A Fukushima potevamo evitare il disastro. Ad un anno e mezzo dal più devastante incidente nucleare della storia, la società responsabile della sicurezza della centrale nucleare giapponese fa il mea culpa. Un passo indietro che sa tanto di lacrime di coccodrillo visto che tutti sin dal primo momento le hanno addebitato la responsabilità dell’incidente, e dopo oltre un anno di scarica barile, finalmente se ne prende la colpa.
disastro nucleare
Fukushima, l’incidente fu provocato dall’uomo. Ma è meglio o peggio?
L‘incidente di Fukushima, il secondo disastro nucleare peggiore della storia dopo Chernobyl, è stato causato dall’uomo e non dalle forze della natura. E’ questa la conclusione a cui è arrivata la commissione indipendente che ha analizzato la vicenda al di fuori dei fili tirati dalla Tepco che ha dato tutta la colpa all’imprevedibile concertazione del terremoto + tsunami che nel marzo 2011 hanno messo in ginocchio il Giappone. Ma è meglio o peggio? A nostro avviso la situazione è molto peggio.
Nucleare, riattivata la prima centrale, ma si rischia già l’incidente
Ormai nucleare sembra sinonimo di incidente. Guardacaso alla prima attivazione di un reattore dopo la chiusura di tutte le centrali post-Fukushima, si è rischiato un nuovo disastro. Tutto è iniziato qualche settimana fa quando, come vi abbiamo raccontato, è stata autorizzata la riapertura della centrale di Oi, ed in particolare il riavvio dei reattori 3 e 4. E’ accaduto così che nei giorni scorsi, durante le normali procedure per il riavvio del reattore tre, il sistema di raffreddamento della piscina del combustibile abbia cominciato ad accendere diversi allarmi.
Nucleare, un incidente catastrofico ogni 10-20 anni è la regola
Se si pronunciano le parole “incidente nucleare” il primo episodio che ci viene in mente è quello di Chernobyl, anno 1986. Il secondo episodio che ci viene in mente è Fukushima, anno 2011. Venticinque tra uno e l’altro. Due eccezioni? No, la regola, almeno secondo i ricercatori del Max Planck Institute, in Germania, che hanno calcolato come le probabilità che incidenti nucleari di una certa rilevanza possano accadere sono talmente elevate che non ci sarebbe da meravigliarsi se ne capita uno ogni 10-20 anni.
Fukushima, un anno dopo il Giappone esce dal nucleare (temporaneamente)
E’ passato un anno dal disastro nucleare di Fukushima, il secondo per danni della storia, dopo Chernobyl, ed il Giappone che troviamo oggi è molto diverso da quello di 365 giorni fa. I giapponesi del 2011 erano un popolo che si fidava ciecamente del suo Governo, delle autorità, si sentivano talmente tecnologicamente avanzati da poter sfidare la natura ed erano uno dei popoli più ricchi del pianeta. E soprattutto erano fortemente dipendenti dal nucleare. Tra un mese non ci sarà più un solo watt prodotto dalle centrali atomiche.
Disastri naturali, il 2011 è l’anno più costoso della storia
Tra tutti gli anni in cui si sono succeduti dei disastri naturali, se si potesse quantificare economicamente il costo di ognuno scopriremmo che il 2011 è stato quello più costoso di tutti. E l’aspetto peggiore è che quasi tutti c’entrano, direttamente o indirettamente, con l’uomo. Un esempio su tutti? Il disastro di Fukushima. I terremoti ci sono sempre stati, gli tsunami pure, ma mai nessuno era stato così devastante come quello giapponese del marzo di un anno fa, dato che è stato aggravato dall’incidente alla centrale nucleare presente sulla costa.
Nucleare Fukushima, premier e governo si assumono le loro responsabilità
Dopo il disastro ambientale della centrale nucleare in Giappone, il primo ministro Naoto Kan ha chiesto scusa alla sua popolazione, e ha annunciato che da oggi rinuncerà al suo stipendio
Fukushima: riprendono i lavori di messa in sicurezza della centrale
La Tepco non vuole avere morti sulla coscienza, ha già abbastanza guai a cui pensare, e così ecco che, alla ripresa dei lavori, le misure di sicurezza da intraprendere per evitare che qualcuno si faccia male diventano rigidissime. Sono stati infatti nominati 12 tecnici per ristabilire il raffreddamento “normale” nella centrale (al momento è in funzione soltanto il sistema di emergenza), e siccome le radiazioni sono troppo elevate, questi tecnici si alterneranno, in squadre da tre, per appena 10 minuti per volta nelle operazioni, in modo da limitare l’esposizione a non più di 3 millisievert, già considerati comunque pericolosi.
Questa è la situazione che attualmente regna a Fukushima: livelli di radioattività di 600 volte superiori alla norma entro un raggio di 3 km dalla centrale e 1400 becquerel per chilogrammo di cesio 137 nell’acqua fino a 15 km di distanza, con una stima sul danneggiamento delle barre di combustibile al 55%.
Nucleare: 25 anni dopo Cernobyl, “Fermiamo il nucleare” con Legambiente
In ricordo del disastro di Cernobyl, e di quello ancora “fresco” di Fukushima, Legambiente dedica la giornata del 26 aprile alle vittime del disastro nucleare ucraino, con la manifestazione 25
Esplosione centrali nucleari in Giappone, le reazioni dell’Europa
Dopo la seconda esplosione in una centrale nucleare giapponese, a seguito del terribile terremoto di pochi giorni fa, decine di migliaia di persone hanno preso parte ad una manifestazione anti-nucleare nella Germania meridionale. La manifestazione era stata programmata da tempo, ma dopo la notizia dell’emergenza nucleare giapponese, gli organizzatori sono stati travolti da una folla di circa 50.000 persone, molte di più di quelle che speravano potessero arrivare al momento dell’organizzazione.
I manifestanti, che si sono disposti in una catena di 45 km intorno alla centrale elettrica di Neckarwestheim (Stoccarda), chiedevano che il Governo tedesco prendesse le distanze dal nucleare. Il Cancelliere Angela Merkel, che ha esteso la durata della vita delle centrali nucleari in Germania, ha convocato i ministri per una riunione d’emergenza.