Uva e pesticidi, pulito un grappolo su 124

La comune uva da tavola è infestata da pesticidi in una percentuale che risulta sorprendentemente alta. Su 124 campioni prelevati nei vari Paesi dell’Unione Europea, solo uno è risultato completamente privo di sostanze chimiche tossiche.
Si tratta dei dati sconvolgenti presentati in questi giorni in ben cinque Paesi dell’Unione, raccolti dalle rispettive organizzazioni afferenti al Pesticide Action Network e Greenpeace Germania. In Italia a occuparsi della ricerca e a coordinare lo studio è stata Legambiente. Nel nostro Paese, come riferisce lo stesso rapporto dell’associazione ambientalista, sono stati prelevati 24 dei 124 campioni di uva da tavola esaminati in totale in Europa:

L’analisi, che ha coinvolto i supermercati delle catene Coop, Esselunga, Metro, Lidl e Carrefour in sette regioni (Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania), nei quali l’uva e’ stata prelevata nella settimana compresa tra il 9 e il 16 ottobre permette di confrontare i dati raccolti in Italia, Francia, Olanda, Germania, Ungheria, per un totale di 124 campioni di uva, dei quali 24 prelevati nel nostro paese.

Ecoturismo, 347 le strutture in Italia

Il turismo solidale, quello che non nuoce all’ambiente, rispettoso della Natura, dei suoi equilibri, sta subendo un notevole incremento in Italia, grazie soprattutto agli sforzi di Legambiente Turismo, che ha come obiettivo primario proprio l’appoggio ad alberghi, bed and breakfast, ostelli che si convertono all’ecologia.
Sparse lungo tutta la penisola, ci sono ben 347 strutture che rispettano i parametri previsti per l’ecoturismo.

Quella di Legambiente Turismo è l’etichetta ecologica più diffusa nel nostro Paese, conta infatti ben 181 hotel, 23 camping, 64 agriturismi, 11 ristoranti, 5 ostelli, 5 residence, 5 villaggi turistici, 46 bed and breakfast, 6 stabilimenti balneari e un porto turistico. Poco male, dunque, per chi vuole scegliere un fine settimana o delle vacanze ecologiche, dal momento che davanti a sè ha a disposizione una vasta gamma di opzioni.

Mille treni in più per i pendolari, la proposta di Legambiente

Mille treni in più per i pendolari. Questo l’appello di Legambiente, affinchè venga potenziato il sistema di trasporto ferroviario nazionale, rispondendo così alle esigenze dei viaggiatori e alle sempre più numerose richieste di nuove corse da parte di studenti e lavoratori.

Si fa un gran parlare di coscienza ecologica e di educazione allo sviluppo sostenibile, spesso anche con una sottile, ma neanche tanto, vena polemica nei confronti dei cittadini italiani, impreparati e diseducati al cambiamento verso un modus vivendi maggiormente rispettoso dell’ambiente  e meno inquinante.
Ma, a conti fatti, cosa fa di concreto lo Stato per incentivare e offrire ai cittadini la possibilità di un vivere ecologico? Ultimo esempio, ma non meno grave, proprio quello dei treni.

Partita la raccolta firma per dire no al nucleare

Il nucleare è un’energia pericolosa e antiambientalista, e per questo va ostacolata. E’ con quest’intenzione che Legambiente ha indetto una campagna di raccolta firme contro il nucleare, per far sentire il proprio dissenso alla politica italiana che pare non aver imparato nulla dalla storia, e che in campo energetico vuol tornare indietro di 30 anni.

Secondo il Governo Berlusconi infatti il nucleare in Italia dovrebbe arrivare a coprire circa il 25% del fabbisogno energetico nazionale. Per raggiungere quest’obiettivo alquanto assurdo, si dovrà far fronte ad un esborso di tantissimi miliardi pubblici, per ottenere forse la metà del previsto e forse tra 20 anni. Tutto questo non va bene, perchè toglie risorse alle rinnovabili, più economiche e soprattutto disponibili da subito, ed è per questo che noi di Ecologiae.com e Legambiente diciamo di no al nucleare.

Fairtrade: la settimana della spesa ecologica

Da domenica 18 a lunedì 26 Ottobre in tutte le città italiane si terrà la settimana del commercio equo e solidale, iniziativa della Fairtrade e promossa da Legambiente. Tra le numerose iniziative ecologiche che vi proponiamo, e che sono solo una minima parte di quelle intraprese in tutto il mondo, questa probabilmente è una di quelle più convenienti per i singoli cittadini.

Si tratta di fare attenzione alla nostra spesa, nel vero senso della parola. Quando ci rechiamo nei supermercati cerchiamo sempre i prodotti più genuini, c’è chi guarda la qualità, e cioè l’essere biologici, chi invece si “accontenta” che questi siano italiani. Ma dopo il recente scandalo dei prodotti Galbani, ancora tutto da verificare, non sono più in molti a fidarsi nemmeno di ciò che si trova nei supermercati italiani.

E’ Belluno la città più vivibile d’Italia

E’ Belluno, secondo Legambiente, la città italiana dove si vive meglio. Lo svela il rapporto sull’Ecosistema Urbano che l’associazione ambientalista, insieme a il Sole 24 Ore, stila ogni anno per capire quali sono i posti in cui si vive meglio (e di conseguenza anche quelli dove si vive peggio), secondo oltre 125 parametri ambientali e 27 indicatori diversi di qualità (dalla pressione ambientale delle attività dell’uomo, all’inquinamento, fino alle attività politiche per migliorare la situazione).

Da quest’anno, con grande gioia da parte nostra, tra gli indici di Legambiente sono stati inseriti anche quelli sull’utilizzo delle energie rinnovabili, non soltanto sul piano politico e quindi sulla grande massa, ma anche su quello personale, e cioè sulle iniziative che ogni singolo cittadino ha preso per sè stesso, e di conseguenza anche per il resto del mondo.

Mare monstrum: la costa italiana deturpata dal cemento

Di ecomostri sorti sulle coste italiane ne abbiamo visti sorgere e crollare molti, alcuni hanno resistito alle denunce di abusivismo e sono ancora lì, a deturpare il paesaggio.
Uno tra i più invidiati e tra i più belli al mondo, che andrebbe tutelato e salvaguardato come risorsa non solo naturale ma anche economica, dal momento che alimenta l’industria del turismo, in special modo al Sud, dove è un settore fondamentale dell’economia locale.

Nonostante ciò i 7.400 chilometri di costa italiana sono infangati da fogne e abbruttiti da costruzioni abusive.
E’ quanto si legge nel dossier Mare Monstrum di Legambiente, che rende già nel titolo l’idea del processo di degradazione fisica dei nostri litorali.

Goletta dei laghi di Legambiente fa tappa in Abruzzo

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Il Lago di Scanno, il maggior bacino naturale dell’Abruzzo, risulta non inquinato. E’ il risultato delle analisi compiute sul lago dagli esperti di Legambiente per la terza edizione di Goletta dei Laghi-Cigno Azzurro. La campagna di monitoraggio delle acque di balneazione lacustri italiane, che fino al 5 agosto analizzerà 32 laghi in sette regioni italiane, ha fatto quest’anno, per la prima volta, tappa in Abruzzo.

I prelievi effettuati nel lago di Scanno hanno interessato cinque diversi punti, scelti per la presenza di criticità come strutture ricettive o per la presenza abituale dei bagnanti. In tutte le località analizzate non è stato riscontrato inquinamento. Lo conferma Katia Le Donne, portavoce di Goletta dei laghi

Il nucleare non serve all’Italia e svuota le nostre tasche di 50 miliardi di euro

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Dei pro e contro di un eventuale ritorno al nucleare abbiamo già ampiamente parlato.
Stavolta torniamo a trattare di nucleare in termini economici, per sapere quanto ci costerebbe, in effetti, costruire, utilizzare e mantenere in funzionamento centrali nucleari nel nostro Paese.
Lo facciamo spinti dal monito lanciato da WWF, Greenpeace e Legambiente in un dossier dal titolo Il nucleare non serve all’Italia (cliccate qui per scaricarlo).
Nel documento, presentato a Roma dalle tre associazioni ambientaliste, si fanno i conti a Scajola, nel senso letterale del termine, stimando tra i 30 e i 50 miliardi i costi di un ritorno al nucleare.

Un dispendio di denaro pubblico non trascurabile, pari al peso economico di due finanziarie, e i cui effetti si vedrebbero solo tra 30 anni.

Terra Futura: costruire alleanze per un pianeta migliore. Conclusa la V edizione della kermesse.

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Si è conclusa la V edizione di Terra Futura, la mostra-convegno internazionale sulle pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, svoltosi a Firenze dal 23 al 25 maggio scorsi.

Al centro di questa edizione dell’evento il tema “Costruire alleanze per una Terra Futura” con l’obiettivo di incrementare la nascita di alleanza costruttive per la sopravvivenza del pianeta. La manifestazione Terra Futura, promossa da Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale, ha offerto ai visitatori numerosi convegni, seminari e workshop al fine di diffondere pratiche sostenibili utili a garantire la tutela dell’ambiente. In particolare, la manifestazione si è resa mediatrice del dialogo tra istituzioni, imprese, organizzazioni no profit e cittadini per stimolare la nascita di sinergie, tra le varie realtà sociali, che mirano ad un maggiore rispetto dell’uomo e dell’ambiente.
Protagonisti del convegno anche i giovani a cui si sono rivolte le campagne di sensibilizzazione verso i temi della sostenibilità con maggiore risalto a nuovi stili di vita ecocompatibili e a comportamenti più responsabili. Da non dimenticare la portata internazionale della manifestazione che ha ospitato al suo interno numerosi relatori stranieri chiamati ad intervenire ai dibattiti su temi, molte volte, appartenenti ad una dimensione globale. Numerose realtà estere sono state poi rappresentate nell’ampia area espositiva.

23-25 maggio, un weekend dedicato alle spiagge pulite

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L’Italia ha la fama di avere le spiagge più belle d’Europa, e tra le più belle del mondo. In molti casi è vero, visto anche l’aumento di bandiere blu di quest’anno, ma purtroppo molto spesso la bellezza del paesaggio va in contrasto con la maleducazione degli italiani stessi, che non la rispettano e la deturpano.

Per questo nel prossimo weekend, 23-24-25 maggio, in oltre 250 spiagge d’Italia ci sarà la tradizionale Clean-up the Med, una grande campagna di volontariato internazionale, promossa dal Ministero degli Interni, che coinvolge oltre 200 organizzazioni e migliaia di volontari, oltre 22 paesi di culture e religioni diverse che in nome della pace e del dialogo tra i popoli si dedicano alla pulizia delle spiagge e dei fondali del Mar Mediterraneo.