
Se i timori di questi giorni dovessero essere confermati, i cittadini torinesi si potrebbero trovare, dall’anno prossimo, con un forte aggravio delle spese nella bolletta della spazzatura. Il motivo è, come al solito, l’ennesimo dietrofront di un Governo che un anno mette gli incentivi e l’anno dopo li taglia, lasciando a metà gli investimenti di imprenditori che si indebitano fino al collo avendo il paracadute dell’incentivo pubblico, ma ad un certo punto si accorgono che il paracadute è bucato.
Accade così che a Torino lo smaltimento dei rifiuti sia stato affidato alla Trm, società che ha intenzione di costruire un termovalorizzatore tra i più grandi d’Europa, capace da solo di smaltire quasi tutti i rifiuti dell’area (due terzi dei rifiuti non differenziati). Secondo le previsioni, il progetto doveva essere terminato all’incirca entro la fine del 2012, ma probabilmente anche prima visto che i lavori sono a buon punto ed entro fine anno più della metà del progetto sarà pronto. Il problema è che ora il Governo ha deciso di tagliare i certificati verdi, ed improvvisamente ci si ritrova senza denaro.
Quello relativo all’eolico è nel nostro Paese un settore delle fonti rinnovabili che presenta e mantiene ancora tutte le proprie potenzialità, ma la crescita della potenza installata, nel 2010, inferiore a quella del 2009, individua un segnale che non può essere ignorato.