Rinnovabili, meno incentivi meno investimenti, calo dell’11% nel 2012

Meno incentivi per le energie rinnovabili, meno investimenti nelle stesse. Il Bloomberg New Energy Finance ha diffuso il suo autorevole rapporto in cui si parla di un calo dell’11% a livello globale nel 2012 (sebbene gli stanziamenti restino cospicui), con alcune nazioni in cui il calo è stato straordinariamente netto. Tra queste, l’Italia, che segna un -51%.

serre fotovoltaiche cosa sono

Serre fotovoltaiche, cosa sono e perché convengono?

serre fotovoltaiche cosa sonoOggi siamo abituati ad avere frutta e verdura tutto l’anno anche al di fuori della stagione di appartenenza. Di per sé non è una pratica sostenibile, ma la nostra abitudine ad avere tutto e subito ci ha portati inevitabilmente a questo stravolgimento dei cicli naturali. Ma siccome è sempre meglio coltivare in casa anziché acquistare dall’estero, la soluzione migliore è la serra. Negli ultimi anni però si stanno diffondendo anche da noi delle strutture speciali, inventate in Olanda, e che ci auguriamo prendano sempre più piede: le serre fotovoltaiche. Ma di cosa si tratta?

quinto conto energia gaffe governo cina

Quinto conto energia, gaffe del Governo: favorisce la Cina

quinto conto energia gaffe governo cinaIl quinto conto energia ha creato non poche polemiche intorno alle nuove regole volute dal Governo. Se da un lato conferma gli incentivi alle rinnovabili, la maggior critica che arriva dalle associazioni è che i finanziamenti sono diminuiti. Secondo il Ministro Clini è perché sono “maggiomente mirati”, secondo le associazioni sono diminuiti e basta. Ma il senatore Francesco Ferrante del PD oggi rende pubblica una bella gaffe del Governo che era sfuggita un po’ a tutti: questa nuova legge sfavorisce le aziende italiane e favorisce quelle cinesi.

Incentivi rinnovabili, fissati nuovi parametri dal Governo

incentivi rinnovabili nuovi parametriIl mercato delle rinnovabili comincia a delinearsi più chiaramente grazie alle nuove strategie volute dal Ministero dell’Ambiente e dal Governo. Scongiurata definitivamente la possibilità dell’eliminazione degli incentivi, i quali non solo sono confermati, ma ora abbiamo anche la certezza che ci saranno sul lungo termine visto che è stato ufficialmente fissato l’obiettivo del 35% di energia elettrica prodotta dalle rinnovabili entro il 2020. Attualmente è al 26%.

Incentivi solare termico: Bando nel Friuli Venezia Giulia

Un Bando per le rinnovabili e per l’efficienza energetica, nella Regione Friuli Venezia Giulia, a favore delle imprese turistiche. Ad emanarlo è stata l’Amministrazione regionale che punta a fornire in merito delle agevolazioni, attraverso l’erogazione di contributi, con la domanda da presentare entro e non oltre la data dell’8 novembre del 2011 alla Camera di Commercio competente per territorio.

Energie rinnovabili, boom nel 2010 per il rapporto UNEP

Gli investimenti nelle energie rinnovabili lo scorso anno hanno superato i 211 miliardi di dollari, complici il piano energetico della Cina, della Germania, e anche dell’Italia. A divulgare la notizia è L’UNEP, il Programma ONU per l’ambiente (United Nations Environment Programme). Nel rapporto Global Trends in Renewable Energy Investment 2011 si legge che gran parte degli investimenti, circa 48,9 miliardi di dollari, sono derivati dagli incentivi sostenuti dal governo cinese nell’eolico e dall’Europa nel fotovoltaico. Germania e Italia hanno contribuito alla crescita delle rinnovabili con circa 60 miliardi di dollari, impiegati nell’installazione di impianti solari e fotovoltaici sui tetti delle abitazioni.

Decreto fonti rinnovabili: le Associazioni incontrano cittadini e imprese

Quali saranno gli effetti, in Italia, sulla green economy dopo il via libera al Decreto sulle fonti rinnovabili approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri? Ebbene, per il Governo il Decreto combatterà le speculazioni e garantirà uno sviluppo sostenibile sotto tutti i punti di vista senza, tra l’altro, andare ad incidere troppo con le incentivazioni sulle bollette energetiche delle famiglie.

Molte imprese della filiera, con in testa le Associazioni che le rappresentano, la pensano diversamente, in maniera diametralmente opposta per l’esattezza, ragion per cui il rischio è che nell’opinione pubblica la confusione regni sovrana. E allora giovedì prossimo, 10 marzo 2011, per fare chiarezza, le Associazioni del settore delle rinnovabili, a Roma, incontreranno le imprese ed i cittadini. L’appuntamento, nello specifico, è a partire dalle ore 9,30 nella Capitale al numero 7 di via Delle Vergini, dove si trova il teatro Quirino.

Decreto fonti rinnovabili: aziende GIFI preoccupate

Sulle rinnovabili ammontano a 40 miliardi di euro gli investimenti programmati che sono a rischio, assieme a ben 10 mila posti di lavoro, dopo l’emanazione, nella giornata di ieri, del Decreto sulle rinnovabili da parte del Consiglio dei Ministri. A farlo presente con una nota emessa in data odierna, venerdì 4 marzo 2011, è stato il GIFI che ha sottolineato come le aziende associate siano preoccupate, anzi sconcertate dal Decreto Rinnovabili dopo aver effettuato un’attenta rilettura dello stesso.

Di conseguenza è stato chiesto con urgenza, presso i Ministeri competenti, l’apertura di un tavolo tecnico visto che, in particolare, preoccupa la decisione di rinviare ad un nuovo decreto, entro la data del 30 aprile 2011, la determinazione della quota annua di potenza da impianti da fonti rinnovabili che può essere incentivata; così come le aziende GIFI sono fortemente preoccupate sull’attuale Conto Energia che, stando a quanto emerso dal Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, si andrebbe ad applicare sono ed esclusivamente a quegli impianti fotovoltaici il cui allacciamento in rete avvenga entro e non oltre la data del 31 maggio del 2011.

Rinnovabili, incentivi più leggeri per eolico e solare

Gli incentivi per la produzione di energia eolica e solare sono ora più articolati. Dopo giorni di proteste e di discussione, i ministeri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e dell’Agricoltura hanno trovato un accordo sul futuro delle fonti di energia pulita in Italia.

I tagli ci sono, purtroppo, perché il tetto massimo viene abbassato a 8mila megawatt, gli incentivi vengono ridotti e il prezzo del ritiro dei certificati verdi per gli anni 2011-2015 si riduce dal 30 al 22%. Ad aprile verrà emesso un nuovo decreto sul sistema dei bonus dal primo di giugno. Solo allora potremo fare il punto della situazione.

Energia e ambiente: Piemonte, tavolo per il nuovo Piano regionale

E’ partito oggi, mercoledì 23 febbraio 2011, nella Regione Piemonte, il tavolo di lavoro che dovrà occuparsi di predisporre il nuovo Piano Regionale Energetico Ambientale. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel sottolineare come per il Piemonte trattasi della prima tappa verso il futuro energetico.

Il nuovo Piano Regionale Energetico Ambientale, infatti, è uno strumento di programmazione che, rispettando sia le norme vigenti, sia le linee di indirizzo, fisserà sia gli obiettivi, sia gli indicatori ed i parametri di qualità per quel che riguarda la produzione, il trasporto, la distribuzione ed il consumo dell’energia nel rispetto di tutti gli altri obiettivi a livello di tutela ambientale. L’iter prevede che, con validità pari a tre anni, il piano regionale energetico/ambientale venga prima predisposto dalla Giunta, e poi approvato dal Consiglio regionale del Piemonte.

Linee guida fonti rinnovabili in Gazzetta Ufficiale

Dopo un’attesa durata sette anni, sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le linee guida nazionali sugli investimenti nelle energie verdi e nelle fonti rinnovabili. Se

Finora la crescita delle rinnovabili nel nostro Paese si è dovuta scontrare contro la rete delle regole regionali, spesso confuse e contraddittorie da una zona all’altra

dichiara Francesco Ferrante, responsabile per le politiche sui cambiamenti climatici, ora le linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili dovrebbero incentivare la Green Economy e l’installazione di nuovi impianti per la produzione di energia dal sole, dal vento, dal calore della Terra, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.

Ex ministro Ronchi: “il nucleare in Italia è inutile”

centrale nucleare

Il nucleare italiano? Un inutile spreco. E’ quanto sostiene l’ex Ministro dell’Ambiente, oggi presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Edo Ronchi, a margine della presentazione annuale del rapporto sull’ambiente in Italia presentato da Legambiente.

Il motivo per cui il ritorno al nucleare in Italia non serve è molto semplice: oggi consumiamo molta meno energia rispetto al passato, e le nostre centrali elettriche non lavorano mai a pieno regime. Questo accade

non solo per la crisi economica e la riduzione della produzione industriale, ma anche per una serie di concause come la razionalizzazione degli utilizzi e la limitazione degli sprechi

ha spiegato Ronchi.