I prodotti alla Spina per un contributo all’ambiente

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Ormai non è una novità ma pare essere sempre più diffusa nei super e ipermercati della penisola, il vezzo di vendere alcuni prodotti “alla Spina”, sfusi. Il cliente si reca presso il PdV e fa la spesa con un contenitore (rigorosamente biodegradabile e riutilizzabile), versa al suo interno la quantità desiderata (eventualmente predosata con l’ausilio di appositi dispenser), stampa l’etichetta con il prezzo e va a pagare alla cassa. Si spingono i clienti a “riciclare” i contenitori diminuendo i costi d’acquisto del prodotto e quelli più strettamente ambientali (è stimato che dall’avvio dell’iniziativa è stato evitato l’utilizzo di oltre 38mila bottiglie di plastica (corrispondenti a circa 2,3 tonnellate di plastica). Acquistare i prodotti alla spina ecologici e concentrati significa per l’esercente e il consumatore finale contribuire al processo di riduzione dei spesa rifiuti alla fonte e dunque dare il proprio contributo per un futuro più sostenibile.

Raccolta differenziata: un piccolo impegno per un grande risultato

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Ogni nostra azione produce inquinamento: leggere un giornale o bere un’aranciata, non sarebbe nulla, se non considerassimo che ogni giorno nel mondo vengono stampate milioni di pagine, costruite milioni di bottiglie in plastica o lattine in alluminio, assemblati milioni di oggetti e mobilio per le nostre case. Questo significa milioni di alberi abbattuti, milioni di litri di petrolio consumati, milioni di kg di CO2 immessi nell’atmosfera: con la raccolta differenziata, invece, tutte queste risorse vengono risparmiate.

Risparmiare l’acqua con una dieta equilibrata: Virtual Water, poster da cucina

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L’acqua dolce è una risorsa fondamentale per la nostra vita e per quella del pianeta e, per non consumarne troppa, possiamo optare per un regime alimentare basato sulla quantità di acqua impiegata per produrre questo o quell’alimento.

Questa l’idea di Timm Kekeritz, designer tedesco che per la creazione del suo Virtual Water, poster da appendere in cucina e a cui far riferimento ogni volta che si prepara il pranzo, si è ispirato a dati scientifici che spiegano quanta acqua ci è voluta per produrre quello che mangiamo. Per produrre un pezzo di formaggio ci vogliono 2500 litri d’acqua, per una sola bistecca di manzo quasi 5000 litri.

Inchiesta sull’energia sprecata, ogni anno potremmo risparmiare almeno 3 centrali elettriche

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Vi siete mai chiesti quanto vi costa il vostro televisore? Non ci stiamo riferendo, ovviamente, al suo costo al momento dell’acquisto, ma al suo fabbisogno quotidiano di energia elettrica. Sono diverse le ricerche che sono state effettuate negli ultimi anni, soprattutto con il passaggio dal vecchio tubo catodico al plasma e all’LCD, ma tutte concordano nel dire che il consumo è di gran lunga aumentato, in barba agli accordi di Kyoto.

Il dato più incredibile è quello sulla lucina del Led che si accende quando il televisore è spento. In realtà quanto spegnamo la tv attraverso il solo telecomando, resta accesa una lucina, che si potrebbe spegnere semplicemente pigiando il bottoncino sul televisore stesso. Questa piccola e innocua luce consuma da uno a 4 watt. Il costo al watt nelle case private è mediamente 1,40 €. Calcolando le decine di milioni di televisori presenti in tutta Italia (senza considerare il resto del mondo), il consumo per questa piccola lucina si stima intorno ai 7 miliardi di chilowattora, più o meno quanto una centrale nucleare, o due centrali elettriche.
Ma non solo, perchè secondo uno studio fatto nel Regno Unito, sembrerebbe che le lucine dello stand-by producano 800 mila tonnellate di anidride carbonica ogni anno.

Bioarchitettura amica dell’uomo: sostenibilità e costi

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La bioarchitettura è una pratica architettonica rispettosa dei principi della sostenibilità, ha l’obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato tra l’ambiente ed il costruito, soddisfacendo i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere, con il consumo indiscriminato delle risorse, quello delle generazioni future. Tutto ciò privilegiando la qualità della vita ed il benessere psico-fisico dell’uomo, impiegando risorse naturali (acqua, vegetazione, clima), evitando di causare emissioni dannose (fumi, gas, acque di scarico, rifiuti), prevedendo un diffuso impiego di fonti energetiche rinnovabili ed utilizzando materiali e tecniche ecocompatibili, preferibilmente appartenenti alla cultura materiale locale. Una casa fatta con materiali naturali, che non sono pericolosi per chi li produce e per chi ci deve abitare è una casa ecologica. La bioarchitettura, da questo punto di vista, si pone all’avanguardia nel superamento dagli eccessi della tecnologia, per la capacità di mostrare che un’architettura amica della natura è amica dell’uomo.

Varese Ligure, il paese più ecologico che ci sia

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Dopo avervi parlato dell’ecologica Curitiba in Brasile, torniamo nella nostra Italia e vediamo, tra comuni ricicloni ed amministrazioni che si orientano a scelte di consumo sostenibile, a chi va il titolo di città più ecologica dello stivale.

Lo scettro simbolico tocca a Varese Ligure, un comune di 2.400 abitanti tra Parma e La Spezia che ha deciso di puntare tutto sulla sostenibilità per non rimanere deserto ed offrire una possbilità di lavoro ed uno stile di vita sano alla sua popolazione.

La spesa ecologica al supermercato: si puo’ fare

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Una delle possibili alternative per vivere in maniera piu’ consapevole e senza sprechi è quella di acquistare i prodotti, prestando attenzione ad ogni particolare, che possa nuocere a noi e all’ambiente. Infatti anche un gesto comune, come fare la spesa al supermercato puo’ trasformarsi in un modo per evitare il consumo di prodotti e materiali inquinanti, basta saperlo e volerlo. Mentre attraversiamo le corsie del nostro supermercato di fiducia, non riempiamo il carrello velocemente ma soffermiamoci per ogni prodotto, che ci occorre, a leggere la provenienza, la composizione, guardiamone la freschezza, l’imballaggio e la conservazione. Iniziamo dal banco frutta e verdura, guardiamo sempre la provenienza, prediligiamo la frutta e la la verdura di stagione, magari non imballata in involucri di plastica. Le buste preconfezionate, tanto vendute, con insalata, spinaci e altre verdure, gia’ lavate e tagliate, andrebbero evitate, non solo per l’impatto della busta in plastica (derivata dal petrolio), ma perche’ dalle indagini microbiologiche effettuate, contengono un numero di batteri elevatissimo.

Al banco frigorifero, quando scegliamo il latte, prediligiamo quello contenuto in bottiglie di vetro, che preserva meglio la freschezza e l’integrita’ dell’alimento e, inoltre è recuperabile come vuoto. Lo yogurt, che è largamente consumato, nella maggior parte dei casi è contenuto in vasetti di plastica, ricoperti da una chiusura in stagnola, bene, il costo del prodotto tiene conto anche di quello del materiale della confezione, il petrolio da cui deriva la plastica e il carburante per il trasporto dalla fabbrica al distributore. Anche in questo caso sarebbe preferibile acquistare lo yogurt contenuto in vasetti di vetro oppure farlo a casa con una yogurtiera.

Ad Imperia la mostra sulla casa eco-logica

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Ad Imperia, nella Riviera del ponente ligure, si terrà dal 28 al 30 Marzo, la Mostra sulla “Casa eco-logica“, la piu’ imponente manifestazione sulla bioedilizia, sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili. Essa è stata realizzata dall’Energie und Umweltzentrum (Centro per l’Energia e l’Ambiente) ad Hannover in Germania, ed è una mostra itinerante che ha toccato tutti i cinque continenti, con picchi di visitatori di circa 350’000 persone, tra cui studenti, esperti del settore, imprenditori e gente non addetta ai lavori. Il Centro si occupa di bioedilizia e di fonti rinnovabili dal 1981 ed, ogni anno ripropone l’esposizione con aggiornamenti ed approfondimenti.

L’intera struttura della mostra rappresenta una vera e propria abitazione, allestita con tutti i sistemi piu’ innovativi, dai pannelli solari, al riscaldamento, ai materiali da costruzione, in modo che i visitatori possano osservare direttamente l’utilita’ del progetto. L’esposizione si divide nei sistemi di alimentazione energetica, nella bioedilizia, nel risparmio idrico e nei materiali isolanti, il tutto corredato da decine di cartelloni illustrativi. Nella Casa Eco-Logica tutti gli elettrodomestici (frigo, lavastoviglie, televisore, ferro da stiro, etc.) sono alimentati dalla corrente continua ed alternata, generata dal fotovoltaico, dall’eolico e dal termico solare per la produzione di acqua calda. La cottura dei cibi avviene in un forno solare, la cui temperatura raggiunge i 250°C.

Sacchetti di plastica: divieto di circolazione in tutto il mondo

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I sacchetti di plastica sono i principali responsabili dei crescenti danni ambientali in tutti i Paesi della Terra .
La campagna per proibirne l’uso sta di conseguenza prendendo sempre più slancio un po’ ovunque. Vediamo come viene affrontato il problema da una parte all’altra del mondo.
Il Sud Africa, nel maggio 2003, ha vietato l’impiego dei sacchetti di plastica sottili. In Eritrea, Ruanda e Somalia sono stati banditi nel 2005. La Tanzania ha introdotto il divieto totale nel 2006, il Kenia e l’Uganda hanno messo fuori uso quelli sottili a metà del 2007.
Negli Stati Uniti, la città di San Francisco è stata la prima in assoluto a vietarne l’uso nei grandi supermercati e nelle farmacie nel marzo del 2007. Diversi mesi dopo, anche nel resto della California si approvarono leggi che obbligavano i grandi supermercati a riciclare le buste di plastica.

Lo sapevate che i manuali di istruzione inquinano? Piccoli accorgimenti per vivere ecologico

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Ripulire l’ambiente non significa solo fare la raccolta differenziata o evitare di sporcare le strade, ma significa soprattutto risparmio energetico. Se, soprattutto in Italia, l’ingresso delle energie pulite ancora non ha preso piede, cerchiamo almeno di limitare gli sprechi con quello che abbiamo.

E l’attenzione deve essere spostata sugli elettrodomestici. Jeremy Rifkin, presidente della “Foundation on Economic Trends” ha calcolato che la casa di un americano medio dispone dell’energia che produrrebbero 58 schiavi se lavorassero tutto il giorno senza mai fermarsi nell’arco delle 24 ore. In Italia la situazione va rivista leggermente al ribasso, ma neanche di tanto.

Il fotovoltaico mette tutti d’accordo

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E’ cosa oramai nota, e non solo agli ambientalisti, che il sistema fotovoltaico permette, attraverso l’effetto di alcuni conduttori (componenti meccanici, elettrici ed elettronici), la trasformazione dell’energia solare disponibile in energia elettrica.
Con un inesistente impatto ambientale, si tratta essenzialmente di installare dei pannelli solari sul tetto delle abitazioni. E’ possibile favorire uno sviluppo sostenibile senza svantaggi o controindicazioni ambientali e, soprattutto, senza compromettere il futuro delle generazioni a venire.

Pulizie di primavera…ecologiche!

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Si avvicina la primavera: è tempo del cambio di stagione, di rispolverare casa fin negli angoli più remoti e aprire le finestre alla luce del sole!
Tempo di rinnovamento, e quale occasione migliore per cambiare anche il nostro modo di fare le pulizie e ripensarlo, magari in maniera ecologica?

Già, perchè i prodotti chimici che usiamo per lavare il bagno, i pavimenti, i vetri o per spolverare sono fortemente inquinanti, oltre che nocivi per la salute.

Ecologia domestica: i mille usi del bicarbonato dalla casa alla macchina

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Mille sono le virtù del bicarbonato di sodio, un sale che dovremmo sempre tenere in casa, poichè indispensabile per l’ecolologia (e l’economia) domestica. Il bicarbonato di sodio trova infatti uso in tutte le principali mansioni domestiche, e non solo!

Superfici lavabili e pareti. Unito ad acqua ossigenata ed applicato sulla superficie da detergere, riesce a far sparire qualsiasi tipo di macchia: dall’unto ai disegni dei bambini, niente resiste alla pappetta di bicarbonato. Sarà capitato anche a voi di ritrovare le pareti della vostra casa, soprattutto quelle adiacenti ai caloriferi, coperte da un alone nero. Strofinate l’alone con della mollica di pane intrisa di bicarbonato di sodio e i muri torneranno bianchi e splendenti.

Risparmiamo energia: scegliamo gli elettrodomestici giusti, con l’etichetta energetica

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Se dobbiamo comprare un nuovo elettrodomestico ci troviamo a scegliere fra mille modelli ma a seguito di una scelta accurata possiamo optare ad un modello dal costo attuale più elevato ma che ci porterà ad avere presto più vantaggi in termini di risparmio energetico.

Spenderemo oggi di più per il loro acquisto ma ammortizzeremo ben presto la cifra spesa grazie ad un minore assorbimento energetico.