Vittorio Sgarbi, nuova crociata contro il fotovoltaico

di Redazione 8

sgarbi

Non bastava che se la fosse presa con le pale eoliche, ora Vittorio Sgarbi insorge anche contro il pannelli fotovoltaici. Il critico d’arte, il cui vero lavoro è avviare una polemica dopo l’altra, è sindaco di Salemi, un paesino in provincia di Trapani. Lì, grazie all’invidiabile posizione della Sicilia, ci sarebbe il sole tutto l’anno e l’opportunità di produrre energia solare in grandi quantità.

Tutto molto bello, se non fosse che il sindaco si oppone alla costruzione delle centrali: si distruggono dei muretti secolari e ci sono infiltrazioni mafiose nei lavori. A dir la verità Sgarbi non si è mai opposto alle energie rinnovabili, ma solo alla loro realizzazione, anche se le due cose sembrano andare a braccetto.

Purtroppo però pare che il sindaco Sgarbi non sappia (o faccia finta di non sapere) come funzionano le cose in Italia, e specialmente in Sicilia. Questa la sua protesta:

Non voglio che si ripeta quel che è accaduto con gli impianti eolici. Qualcuno li ha visti installare, qualcuno ne ha ricavato un immediato beneficio economico. Certamente la politica è rimasta a guardare, non ha fatto nulla per impedirle. Guarda caso le infiltrazioni mafiose nell’eolico, indipendentemente dalla devastazione del paesaggio, inducono oggi tutta la classe politica della Regione e Confindustria a dire che non vanno più bene.

Una denuncia legittima, anche se completamente fuori luogo. In primis perché se pensa che non si debbano intraprendere iniziative per paura di infiltrazioni della mafia, allora probabilmente non sarebbe possibile nemmeno aprire un chiosco di gelati; e secondo, non è vero che la politica è stata a guardare, anzi, delle volte è stata la responsabile di scempi paesaggistici, in cui lui però non ha mosso un dito, come ha dimostrato lo scandalo dell’eolico che ha coinvolto l’onorevole Verdini in Sardegna.

Ma si sa, è sempre facile prendersela con i più deboli, coloro che, con spirito imprenditoriale che tanto si dice manchi al Sud Italia, pensano di installare pannelli fotovoltaici per dare lavoro e creare ricchezza in una Regione che tanto ha bisogno di queste cose come la Sicilia. Sgarbi ha dichiarato di volersi dimettere nel caso in cui cominciassero i lavori per il fotovoltaico a Salemi, ma perché almeno un po’ di quest’energia spesa nelle crociate contro le energie rinnovabili non la utilizza per opporsi al nucleare, visto che la Sicilia è una delle candidate ad ospitare una centrale? Probabilmente la risposta è ancora una volta politica: il suo partito è pro-nucleare e fa finta che le rinnovabili non esistano. In quanto critico d’arte, forse un po’ di “auto-critica” gli farebbe bene.

Fonte: [Livesicilia]

Commenti (8)

  1. Da che pulpito poi, un accertato truffatore dello Stato e un diffamatore di giudici antimafia.

  2. certa gente apre bocca solo per dargli fiato!

  3. non credo sia colpa sua, “ordini dall’alto”…

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