Fukushima: quante mezze verità, quante informazioni nascoste, quante vere e proprie balle da parte della Tepco. Dopo l’incidente nucleare del 2011 la società Tepco ne ha combinate davvero di tutti i colori. Ora arriva l’ammissione che l’acqua radioattiva che si era accumulata sotto la centrale è finita nell’Oceano Pacifico.
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Fukushima, la Tepco fa lacrime di coccodrillo
A Fukushima potevamo evitare il disastro. Ad un anno e mezzo dal più devastante incidente nucleare della storia, la società responsabile della sicurezza della centrale nucleare giapponese fa il mea culpa. Un passo indietro che sa tanto di lacrime di coccodrillo visto che tutti sin dal primo momento le hanno addebitato la responsabilità dell’incidente, e dopo oltre un anno di scarica barile, finalmente se ne prende la colpa.
Fukushima, l’incidente fu provocato dall’uomo. Ma è meglio o peggio?
L‘incidente di Fukushima, il secondo disastro nucleare peggiore della storia dopo Chernobyl, è stato causato dall’uomo e non dalle forze della natura. E’ questa la conclusione a cui è arrivata la commissione indipendente che ha analizzato la vicenda al di fuori dei fili tirati dalla Tepco che ha dato tutta la colpa all’imprevedibile concertazione del terremoto + tsunami che nel marzo 2011 hanno messo in ginocchio il Giappone. Ma è meglio o peggio? A nostro avviso la situazione è molto peggio.
Fukushima, nuovo incidente e fuoriuscita di acqua radioattiva
Ormai è una maledizione: Fukushima vive un’altra giornata di Passione. Ed essendo sotto Pasqua non può essere più azzeccata. Lo ha annunciato la stessa Tepco, ma anche se l’incidente è capitato sempre alla stessa centrale nucleare, la natura dei problemi è ben diversa. Questa volta a preoccupare è una conduttura che collega l’impianto di desalinizzazione con cui viene raffreddata la centrale al serbatoio di stoccaggio.
Fukushima: “Raggiunto arresto a freddo ed emissioni radioattive”
I reattori della centrale nucleare di Fukushima Daiichi hanno raggiunto condizioni di arresto a freddo. Possiamo dire che la situazione è stabile
Parole rassicuranti quelle pronunciate stamattina dal premier giapponese Noda che decreta chiusa la questione Fukushima con l’arresto a freddo e una nuova fase di riassetto della centrale nucleare danneggiata dallo tsunami del marzo scorso. Non tutti però si sentono al sicuro dall’affermazione di stamane, in primo luogo perché la Tepco (Tokyo Electric Power Company) non può misurare effettivamente le temperature del combustibile fuso nei reattori danneggiate, così come può farlo per quelli funzionanti e poi perché centrali nucleari sicure non esistono.
Fukushima, nuove scioccanti rivelazioni sulla Tepco: gli operai usa e getta
Fukushima fu teatro di una crisi nucleare di gran lunga precedente a quella verificatasi l’undici marzo scorso, a seguito del violento terremoto e del conseguente devastante tsunami che ha travolto il Giappone, mandando in avaria i sistemi di raffreddamento della centrale. Correva l’anno 1997 quando il reattore numero tre della centrale nipponica gestita dalla Tepco necessitò di un pronto intervento a causa di alcune crepe nell’involucro di acciaio che circonda il nucleo radioattivo. Un difetto a dir poco pericoloso. La società, per scongiurare il rischio di danni maggiori, ricorse all’assunzione di operai stranieri e vedremo più avanti perché. A rivelarlo alla Reuters è Kazunori Fujii, tra coloro che parteciparono all’epoca alla gestione dell’emergenza.
Nucleare Giappone, controlli completati tra proposte e contaminazione delle acque
I controlli del governo cinese ai 13 reattori nucleari dopo il disastro ambientale di Fukushima sono terminati. I risultati, come si legge nel comunicato diramanto dal ministero dell’Ambiente, sono soddisfacenti. Ora, come ha aggiunto il viceministro Li Ganjie, si attendono i risultati dei controlli sui 28 reattori in costruzione che verranno completati entro il prossimo mese di ottobre.
Non c’è marcia indietro dopo Fukushima, come ha dichiarato il ministro Li all’alto funzionario americano Peter Lyons del Dipartimento per l’energia degli Stati Uniti
Gli effetti sono stati profondi e ci hanno impartito un’importante lezione.
Giappone, acqua radioattiva finirà in mare
Giappone: ultime notizie dall‘inferno nucleare, sempre più fuori controllo. Malgrado l’attenzione del mondo e dei media si sia affievolita, prosegue infatti, crescendo di settimana in settimana di livello fino ad avvicinarsi pericolosamente al sette di Chernobyl, l’emergenza atomica che ha messo in ginocchio la centrale di Fukushima a seguito del violento terremoto e del conseguente devastante tsunami occorso l’undici marzo scorso.
Piani a dir poco pericolosi quelli della Tepco per gestire la crisi. La stessa azienda definisce una soluzione estrema quella di scaricare l’acqua radioattiva in mare a partire da domani.
Che effetti avrà sulla catena alimentare? I danni potrebbero essere immensi e anche l’idea di circoscrivere il braccio di mare che ospiterà i liquidi sporchi, è proprio il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti.