Duro colpo ai balenieri: condannato per violazione dei diritti umani il Governo giapponese

di Redazione Commenta

baleniera giapponese

Quasi diciotto mesi fa, due attivisti anti-baleniere di Greenpeace sono stati arrestati dalla polizia giapponese per aver rubato carne di balena da una compagnia di navigazione. Ora il gruppo delle Nazioni Unite che si occupa di diritti umani ha detto che in quel caso i diritti dei Tokyo Two sono stati violati dal sistema della giustizia giapponese.

Così si sono svolti i fatti: Junichi Sato e Toru Suzuki stavano indagando per presunti casi di corruzione all’interno del programma di caccia alle balene della nazione giapponese. Il programma delle baleniere giapponesi si dice serva esclusivamente per la ricerca scientifica, per cui si riesce a farlo finanziare dai contribuenti giapponesi, alcuni informatori hanno denunciato che alcune scatole contenevano carne di balena, le quali venivano segretamente spedite dai cacciatori e poi rivendute per profitto personale.

Dopo che Sato ha consegnato una scatola di carne di balena rubata alle autorità giapponesi e ha presentato una relazione sull’appropriazione indebita, lui e Suzuki sono stati arrestati e detenuti per quasi un mese. Il processo li mette a rischio per una pena fino a dieci anni di carcere.

Ma torniamo alle violazioni dei diritti umani: il gruppo CDU ha concluso:

Questi due attivisti ambientali non possono essere arbitrariamente privati della propria libertà, dei loro diritti alla libertà di opinione e di espressione e di esercitare le attività legittime, così come il loro diritto di impegnarsi in attività pacifiche, senza intimidazioni o vessazioni: non è stato rispettato il sistema di giustizia.

A causa di questo, il gruppo delle Nazioni Unite ha rilevato che gli articoli 18, 19, e 20 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo erano stati violati. Inoltre, anche gli articoli 18 e 19 del Patto internazionale sui diritti civili e politici erano stati violati. Commentando l’imminente processo, il capo in Giappone di Greenpeace Kumi Naidoo ha spiegato

La decisione di impegnarsi in questa persecuzione politica è stata fatta dal precedente governo del Giappone. La nuova amministrazione può porre rimedio alla vergogna di questo danno garantendo che il processo sarà equo, aderendo alle norme giuridiche internazionali. Il Primo Ministro Hatoyama deve anche ordinare un riesame delle accuse originarie presentate ai Tokyo Two.

Fonte: [Treehugger]

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