La tigre della Tasmania è una delle specie che siamo sicuri si siano estinte in tempi recenti. Carnivoro marsupiale che viveva solo in Australia ed in Tasmania, oggi non esiste più perché dichiarato estinto negli anni ’30. Per decenni gli scienziati hanno creduto che la causa di questo tragico evento sia da attribuire ad una malattia, la stessa che ha colpito oggi il Diavolo della Tasmania che pure rischia di sparire, ma un nuovo studio rivela che la causa, come sempre, non è naturale ma umana.
Redazione
Ecologia, stop ai test cosmetici sugli animali
Una nuova buona notizia per tutti gli animali e le cavie da laboratorio arriva dall’Unione Europea che impone in modo definitivo il divieto di testare prodotti cosmetici sugli animali. Il bando sui test cosmetici entrerà in vigore l’11 marzo senza proroghe o rinvii, ha assicurato il Commissario europeo Tonio Borg, promotore dell’iniziativa.
Inquinamento in Cina, lo smog di Pechino invade il Giappone
Lo smog di Pechino invade il Giappone: la nube di pericolose polveri sottili che dai primi giorni del 2013 avvolge la capitale cinese arriva a intossicare anche i cittadini nipponici, che, inutile dirlo, ne sono tutt’altro che felici. L’inquinamento in Cina è al centro dell’attenzione del mondo da più di un mese: quando arriverà qualche provvedimento?
Ilva, riparte l’area a freddo ma non tutti tornano a lavorare
Ultime notizie dall’Ilva: riparte l’area a freddo ma non tutti tornano a lavorare, mentre l’azienda cerca ogni cavillo per il dissequestro almeno parziale dei beni lavorati.
Bioedilizia, canapa nuova frontiera dell’architettura green
Architetti e ingegneri di tutto il mondo si sono lanciati una sfida da qualche anno: trovare nuove strade per far sviluppare il campo dell’edilizia in bioedilizia. L’intento non è quello che qualcuno chiede di smettere di costruire, ma costruire in modo più sostenibile. L’ultimo appuntamento in cui sono state mostrate le idee più innovative è stato il Klimahouse di Bolzano, la Fiera Internazionale della Bioedilizia in cui i progetti più importanti di tutto il mondo vengono presentati al pubblico ogni anno.
Caccia alle balene, è scontro aperto tra Australia e Giappone
Le baleniere giapponesi non sono ben gradite nelle acque territoriali australiane. Con questa semplice frase il Paese oceanico e quello nipponico sono arrivati a sfiorare l’incidente diplomatico. Il tutto per salvaguardare le balene dall’estinzione. Da anni i Paesi di tutto il mondo si sono schierati contro il Giappone che, nascondendosi dietro la ricerca scientifica, sta facendo estinguere questi splendidi cetacei. Ora l’Australia è passata alle maniere forti.
Specie aliene invasive in UE, urge creare un sistema d’allarme
Le specie aliene invasive, si sa, rappresentano una minaccia molto grave per gli ecosistemi locali in cui vanno a inserirsi. L’UE nonostante l’importanza della questione sia nota non ha ancora un sistema d’allarme che permetta di intervenire in maniera tempestiva: ora l’ultimo rapporto dell’Agenzia Europea chiede di porre rimedio a questa mancanza con la massima urgenza.
FAI, i risultati delle Primarie della cultura sono green
L’iniziativa Primarie della cultura del FAI, Fondo Ambiente Italiano, ha avuto un netto successo: hanno votato oltre 100 mila persone, 101.993 per la precisione. Il pensiero degli italiani che si deduce dalle analisi dei risultati è chiaro: più investimenti nella cultura e più investimenti nella sostenibilità ambientale.
Cambiamenti climatici, tutela della biodiversità ed altre mancanze nei programmi politici per le prossime elezioni
In questi giorni stiamo analizzando su queste pagine i programmi per le elezioni politiche che si terranno i prossimi 24 e 25 febbraio, ed in particolare i loro obiettivi ambientali. Evidentemente non è solo un’idea nostra ma anche le principali associazioni ambientaliste hanno deciso di passare ai raggi X questi programmi, ed hanno rilevato almeno 6 mancanze gravi in tutti i principali partiti candidati a governare il Paese. La rilevazione è stata fatta dagli esperti di CAI, FAI, Federazione Pro Natura, Greenpeace Italia, Legambiente, Touring Club Italiano e WWF, andiamo a vedere cosa hanno trovato.
Ecologia e benessere, il potere dell’erba d’orzo
Sta per essere lanciato sul mercato un prodotto che viene definito “miracoloso” una “benzina verde” per l’organismo…si tratta dell’erba d’orzo che, secondo studi effettuati in USA e in Giappone, dal punto di vista nutrizionale e terapeutico sembra essere il vegetale naturale più ricco in minerali, vitamine, amminoacidi essenziali ed enzimi, tra cui il SOD.
Illuminazione pubblica, le idee per il risparmio energetico
L’Italia è uno di quei Paesi che spendono di più per l’illuminazione pubblica stradale. È vero che in un Paese civile le strade devono essere sempre illuminate per una questione di sicurezza, ma non è detto che questo debba corrispondere ad uno spreco energetico. Attualmente si calcola che la “luce pubblica” costi 20 euro a persona all’anno, il doppio di quanto costa in Germania, che in termini percentuali si traduce nel 12% del consumo totale di energia per l’illuminazione.
Pechino, il miliardario Guangbiao distribuisce migliaia di lattine d’aria fresca
A Pechino, ancora al centro di un’autentica crisi da inquinamento, il miliardario Chen Guangbiao, famosissimo in Cina, distribuisce migliaia e migliaia di lattine di aria fresca. Una campagna di sensibilizzazione bizzarra come nello stile del miliardario, che punta a tenere ben deste le coscienze dei cittadini della capitale cinese in un momento così nero per la metropoli.
Consumo energetico globale, la metà speso per l’illuminazione pubblica
Torniamo a parlare di consumo energetico: secondo lo studio presentato alla conferenza Regions of Climate Actions (la prima conferenza internazionale sull’energia sostenibile organizzata dalle associazioni no profit, la metà del consumo di energia del pianeta è speso per l’illuminazione pubblica, dalle strade ai parchi passando per gli edifici pubblici.
Emissioni, in USA crollate ai livelli del ’94
Sembra incredibile ma gli americani senza un piano e senza una strategia concreta sono riusciti nell’intento di ridurre le proprie emissioni. E di parecchio pure. Stando ai numeri del Bloomberg New Energy Finance (BNEF) che ha realizzato lo studio per conto del Business Council for Sustainable Energy (BCSE), le emissioni del 2012 sono scese al livello di 18 anni prima.