Presentato in Kenya il primo cellulare solare africano

cellulare solare

Delle volte vien da chiedersi se effettivamente è l’Occidente ad essere più avanti rispetto ai Paesi del Terzo Mondo o il contrario. No perché se così fosse, non si spiega come mai nei Paesi in cui la tecnologia va avanti di giorno in giorno, i cellulari vengono ricaricati tramite presa elettrica, collegata ad una centrale che nella maggior parte dei casi è inquinante, mentre in Africa i cellulari si ricaricano con la luce solare.

La più grande società di telefonia mobile del Kenya, la Safaricom Ltd., ha appena lanciato il primo telefono ad energia solare del Paese. Il cellulare è dotato di un regolare caricatore e di un pannello solare che ricarica il telefono usando i raggi del sole. La vendita al dettaglio ha un prezzo di circa 35 dollari (circa 24 euro), e la produzione la si deve all’azienda cinese ZTE Corp. Safaricom prevede di effettuare una vendita iniziale di 100.000 telefoni.

E-waste: quando il riciclo vuol dire salvare il mondo

bambina tra rifiuti elettronici

Nel solo anno 2006 sono stati venduti 230 milioni di computer, un miliardo di telefoni cellulari, 45,5 milioni di televisori. Molti di questi prodotti sono oggi destinati allo smaltimento incontrollato, senza cambiamenti nelle politiche e nelle pratiche di consumo. I processi e le politiche che disciplinano il riutilizzo e il riciclaggio dei prodotti elettronici devono essere standardizzati in tutto il mondo per fermare e invertire il crescente problema dei rifiuti illegali e nocivi e le pratiche di trattamento degli stessi nei Paesi in via di sviluppo.

Rendendo le tecnologie di riciclaggio disponibili a livello mondiale, affiancate da una politica standard sugli approcci per il reimpiego ed il riciclaggio, potremmo estendere la vita di molti computer, telefoni cellulari, televisori e prodotti simili e consentire una più completa raccolta, a fine vita, dei metalli altamente preziosi (ed inquinanti) e gli altri componenti che essi contengono.

Le innovazioni di prodotto e la rapida sostituzione, come il passaggio dall’analogico alle nuove tecnologie digitali, stanno spingendo tutti i Paesi a trovare modi più efficaci per far fronte al loro “e-waste”

spiega Ruediger Kuehr dell’Università delle Nazioni Unite e segretario esecutivo dell’iniziativa privata denominata Risolvere il Problema dell’E-Waste (STEP). Con sede a Bonn, in Germania, lo STEP lavora con i responsabili politici, l’industria, le università e le altre parti interessate.

Inventato dispositivo a basso costo per rilevare agenti inquinanti tossici

prototipo rilevamento inquinamento

Un ricercatore chimico presso il National Institute of Standards and Technology (NIST) ha dimostrato un metodo relativamente semplice ed economico per rilevare e misurare i rischi sfuggenti come esplosivi nascosti e le tossine, pericolosi o invisibili come pesticidi negli alimenti distribuiti nel suolo dal vento e dalla pioggia. Il prototipo è più sensibile rispetto alle tecniche convenzionali nel rilevare tracce di tali materiali, che sono polari come le molecole di acqua, dopo aver distinto le terminazioni elettricamente positive e negative che non evaporano immediatamente.

Come descritto in un nuovo documento, il ricercatore del NIST Tom Bruno ha rafforzato la tecnica chiamata “headspace analysis”, che si basa sull’individuazione e l’analisi di tracce di composti chimici da un solido o liquido, che vengono rilasciati nell’atmosfera circostante. Il lavoro di Bruno migliora notevolmente l’efficienza della raccolta dei campioni, rendendo la tecnica adatta per rilevare basse concentrazioni di composti polari a bassa volatilità, come gli esplosivi. I risultati preliminari indicano che il metodo è abbastanza sensibile per misurare la quantità di materiali che costituiscono il bersaglio da un minimo di 0.0000002% di un campione.

Browser a risparmio energetico, qual è il migliore?

tabella browser

Una serie di nuovi test sui vari browser sta cercando di preservare la vita della batteria dei vostri portatili. Mentre siete collegati alla presa elettrica, potete anche non essere pignoli con il vostro browser. Ma se sei scollegati e avete la necessità di far durare la vostra batteria il più a lungo possibile, quale browser è la scelta migliore? Lo so che per abitudine di solito si usa sempre lo stesso, ma lo studio di AnandTech ci spiega qual è il più utile alle nostre esigenze.

Lo studio si è basato sui browser più diffusi applicati su tre diversi computer portatili, un gateway con un processore Intel con sistema operativo Vista, un gateway con un processore AMD con sistema operativo Vista, e un Asus Eee PC con XP. L’intento è di capire anche quale ci permette di risparmiare energia stando collegati alla presa della corrente.

Gli amanti della birra potrebbero essere i paladini della lotta ai cambiamenti climatici

amanti della birra

Quando si dice non tutti i mali vengono per nuocere. Una notizia molto curiosa arriva dalla Repubblica Ceca: secondo un ricercatore del Paese dell’Est Europa, i cambiamenti climatici, oltre a deprimere lo stato di salute della Terra, stanno deprimendo anche i grandi bevitori di birra.

Se il naufragio delle Maldive non è stato sufficiente a stimolare l’azione sui cambiamenti climatici, potrebbe farlo la paura di perdere una delle bevande più diffuse sulla Terra? E’ quello che si è chiesto il climatologo Martin Mozny dell’Istituto Idrometeorologico della Repubblica Ceca, che insieme ai suoi colleghi afferma che la qualità del luppolo Saaz, la varietà delicata usata per fare la famosa Pilsner lager, è in calo negli ultimi anni. Dicono che il colpevole sia il cambiamento climatico, sottoforma di aumento della temperatura dell’aria.

Navi a perdere, rifiuti tossici nel relitto del mistero a Cetraro

jolly rosso nave a perdereLe chiamavano navi a perdere, imbarcazioni da far inabissare nella profondità delle acque con il loro carico di rifiuti tossici. Scorie radioattive da smaltire illegalmente con un metodo che fruttava un giro di affari di milioni di euro alle cosche della ‘ndrangheta. E il relitto ritrovato in questi giorni negli abissi del mar Tirreno, a largo delle coste di Cetraro, nota località balneare calabrese, potrebbe proprio essere uno di quegli scheletri nell’armadio tirato fuori da un pentito di mafia nel 1992. Trattasi di Francesco Fonti, che in una dichiarazione spontanea, avrebbe riferito di un gruppo di tre imbarcazioni fatte sparire nei fondali calabresi.

Una di queste, la Cunski, risponde perfettamente alle prime descrizioni riportate dalle autorità competenti sul relitto ritrovato. Un vecchio mercantile lungo 110 metri, individuato a circa 20 miglia nautiche dalla costa, incagliatosi ad una profondità di circa 480 metri. A localizzare la nave a perdere è stato il giro di ricognizione di un mezzo telecomandato sottomarino, in dotazione alla nave utilizzata dalla Regione Calabria nell’ambito di una perlustrazione voluta dalle autorità competenti proprio per far luce sull’eventualità di depositi di materiali tossici e scorie radioattive nei fondali tirrenici.

In Turchia anche il lusso diventa ecologico

varyap-meridian-green-building-istanbul

Una delle migliori ditte dell’architettura internazionale, la RMJM, ha appena sviluppato un nuovo eco-piano di lusso per un palazzo ad Istanbul, il quale sarà probabilmente la prima struttura certificata-LEED in Turchia. Il 90% del complesso residenziale e commerciale Varyap Meridian sarà costituito da spazi verdi e si prevede che il consumo di energia e di acqua sarà del 40% inferiore rispetto ai progetti analoghi.

La novità principale è che si tratta di una struttura di lusso, un hotel a cinque stelle e con appartamenti-attico. Gli sviluppatori affermano che anche “appartamenti per un piccolo studio” saranno disponibili, ma di certo i prezzi non saranno accessibili a tutti. In secondo luogo, si tratta di un grattacielo. In periferia. Un grattacielo lontano dalla città il cui i centri storici sono a misura d’uomo e percorribili a piedi, in una delle città più incredibili del mondo.

I cambiamenti climatici spingono gli uccelli fino al ghiaccio

oche sul ghiaccio

Si sapeva che i cambiamenti climatici stavano spostando le mete di migrazione degli uccelli, ma questo è davvero troppo. C’è addirittura una specie di uccello che è rimasto dove si trovava nei mesi invernali, invece di migrare a sud.

Un nuovo rapporto della US Geological Survey pubblicato su Arctic rivela che la cosiddetta “Pacific brant”, cioè un’oca di mare tipica del Pacifico, ha deciso di passare l’inverno nelle zone sub-artiche. In passato, il 90% della popolazione degli uccelli migrava in Messico, con il resto che si spargeva lungo la costa del Pacifico. Oggi ormai quasi un terzo trascorre gli inverni in Alaska. Per renderci conto della situazione, basti dire che almeno 3.000 uccelli rimasero in Alaska durante l’inverno del 1977, mentre oggi, il numero è salito a circa 40.000.

Depurare le acque con l’energia solare, ci pensano gli Ufo

UFO Solar Water Filters fotoArrivano gli Ufo, non alieni invasori della Terra, bensì depuratori delle acque eco-energetici che provvederanno a ripulire i fiumi ed i canali utilizzando l’energia solare. Il nome di questi complessi apparecchi deriva dalla caratteristica forma che ricorda quella di una navicella spaziale. La denominazione completa dei nuovi ritrovati dell’eco-tecnologia è UFO Solar Water Filters.

A idearli è stata la Tokyo’s NTT Facilities. E i primi due depuratori solari sono già sbarcati in Giappone, nel corso di una manifestazione cittadina, l‘Osaka Aqua Metropolis 2009 Festival. Ma prima che gli Ufo siano in vendita bisognerà aspettare ancora qualche tempo. Per il momento, infatti, i due macchinari che sono stati installati nelle acque di due canali di Osaka in Giappone sono semplici prototipi.

Partita la stagione di caccia peggiore al mondo a Taiji: oltre 22 mila cetacei rischiano la vita

uccisione delfini

Richard O’Barry, documentarista di fama internazionale sulla vita dei delfini, nonché addestratore del famoso Flipper, il protagonista della serie televisiva, se lo aspettava. Sapeva infatti che il blocco sulla caccia al delfino di quest’anno era troppo bello per essere vero, o durare a lungo. La stagione venatoria non è stata cancellata, ma soltanto spostata di 8 giorni.

I cacciatori di cetacei stagionali hanno già iniziato ad uccidere a Taiji (Giappone) circa 50 balene pilota e 100 delfini. Japan Probe ci informa che la caccia è iniziata verso le 5:30 di ieri mattina in Giappone, non appena le condizioni atmosferiche sono migliorate. Il piano dei pescatori di Taiji è di catturare circa 2.400 delfini durante questa stagione, e altrettante balene pilota, nessuna delle quali è protetta dal divieto della Commissione baleniera internazionale sulla caccia alle balene. Per cacciare loro, circa 22.000 tra delfini, focene e orche vengono “per errore” uccise durante ogni stagione di caccia.

Google investe nell’energia solare per abbattere i costi del 60%

bill weihl

Google sta sviluppando alcune nuove tecnologie solari, che ridurranno il costo da 18 centesimi a Kw-h a poco meno di 5. O almeno, questa è la speranza. Come tutti gli altri, Google è deluso dalla mancanza di innovazione nel settore delle rinnovabili, e così ha deciso semplicemente di fare da sé. Almeno questo è quello che il boss Bill Weihl ha spiegato oggi al Global Climate and Alternative Energy Summit organizzato dalla Reuters a San Francisco.

Alla fine il dato non è nemmeno troppo sorprendente. Google costruisce i propri server, in quanto quelli commerciali sono troppo costosi. La società dunque li può rendere più economici e permette al suo software “fatto in casa” di gestire le interruzioni.

Emissioni radiattive cellulari: una guida ci spiega come fare per ridurle

cellulare

Se vi dico cellulare verde, cosa vi viene in mente? Di solito le prime cose sono l’efficienza energetica, l’eliminazione delle tossine nella fabbricazione, la riciclabilità, e così via. Ma per quanto riguarda le emissioni di radiazioni? L’Environmental Working Group ha rilasciato un sito web che classifica oltre 1000 modelli di cellulari in base ai livelli di emissione.

Non è necessario avvolgere della carta stagnola intorno alla parte superiore del telefono, o altre soluzioni simili, ma basta dare un’occhiata ad alcuni numeri. Il gruppo afferma che:

Recenti studi hanno rilevato rischi significativamente più alti per i tumori del cervello e delle ghiandole salivari, tra persone che usano i cellulari da 10 anni o più. L’affermazione è provocatoria e inquietante, ma molta più ricerca è essenziale. Noi dell’Environmental Working Group stiamo ancora utilizzando i nostri telefoni cellulari, ma crediamo anche che fino a quando gli scienziati sapranno molto di più sulle loro radiazioni, diventerebbe corretto per i consumatori acquistare cellulari con le più basse emissioni.

Investimenti mirati sulla previsione del clima porterebbero enormi vantaggi all’economia

conferenza di ginevra

Alcuni investimenti mirati nel campo della scienza del clima potrebbero portare a maggiori benefici nel ridurre i costi di adattamento ai cambiamenti climatici, secondo una nuova ricerca pubblicata da scienziati del Regno Unito National Centre for Atmospheric Science (ANC). Pubblicato sulla rivista scientifica, Bulletin for the American Meteorological Society, lo studio dimostra che gli investimenti effettuati oggi, possono portare al 10-20% di miglioramento nelle previsioni climatiche per il Regno Unito e in Europa nei prossimi decenni, e fino a 20% nel resto del globo.

Questa è una buona notizia per le imprese e i responsabili politici attualmente alla ricerca di previsioni per gli aiuti di pianificazione per l’adeguamento ai cambiamenti climatici nei prossimi anni, e per i quali tali miglioramenti potrebbero presentare un enorme risparmio economico: l’incertezza nelle previsioni del clima significa che le misure di adattamento devono essere progettate con una maggiore elasticità, rendendole più costose.

Gran Bretagna: “rimpatriato” insetto esiliato oltre 100 anni fa

bombo

Un “cittadino” britannico, trasportato in Nuova Zelanda circa un secolo fa, sarà presto rimpatriato. Il bombo, un’insetto molto simile all’ape, è stato inviato agli antipodi della Terra per impollinare il trifoglio rosso nel lontano 1875 su un carico di agnelli in una delle prime navi frigorifere della storia. Cento anni dopo tuttavia, l’ape è morta nel suo Paese d’origine: l’ultima volta è stata vista nel 1988, ed è stata dichiarata estinta nel Regno Unito nel 2000.

Gli sforzi volti a reintrodurre il bombo sono stati contrastati dai fallimenti dell’allevamento in cattività e dal “jet-lag“, cioè l’incapacità sul lungo raggio di adattarsi allo spostamento improvviso di emisfero. La situazione è recentemente diventata urgente. In breve tempo i bombi hanno prosperato grazie ad un’altra specie non indigena, l’erba viperina, ma il governo della Nuova Zelanda è in procinto di avviare un programma di eradicazione di questa pianta.