Ambiente Festival di Rimini, l’arte del riciclo e della raccolta differenziata

Nelle giornate riminesi dedicate all’ambiente e alla sostenibilità molto spazio è dato anche al riciclo dei materiali e alla raccolta differenziata, due aspetti fondamentali per pensare ad un fututo Green. Laboratori, mostre d’arte, concorsi e forum per grandi e piccini, tra cui il Premio Interazionale di Pittura e Design, Rifiuti in cerca d’autore-Second Life.

L’iniziativa, ideata da Salerno in Arte, torna dopo il successo dello scorso anno all’Ambiente Festival di Rimini per far conoscere un nuovo modo di concepire i rifiuti, riutilizzati in forme creative ed artistiche. Come tengono a precisare gli organizzatori Giuseppe Gorga e Olga Marciano

Il tema proposto vuole stimolare la riflessione e l’esplorazione del problema dei rifiuti come metafora, creando una interconnessione tra il mondo dell’arte e quello della società contemporanea: nobilitare i rifiuti e contribuire ad una costante e diffusa coscienza critica sulla necessità di ridurre gli sprechi.

Il frigo-divano: ecco cosa fare dei vecchi frigoriferi (gallery)

Avete in casa un frigorifero di troppo ed un divano in meno? Ecco l’idea: il frigo-divano. Creato dal designer canadese Adrian Johnson, questo divano a due posti utilizza frigoriferi vecchi e seggiolini di auto d’epoca recuperati dallo sfasciacarrozze e dalla discarica locale. La missione di Johnson è:

andare dove il riciclo non è mai giunto prima.

Tutto è iniziato nel 2006, quando il trentaquattrenne Johnson, ex snowboarder professionista che ora lavora come architetto, decise di costruire qualcosa di speciale per il suo ricevimento di nozze all’aperto.

Salone del gusto di Torino, cena con gli avanzi contro gli sprechi di cibo

Nel mondo sprechiamo troppo cibo. In Usa si getta il 50% delle derrate alimentari, in Italia siamo al 30% (dati Coldiretti) ed il totale del cibo che viene sprecato in tutto il mondo potrebbe sfamare 3 miliardi di persone. E’ questa la conclusione a cui sono giunti gli esperti riuniti in questi giorni a Torino in occasione del Salone Internazionale del Gusto, in cui si è ribadito che di fronte ad oltre novecentomilioni di persone che soffrono la fame sul pianeta, questo “lusso” non è più tollerabile.

Per questo Vandana Shiva, vicepresidente di Slow Food e presidente del movimento ambientalista Navdanya, ha presentato una serie di proposte per razionalizzare la produzione di cibo, mentre gli organizzatori del Salone, di tutta risposta, hanno organizzato una cena per tutti i convenuti fatta, ovviamente, di avanzi riciclati.

Halloween, qualche idea per farlo diventare ecologico (gallery)

Manca solo una settimana ad Halloween, e ancora non sapete cosa indossare? Anziché andare a spendere soldi in vestiti costosi che finiranno in discarica qualche giorno dopo, proviamo a fare il processo inverso: risparmiare soldi riciclando ciò che abbiamo in casa, evitando di gettarlo.

Un esempio? Il robot è sempre uno dei costumi più popolari tra i bambini. Tutto ciò che serve è una scatola di cartone o scatole grandi abbastanza da contenere tutto il corpo e alcuni oggetti domestici, come un tubo di plastica, fogli, colla, vari articoli elettrici, nastro isolante e vernice argentata.

Pepsi lancia le patatine nella busta biodegradabile “alle patate”

PepsiCo, proprietaria oltre che del più noto marchio Pepsi, anche della Frito-Lay e del marchio britannico Walkers, ha annunciato che potrebbe essere la prima a lanciare sul mercato gli imballaggi biodegradabili delle patatine fritte entro 18 mesi.

La notizia non farebbe tanto scalpore se non fosse che le nuove buste che la Walkers sta progettando sono formulate proprio con l’amido che si trova nelle bucce delle patate stesse che si trovano al suo interno. In pratica è come prendere un sacco di patate già fritte. Il Carbon Trust stima che la bustina media delle patatine al formaggio e cipolla di Walker genererà circa 80 grammi di biossido di carbonio, circa il 34% di esso è causato dalla produzione della confezione. Walkers spera che i nuovi sacchetti faranno risparmiare circa il 7% di CO2 rispetto a quanto non si consumerebbe di solito.

Rifiuti: Lombardia, Giornata del riuso a Brescia

Sabato prossimo, 23 ottobre 2010, nel Comune di Brescia c’è la “Giornata del riuso“, un importante appuntamento per permettere di recuperare e riutilizzare i rifiuti nell’ambito delle azioni previste dal Piano regionale. Per l’occasione ci sono quattro oratori convenzionati dove, tra l’altro, sarà possibile lasciare un annuncio nelle cosiddette “bacheche del riuso” nel caso in cui il cittadino bresciano fosse impossibilitato al trasporto dei rifiuti in quanto pesanti e/o troppo ingombranti.

Via libera quindi, per venerdì prossimo, alla consegna di rifiuti quali i complementi d’arredo, i mobili, anche se sono smontati, gli accessori per bambini, i giocattoli vecchi ed elettrodomestici al fine di andarli a destinare a chiunque volesse poi riutilizzarli. Al termine della “Giornata del riuso“, e dopo che i rifiuti consegnati saranno stati oggetto di scambio, la Onlus Cauto si occuperà di riciclare tutti i rifiuti rimasti e di stimare il quantitativo stesso di rifiuti che grazie all’iniziativa non sarà prodotto.

Riciclaggio prodotti elettronici, in California diventerà facile come quello della plastica

Il cosiddetto “e-waste”, o in italiano i rifiuti elettronici, sono un problema difficile da gestire quando si tratta di evitare che questi vadano a finire in discarica come se fossero rifiuti non pericolosi. A differenza del riciclaggio comune di plastica, vetro e gli altri materiali i cui bidoni appositi sono praticamente in ogni città, l’e-waste può essere molto più di una seccatura dato che il processo per il corretto riciclaggio è più complicato.

Ma un nuovo sistema inventato in California, e che speriamo possa sbarcare presto anche in Europa, potrebbe rivelarsi un grande esempio di razionalizzazione dei rifiuti. Un database online facile e veloce, gestito dall’amministrazione cittadina, mostra alla popolazione cosa si può riciclare, dove farlo, e soprattutto l’indicazione del luogo più vicino per il riciclo entro un raggio di 10 miglia (circa 16 km) dalla propria abitazione.

Riciclaggio vuvuzelas, “Fai la differenza, non solo rumore”

Nel bene o nel male, sono state la colonna sonora della Coppa del Mondo 2010 in Sud Africa, generando fastidio ed esuberanza in misura più o meno uguale. Ma visto che il Mondiale è finito ormai da 3 mesi e nei campionati europei sono vietate quasi ovunque, cosa succederà a tutte le vuvuzelas vendute tra giugno e luglio? Si calcola che le trombette di plastica vendute in tutto il mondo durante la manifestazione sportiva ammontassero a qualcosa come 20.000 al giorno. E’ facile immaginare la quantità enorme di materiale inquinante che dovrebbe finire in discarica.

Per fortuna qualcuno ha deciso di farci qualcosa di creativo, e le idee si stanno riversando in rete. Due agenzie pubblicitarie sudafricane stanno sponsorizzando la WoZela!, un concorso basato sul riciclaggio delle vuvuzelas sotto lo slogan “fai la differenza, non solo rumore”. I progetti vincitori saranno prodotti da artisti e artigiani locali e venduti in tutto il mondo.

Riciclaggio creativo: ecco cosa fare le vecchie biciclette (gallery)

Avete appena comprato una bicicletta nuova, cosa ne fate della vecchia? Potete darla in permuta, venderla, tenerla di scorta o regalarla ad un fratellino o cugino più piccolo. Purtroppo molti le buttano in discarica incuranti dei danni ambientali. Un artista americano, Mark Grieve, ha deciso di farle tornare utili.

Grieve è uno scultore della California che si è ormai specializzato nell’arte della bicicletta. Non però nel guidarla in maniera spericolata, ma facendo diventare le biciclette delle vere e proprie opere d’arte. E così è stato capace di creare montagne, obelischi e sculture di vecchie biciclette che potrete vedere continuando a leggere.

Ikea lancia programma per riciclare i mobili usati

La società mobiliera più chiacchierata al mondo, la svedese IKEA, ha deciso di far fare il salto di qualità ecologico al settore, introducendo ciò che finora era stato un tabù per quasi tutte le industrie mondiali: la rivendita dei prodotti usati.

Parlando di “Ridurre, Riutilizzare, Riciclare”, IKEA Svezia vuole rendere più facile per i proprietari di vecchi mobili acquistati da uno dei suoi negozi, regalargli una seconda vita. Contro il proprio interesse commerciale, l’azienda offre una piattaforma gratuita online dove venditori ed acquirenti possono incontrarsi, senza nemmeno prendere una percentuale sulle operazioni.

Riciclaggio creativo, i rifiuti diventano arte (gallery)

Dai cartoni del latte trasformati in giocattoli alla statua fatta di rifiuti elettronici, le idee per riciclare la nostra immondizia non mancano mai. Per questo a noi di ecologiae fa sempre piacere proporvi diversi modi per ridurre i propri rifiuti, anche se il prodotto finale è fine a sé stesso.

Di seguito troverete una serie di immagini di “artisti del riciclaggio” che hanno deciso di recuperare un po’ dell’immondizia sparsa nelle loro città e, non solo evitano che vada ad inquinare l’ambiente, ma rappresentano ciò che per primi hanno salvato: gli animali.

Rifiuti, sabato è il riciclo day

Dopo la pubblicazione del decalogo della raccolta differenziata di qualità da parte del Ministero dell’Ambiente e dal Consorzio nazionale imballaggi (Conai), torna la Giornata Nazionale del Riciclo e della Raccolta differenziata. Come precisa il ministro Prestigiacomo

La raccolta differenziata è la chiave, il punto di partenza essenziale di un corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti che, nella loro quasi totalità, non sono uno scarto ma una risorsa che può essere utilizzata come materia prima per realizzare nuovi oggetti o come fonte di energia. In questa direzione la Giornata nazionale del Riciclo e della Differenziata di qualità con l’attivazione di una premialità per i comuni più attivi in questo campo rappresenta un’occasione di divulgazione della cultura del riciclo nell’opinione pubblica ma anche l’opportunità per innescare una concorrenza virtuosa fra le amministrazioni locali per un ambiente sempre migliore.

Smart presenta Cartondruck, la prima auto fatta di cartone riciclato

Che fine fa il cartone riciclato? Nella maggior parte dei casi va a costituire altri imballaggi, ma l’artista tedesca Sarah Illenberger, in collaborazione con la CD Cartondruck AG, ha realizzato la prima automobile composta in larga parte da questo materiale.

La CD Cartondruck Ag è un’azienda di Obersulm, nel Baden-Württemberg, Germania, che si occupa proprio di produrre imballaggi di cartone. Dopo aver avviato un programma molto ampio di riciclaggio, si è resa conto che ce n’era a sufficienza per creare qualcosa di più delle normali applicazioni a cui siamo abituati, ed ecco l’idea. Insieme alla Illenberger che realizza opere d’arte, tra le tante sue attività, hanno deciso di creare un nuovo modello di auto, realizzato poi concretamente da Smart.