Chu ha soprannominato il programma un “lancio verso il sole”, sul modello di ciò che il presidente John F. Kennedy battezzò come “lancio verso la luna” nell’obiettivo del 1960 di inviare il primo uomo sulla luna. Chu ha detto che il taglio del costo della potenza solare installata del 75% avrebbe portato il prezzo a circa 1 dollaro per watt, o circa 6 centesimi per chilowattora. “Questo renderebbe l’energia solare e i costi competitivi con le altre forme di energia senza sovvenzioni di alcun genere”, ha dichiarato durante una conferenza.

Naturalmente gli effetti positivi negli States si ripercuoterebbero sul resto del mondo. È sicuramente un obiettivo lodevole, un programma necessario, specialmente perché attuato pochi giorni dopo l’annuncio di nuovi investimenti nelle rinnovabili. Speriamo che, come il progetto di Kennedy di raggiungere la luna, anche questo sia un successo. L’anno in cui si prevede si possa raggiungere tale risultato è il 2020, sempre che la classe politica americana che seguirà Obama continui su questa strada, e che gli altri politici mondiali decidano di partecipare a questa sorta di “corsa allo spazio”.

[Fonte: Treehugger]

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