La casa in montagna che si monta in tre giorni

Dall’edificio impatto zero di Firenze, agli eco-appartamenti svizzeri, prosegue il nostro viaggio in giro per l’Europa per scovare la casa ecologica del futuro e lasciarci incantare dal design innovativo delle abitazioni ecosostenibili. Oggi ci spostiamo in Spagna, patria di una casa prefabbricata che si monta in soli tre giorni.
A progettarla sono stati gli architetti della MYCC di Madrid. Si tratta di una costruzione ideale come seconda casa in montagna, che ricorda la geometria degli antici granai tipici della zona in cui è stato installato il primo prototipo, a Cedeira, nel nord-ovest del Paese.

Il tetto e le facciate laterali sono coperte di Viroc®, una miscela di prefabbricati di cemento e trucioli di legno che, a causa del loro colore grigio, ricordano un bosco di eucalipti. Questo cemento in fibra ha una grande efficienza e forza, nonostante sia molto leggero e, di conseguenza, facile da mantenere e spostare.

Casa eco-casa, sempre più italiani sognano il mattone verde

eco-casaL’Italia è dominata dalla cementificazione, un po’ dappertutto, anche laddove il buon senso e l’estetica paesaggistica richiederebbero interventi che abbiano meno impatto sull’ambiente. Siamo stati testimoni proprio in questi ultimi giorni di demolizioni di abitazioni abusive ad Ischia, abusive si fa per dire, visto che i proprietari giurano di essere stati autorizzati a costruire dal Comune, con le solite frasette all’italiana: Non si potrebbe, è illegale, ma tu fallo lo stesso, noi chiudiamo un occhio. In cambio di cosa hanno chiuso gli occhi toccherà alle inchieste svelarlo.

Ma ci sono state anche tragedie di crolli  (Messina, Agrigento, per citare le ultime due), disastri dovuti sì al maltempo ma anche a cemento di scarsa qualità e a edificazione su letti di fiume e terreni franosi. In tutto questo si scopre che gli italiani sognano sempre di più una casa ecologica, il mattone verde, eco-compatibile, rispettoso del territorio, con poco impatto sull’ambiente, consumi energetici che puntino sul risparmio e sul rinnovabile.

Una casa del 1930… ecologica!

casa ecologicaUna casa costruita nel 1930 può essere ecologica? A quanto pare si. Accade nel Regno Unito, dove già nel 2008 è stato (ri)costruito un vecchio edificio, così come sarebbe stato messo su nel 1930, e che ha subito il primo dei tre aggiornamenti necessari per garantirne l’efficienza energetica e che, a missione compiuta, porterà alla conversione di un’abitazione inefficiente dal punto di vista energetico ad una casa a zero emissioni.

Proprio come quelle progettate oltremanica per soddisfare l’impegno assunto dal governo britannico di ridurre entro il 2016 le emissioni di CO2 prodotte dalle case. I risultati di questa ricerca sperimentale saranno utili per milioni di famiglie in tutto il Regno Unito.

Cliffs Cottage, la casa ecologia perfetta

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Quale potrebbe essere la perfetta casa “verde”? Per cominciare, la sua posizione in relazione al sole dovrebbe essere massimizzata per recuperare il calore solare in inverno e ridurlo al minimo in estate. Il riscaldamento sarebbe geotermico, il quale sarebbe utilizzato anche per il sistema di raffreddamento, coadiuvato anche da due diverse tecnologie solari, il solare termico per il riscaldamento dell’acqua ed il solare fotovoltaico per la generazione di energia elettrica.

Questo per quanto riguarda l’alimentazione energetica. Ma all’interno? Potremmo trovare ad esempio prodotti che sono ambientalmente sostenibili, come il pavimento di bambù e le piastrelle di vetro riciclato. I giardini avranno piante autoctone che tollerano il clima della regione e le condizioni del suolo, e la maggior parte dell’acqua di cui hanno bisogno proviene da una cisterna che raccoglie l’acqua piovana dal tetto.

Il Cliffs Cottage di Furman è la prima casa completamente ecologica che serviva come modello di progettazione ambientalmente responsabile, sostenibile, con tecniche di costruzione, materiali e sistemi di risparmio energetico. La casa dispone di un design solare passivo, che integra un assortimento di caratteristiche per ridurre la necessità di raffreddamento e di riscaldamento e di illuminazione artificiale diurna. La casa è esposta lungo l’asse est/ovest al fine di massimizzare il calore solare in inverno e ridurlo al minimo in estate. Sul lato sud del cottage, una lunga sporgenza dal tetto permette in estate di dare ombra e d’inverno di trattenere il calore.

Arrivano in Italia le case ad emissioni zero

Finalmente ci siamo, anche l’Italia è pronta per entrare nella nuova era ecologica, e lo fa partendo da uno dei temi che sta più a cuore degli italiani: la casa. Finora vi avevamo illustrato solo progetti e qualche prototipo di casa ecologica che si era realizzata all’estero, ma dopo tante battaglie e discussioni, è arrivata anche in Italia, per la precisione in Toscana.

Per la fine di questo mese saranno agibili 20 appartamenti di 85 metri quadri l’uno a Follonica, provincia di Grosseto, che saranno completamente autonomi, nel senso che si produrranno energia da soli. Pubblicizzata come “casa a bolletta zero” per ovvi motivi economici, sarebbe più corretto chiamarla “casa ad emissioni zero“, dato che la bolletta è soltanto la mera conseguenza delle iniziative intraprese.

Fa la cosa giusta: la fiera dell’ecologia d’Italia

Si apre dopodomani, 13 marzo, la quinta edizione di uno degli appuntamenti più ecologici del nostro Paese. Si chiama “Fa la cosa giusta“, ed è una fiera che si terrà a Milano per tre giorni, e che riguarderà i nuovi prodotti della moda, del commercio equo e solidale, dell’energia e del turismo, tutti rigorosamente ecologici.

Un esempio? Gli accessori ricavati dalle gomme delle auto. Prodotte da Hell’s Kitchen, sono tante idee provenienti dalle camere d’aria delle ruote di automobili, biciclette e quant’altro. Questa gomma infatti, ripulita da odori e sporcizia della strada, si è rivelato un materiale tessile ottimale per costruire borse, zaini, taccuini, fino addirittura al casco da moto. Tutto 100% ecologico, in quanto si sa che smaltire questo genere di rifiuti è difficile e scomodo. Ed invece in questo modo il riciclo avviene in modo intelligente.

La rivoluzione ecologica si fa gratis per sette milioni di case inglesi

Per la serie le iniziative che ci piacciono, il governo britannico ha appena annunciato che offrirà ai suoi cittadini la possibilità di ristrutturare le loro abitazioni in maniera ecologica gratuitamente.
Chance che verrà messa su un piatto d’argento ad oltre il 25% dei suoi abitanti (circa 7 milioni di case e appartamenti), come un modo per ridurre le emissioni di carbonio e contribuire a coprire i costi dell’approvvigionamento energetico.

La coibentazione (l’isolamento termico) verrà potenziata e migliorata e i proprietari di immobili saranno incoraggiati e incentivati a dotarsi in massa di pannelli solari e/o stufe a legna, secondo quanto riportato sul noto quotidiano britannico The Guardian. Le stime parlano della possibilità sempre più concreta, grazie a questi provvedimenti, di decurtare di circa 1/3 le emissioni di gas serra del Paese.

Via al Grande fratello 9 in una casa completamente ecologica

Il noto reality show trasmesso da Canale Cinque riapre i battenti il prossimo 12 gennaio, giungendo alla nona edizione. L’enorme successo di pubblico e il business che si alimenta ogni anno attorno ai signor nessuno reclusi per diventare qualcuno fa sì che la trasmissione trash, del voyerismo allo stato puro attragga sempre più sponsor e attenzione da parte dei media e dell’opinione pubblica.

Pro o contro Grande Fratello, se ne parla, volenti o nolenti. Se non altro perchè, più o meno come avviene con le soap, ovunque si vada, parrucchiere, cene, supermercato, fruttivendolo, da gennaio in poi si sente parlare di tizio ha litigato con caio, eliminazioni, penalità, risvolti sessuali di uno squallore sbalorditivo, sbandierati ai quattro venti in diretta. E non si vuole essere esclusi da queste edificanti conversazioni (che a volte è anche meglio), bisogna tenersi aggiornati, sarà capitato a qualcuno tra voi di sentirsi domandare con sguardo sbalordito: Ma come non sai chi è Francesco del Grande Fratello? No, non lo so, anche perchè alla Nona Edizione di Francesco ne saranno passati una decina. Quest’anno la novità positiva, che ci riguarda da vicino, è che la casa paparazzata 24 ore su 24 è completamente ecologica.

Solaleya, una casa ufo che ruota con il sole

Sembra l’immagine surreale di un Ufo atterrato sul nostro Pianeta, eppure quella che vedete nella foto potrebbe essere la vostra prossima casa! A realizzare questa originale dimora, ovviamente ecologica (altrimenti non saremmo quì a parlarne!), è Solaleya, azienda fornitrice in esclusiva delle Domespace Home negli Stati Uniti.
Un salto sul loro sito, che devo dire mi ha favorevolmente colpito, è d’obbligo per chiunque volesse sfatare il mito che per vivere ecologico bisogna rinunciare a design di classe e dettagli alla moda.

E’ proprio l’ecoarchitettura a fare le nuove tendenze e ce ne accorgiamo dagli innumerevoli sforzi per creare  una casa a ridotto impatto ambientale, obiettivo sempre più condiviso da molti professionisti del settore.

Una battaglia legale ha salvato la casa dell’hobbit

Va bene non dare incentivi per le case ecosostenibili, non finanziare le rinnovabili o fornire fondi per impiantare i pannelli solari nelle abitazioni pubbliche e private, ma addirittura osteggiare un singolo cittadino che vive nella sua casa a impatto zero, ci sembra eccessivo.
Succede nella civilissima Gran Bretagna e precisamente nel parco nazionale del Pembrokeshire, nel sud ovest del Galles, dove un ormai anziano signore ha vinto dopo ben dieci anni una battaglia legale per poter conservare la sua dimora ecologica.

Sembra incredibile, ma la Roundhouse costruita da Tony Wrench, questo il nome dell’ormai famoso ecopioniere, deturpava il paesaggio.
L’abitazione fa parte di un complesso di case, tutte rigorosamente ecologiche, costruite a metà anni Novanta, non proprio legalmente, da una comunità eco-sostenibile, la
Brithdir Mawr, in’una area pressocchè disabitata e dimenticata da tutti del parco del Pembrokeshire.

Formia all’avanguardia nella bio-architettura. Inaugurata a Penitro la “casa ecologica”

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Formia sposa la bio-architettura ed inaugura la “casa ecologica” di Penitro, piccola frazione del comune. Il complesso abitativo, inaugurato il 7 giugno, è stato costruito secondo criteri di sostenibilità e in linea con i principi della bio-architettura e rappresenta una tappa importante nella realizzazione di strutture in armonia con l’ambiente. Il progetto è stato realizzato dal Consorzio Coop casa Service con la collaborazione della cooperativa di produzione e lavoro Edilcoop Sud Pontino.

La scommessa del team di professionisti che ha curato il lavoro è stata quella di conciliare, in modo razionale, le risorse dell’architettura con il contesto ambientale, al fine di migliorare la qualità della vita. La casa ecologica di Penitro è un complesso residenziale di 38 alloggi costruito nel rispetto dell’ambiente, con materiali atossici, riciclabili per oltre il 95 per cento e certificati dall’ INBAR ( Istituto Nazionale di Bio-architettura).