Aromaterapia fonte di inquinamento indoor?

L’aromaterapia è una pratica, sempre più diffusa anche in Italia, grazie alla quale alcune condizioni come stress, ansia e tante altre possono essere alleviate dalla rilassatezza che può derivare dall’annusare alcuni aromi di cui una stanza viene colmata grazie a degli olii utilizzati per i massaggi o durante un bagno caldo. Ma alcuni scienziati ci mettono in allarme contro alcuni trattamenti in quanto potrebbero provocare più danni che benefici.

Inquinamento indoor: inventato strumento per misurarlo

Un nuovo e promettente approccio per verificare la precisione delle misurazioni di pericolosi agenti inquinanti dell’aria negli ambienti chiusi potrebbe presto essere pronto per l’utilizzo domestico. Lo strumento, inventato dai ricercatori del National Institute of Standards and Technology (NIST) e Virginia Tech, sarebbe in grado di misurare i composti organici volatili (COV), la qualità dell’aria interna e le emissioni di pitture, tappeti, detergenti e prodotti da costruzione presenti in casa.

I ricercatori hanno realizzato questo strumento (quadrati sottili di plastica saturi di vapori di un comune solvente) attraverso la lavorazione in quattro laboratori di prova. Si tratta ancora di un prototipo, realizzato al Virginia Tech, ma ha già prodotto risultati delle misurazioni più accurate di quelle precedentemente realizzate in studi condotti con metodi più costosi e che richiedevano maggior tempo utilizzando materiali meno standardizzati.

Aria di casa? Più inquinata di quella esterna

L’aria che si respira nelle case è inquinata fino a 5 volte di più di quella esterna che si respira nelle strade e nelle piazze delle nostre città. Il motivo? Vernici, detersivi, smalti, profumatori d’ambiente, candele e bastoncini d’incenso, fumo di sigaretta, e COV, i Composti organici volatili, contenuti nei prodotti per la pulizia della casa. Senza dimenticare batteri, funghi e muffe negli ambienti troppo umidi.

La ricerca, compiuta dall’Enviromental Protection Agency (Epa), l’Ente statunitense di protezione ambientale, e dall’Istituto superiore di sanità italiano sull’inquinamento degli ambienti di vita, ha preso in esame diversi campioni di abitazioni e, come ha precisato Sergio Fuselli, direttore del reparto Igiene degli ambienti di vita

E’ importante quanto sottovalutato il tema della qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre case e in tutti quegli ambienti cosiddetti di vita, ovvero che frequentiamo per l’80% del nostro tempo nel corso della giornata: scuola, uffici, mezzi di trasporto e così via.