Animali: randagi sterminati per una partita di calcio

di Redazione 1

Durante la prossima estate l’Ucraina (insieme alla Polonia) ospiterà il più grande evento mediatico della sua storia, gli Europei di Calcio. Una kermesse molto importante che porterà milioni di turisti, e le conseguenti telecamere, per le vie di Kiev e le altre principali città. Una opportunità importantissima per un Paese molto povero, ma che vuol fare bella figura, e per questo vuol far sembrare che sia tutto perfetto. Per questo cani e gatti randagi (a migliaia nei giorni scorsi) non sono un bel biglietto da visita, quindi meglio sterminarli.

E’ questa la soluzione trovata dal Governo ucraino. Visto che non ci sono i soldi, e soprattutto il tempo, per costruire strutture adatte per questi animali, è molto più facile spararli a vista. Così è cominciata la caccia grossa notturna, documentata da un fotografo italiano, Andrea Cisternino, che con la sua macchina fotografica e quella di alcuni amici animalisti gira ogni notte la capitale del Paese per documentare questa barbarie.

Il Governo si giustifica additando i randagi come portatori di malattie. Sui media locali, di tanto in tanto, circolano notizie false di probabili epidemie di rabbia ed altre malattie che farebbero spavantare i cittadini, i quali in questo modo segnalano i randagi alle autorità o li ammazzano loro stessi con esche avvelenate. Ovviamente non c’è nulla di tutto questo, ma la paura paga sempre.

Racconta Cisternino, e le sue foto lo dimostrano, che nel migliore dei casi i cani vengono uccisi con un solo colpo alla testa. Ma purtroppo questo non è l’unico modo, visto che a volte vengono solo feriti e muoiono dopo ore di agonia, oppure vengono avvelenati o persino seppelliti vivi. Si racconta che per la città circoli persino una sorta di forno crematorio portatile dove far “sparire” questi randagi.

La Uefa, l’organo europeo che organizza la competizione calcistica, ha proposto al Governo di Kiev di finanziare un programma di sterilizzazione dei randagi ed apertura di canili dove ospitare gli animali, possibilmente in salute, ma non c’è tempo, il campionato inizia tra poco più di 4 mesi e la situazione in città è ingestibile. A saperlo prima forse la Uefa non avrebbe assegnato all’Ucraina una competizione così prestigiosa.

[Fonte: Corriere della Sera]

Photo Credits | Getty Images

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