
L’acqua che arriva nelle nostre case torna ad essere la preferita dagli italiani, prevalendo su quella imbottigliata del supermercato.
E’ quanto si evince da una recente inchiesta condotta su un campione di italiani, 2.100 intervistati sopra i diciotto anni, commissionata dall’Associazione di costruttori di impianti per il trattamento delle acque Acqua Italia, i cui risultati sono stati resi pubblici oggi a Milano.
Dal sondaggio è risultato che il 72,3% dei partecipanti ha bevuto l’acqua del rubinetto di casa o dei locali pubblici almeno una volta nell’ultimo anno.
Nel 2006 a bere l’acqua del rubinetto era il 31,2% degli italiani, oggi la percentuale si attesta al 39,9%. Si tratta di una percentuale consistente se si considera che il nostro Paese è leader nel consumo di oro blu in bottiglia. Quali sono i motivi di questa controtendenza che spinge gli italiani a scegliere l’acqua del sindaco?

Va bene non dare incentivi per le case ecosostenibili, non finanziare le rinnovabili o fornire fondi per impiantare i pannelli solari nelle abitazioni pubbliche e private, ma addirittura osteggiare un singolo cittadino che vive nella sua casa a impatto zero, ci sembra eccessivo.