Sostenibilità e innovazione per salvare i porti turistici dalla crisi

di Redazione 1

I porti turistici sentono la crisi degli ultimi anni. La riduzione della spesa delle famiglie per le vacanze, la severità dei controlli della Guardia di Finanza, il costo del carburante e l’inadeguatezza di certe strutture stanno mettendo in ginocchio il turismo estivo, ma a questo c’è un rimedio, lo spiega Luciano Serra Presidente dell’Associazione Nazionale Approdi e porti Turistici (ASSO.N.A.T.)

Le strutture portuali hanno un futuro solo se puntano con decisione sulla sostenibilità.

Come spiega il Presidente dell’associazione di settore, se negli ultimi anni si è registrato

Un calo delle attività di manutenzione e delle spese per accessori del 15%  del consumo di carburante del 50%

non mancano tuttavia segnali positivi, come la messa in costruzione di 20.000 nuovi posti barca in tutta Italia, per far fronte alla richiesta di circa 50mila posti barca.

I frequenti sopralluoghi della Guardia di finanza rischiano di spingere la clientela verso le coste croate o quelle francesi. Non sono pochi, poi, quelli che scelgono di lasciare a terra l’imbarcazione

prosegue il presidente di ASSO.N.A.T. A questo si aggiunge il taglio della spesa delle famiglie. La risposta è puntare sull’innovazione e la sostenibilità ambientale

Crediamo nella sostenibilità come strumento di sviluppo. Da alcuni anni organizziamo presso l’università di Federico II di Napoli dei master sulla nautica sostenibile. Si tratta di un discorso ad ampio raggio. Da un lato occorre puntare a migliorare le strutture esistenti creando, dove mancano, gli impianti di raccolta per i liquami, le acque di sentina per le batterie e per gli oli esausti. Occorre pensare all’impatto ambientale fin dalla progettazione, prevedendo materiali adeguati, posti barca attrezzati anche per i portatori di handicap e tutti quegli accorgimenti utili per fare dei porti turistici delle strutture all’avanguardia in materia di sostenibilità.

Nel frattempo si studiano impianti per la produzione di energia pulita dalle onde che si infrangono sulle dighe foranee dei porti e si preparano altre iniziative per rendere i porti turistici sempre più attenti all’ambiente.

[Fonti: Adnkronos; Assonat]

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