SISTRI sì, SISTRI no, SISTRI in parte, SISTRI riparte, SISTRI non parte. Un progetto dalla portata gigantesca, una rivoluzione nel sistema di gestione dei rifiuti che ha sortito effetti ben poco rivoluzionari e ha prodotto non la trasparenza che prometteva ma solo caos e polemiche. Polemiche infinite, sorte sin dall’avvio del sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti speciali e pericolosi, quelle relative ai disagi degli operatori, ai disservizi tecnici, all’utilità o meno nella lotta allo smaltimento illegale di sostanze pericolose, quelle sulle continue deroghe e proroghe, ultime quelle sull’abolizione del sistema previsto dalla manovra finanziaria nelle misure anticrisi e atte a recuperare fondi per pareggiare il bilancio.
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SISTRI, assessore all’Ambiente del Veneto: “chiarezza alle imprese”
Le imprese della Regione Veneto che hanno già versato tra i 10 e i 12mila euro per il SISTRI hanno diritto ad avere maggiore chiarezza sull’eliminazione del Sistema di controllo
Abolizione SISTRI, anche per la Prestigiacomo “E’ un regalo alle ecomafie”
Sull’abolizione del SISTRI, il sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti che pure non era affatto decollato e aveva creato solo disagi, sono intervenuti nei giorni scorsi gli ambientalisti, manifestando aperta disapprovazione alla cancellazione dell’organo, un taglio netto che rientra nell’attiliana manovra taglia-tutto che non salva nemmeno un filo d’erba, figurarsi il SISTRI. Nei giorni scorsi è intervenuta in merito l’Onorevole Stefania Prestigiacomo che se vi è sfuggito visto il degrado ambientale in cui viviamo, che farebbe presupporre un posto vacante, è il nostro Ministro dell’Ambiente. La posizione della Prestigiacomo sull’abrogazione è stavolta però piuttosto netta. Il Ministro alza la voce e parla, proprio come gli ambientalisti, di un regalo alle ecomafie.
Cancellazione del SISTRI: le reazioni di politici e cittadini
La cancellazione del SISTRI, il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti speciali, ha suscitato molto clamore nel settore ambientale, anche se a livello nazionale è passato un po’ sotto silenzio dato che erano ben altri i risvolti che interessavano ai cittadini, come il prelievo fiscale. Eppure la questione dovrebbe interessare molto gli italiani perché è un vero e proprio regalo alle mafie. Le reazioni però non sono mancate.
SISTRI cancellato dalla manovra correttiva, spazio alle ecomafie

La manovra cancella la norma sul Sistri ed è un regalo all’ecomafia
questa è la denuncia del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo all’indomani della manovra collettiva firmata dal governo per far fronte alla “emergenza internazionale”.
Eliminare il SISTRI, il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti speciali, circa l’80% della spazzatura prodotta, consentirà alle mafie di smaltire, senza controllo, liquami e rifiuti pericolosi. La risposta del premier?
SISTRI, pienamente operativo dal primo giugno
SISTRI, per chi non lo conoscesse ve lo presentiamo: nato nel 2009 e affidato alla gestione del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, consente di rintracciare elettronicamente i rifiuti, grazie all’uso di sistemi ad hoc, dispositivi USB, black box, e sostituendo di fatto il vecchio modulario composto da Formulario di identificazione dei rifiuti, Registro di carico e scarico, Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD).
Il SISTRI sarà operativo a decorrere dal primo giugno prossimo. La rassicurazione (ma non per le imprese che chiedono più tempo), dopo tanto penare, di proroga in proroga, è arrivata oggi nell’ambito del question time alla Camera che ha visto protagonista, come sostituto dell’Onorevole Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Elio Vito, Ministro che si occupa dei rapporti con il Parlamento.
Rifiuti pericolosi, WWF: “Proroga SISTRI apre Far West delle scorie in Italia”
Tempo fa, quando parlammo del SISTRI, alcuni nostri lettori che operavano nel settore industriale e del trasporto, ci scrissero che il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti gli stava procurando non poche noie, disagi e confusione per via dei ritardi, della poca chiarezza e dell’organizzazione logistica carente e ancora poco funzionale.
Oggi a lamentarsi con il Ministro dell’Ambiente, l’Onorevole Stefania Prestigiacomo, è il WWF Italia che intravede un periodo nero per la sicurezza ambientale del nostro Paese, già gravemente compromessa, proprio a causa del SISTRI o meglio della proroga all’operatività che di fatto, sospendendo fino a giugno le sanzioni per le violazioni del trasporto delle scorie, apre un vero e proprio Far West dei rifiuti pericolosi nella penisola.
SISTRI

SISTRI
Il SISTRI è il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, nato nel 2009 su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per contrastare il traffico illegale di rifiuti speciali, andando a snellire le procedure ed i costi sostenuti dalle aziende per lo smaltimento e proponendosi l’ambiziosa mission di informattizzare l’intera filiera dei rifiuti speciali, a livello nazionale, e dei rifiuti urbani per la Regione Campania, con la distribuzione di apposite chiavette e black box.
Il sistema di controllo dei rifiuti SISTRI, affidato alla gestione del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, prevede la tracciabilità dei rifiuti speciali assicurata da sistemi elettronici ad hoc che garantiscono il monitoraggio e la visibilità del flusso in entrata ed in uscita degli autoveicoli nelle discariche. Ha come destinatari:
- produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
- produttori iniziali di rifiuti non pericolosi, di cui all’articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g), del decreto legislativo n.152/2006, con più di dieci dipendenti;
- Regione Campania;
- commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
- consorzi che si occupano del recupero e del riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
- imprese di cui all’articolo 212, comma 5, del decreto legislativo n. 152/2006 che raccolgono e trasportano rifiuti speciali;
- operatori del trasporto intermodale;
- trasportatori in conto proprio di trasporti pericolosi;
- recuperatori e smaltitori.