Abruzzo, 35 milioni di euro dall’UE per risparmio energetico e fonti rinnovabili

L’Abruzzo punta alla riduzione delle emissioni di CO2 pari al 20% entro il 2020. E lo fa grazie al sostegno dell’Unione Europea che ha stanziato per le politiche di sviluppo delle rinnovabili ed il risparmio energetico una somma pari a 35 milioni di euro, frutto di una rimodulazione concordata dell’asse II energia del Por Fers 2007-2011.

Il presidente Gianni Chiodi dice basta alla costruzione di marciapiedi, giardini pubblici ed a quella che definisce la politica del consenso immediato che si basa per l’appunto su interventi subito visibili dai cittadini, e punta piuttosto su obiettivi più ambiziosi a medio e lungo termine come lo sono l’efficientamento energetico degli edifici, gli interventi sugli impianti di riscaldamento obsoleti, l’installazione di termoregolatori e tutto quanto necessario per ottenere strutture pubbliche e private adeguate a perseguire un risparmio energetico su larga scala.

Siena, partita la Settimana dell’Energia

E’ iniziata ieri la Settimana dell’Energia, una sette giorni dedicata al risparmio energetico, alle fonti rinnovabili e a tantissime altre tematiche, inaugurata per la prima edizione a Siena. Il capoluogo toscano, che punta a diventare la prima provincia carbon-free entro il 2015, offre così un’opportunità ai cittadini di conoscere di più sull’argomento e alle aziende di stabilire, insieme alle pubbliche amministrazioni, delle collaborazioni per tentare di rendere più sostenibile il campo energetico.

L’obiettivo è in primis quello di rendere noti i risultati dell’amministrazione in campo ambientale, come ad esempio la riduzione del fabbisogno energetico del 9,5% del settore industriale dal 2007 al 2009, o anche la forte riduzione dei gas ad effetto serra (-35%) ottenuta sempre nello stesso periodo; ma anche di stabilire nuovi obiettivi per il futuro per poter migliorare questi dati. Traguardo che si potrà raggiungere solo con la collaborazione anche dei cittadini.

Console per videogames, qual è la più eco?

Se avete intenzione di acquistare una nuova console per videogiochi, ma siete indecisi tra le tre principali e non riuscite a capire quale faccia di più al caso vostro, ecco un ulteriore criterio da prendere in considerazione: il consumo di energia. L’Electric Power Research Institute (EPRI) ha pubblicato un rapporto in cui mette a confronto la Wii della Nintendo, la Xbox 360 della Microsoft e la PlayStation 3 della Sony.

Dopo un’ora di gioco a Madden NFL 11 su ciascuna delle tre console, la EPRI ha ottenuto alcuni risultati piuttosto chiari: la Wii utilizza meno di un sesto della potenza consumata delle altre due console, 13,7 watt, rispetto agli 84,8 della PlayStation e 87,9 della Xbox.

Authority per l’energia: al via il piano triennale con l’obiettivo della smart grid

L’Authority per l’energia, il massimo organo di controllo in materia energetica nazionale, ha pubblicato il piano triennale strategico da seguire per ammodernare la rete energetica italiana. Secondo il comunicato pubblicato direttamente sul sito ufficiale, un dato salta all’occhio: si punterà sulle reti intelligenti (le cosiddette smart grids) ed il risparmio energetico.

L’obiettivo delle linee guida è aumentare la competitività del sistema energetico nazionale, in modo da migliorare il servizio e mantenere i prezzi stabili, e così, tra le varie prerogative strutturali ed economiche, spicca il ricorso e lo sfruttamento quanto più efficace possibile delle nuove tecnologie, ma soprattutto la tutela ambientale che sembra al centro del discorso.

Risparmio energetico e ristrutturazioni edilizie, i bonus del Fisco

L’Agenzia delle Entrate ha reso noto in questi giorni il procedimento per ottenere dei bonus fiscali per il risparmio energetico e le ristrutturazioni edilizie, che possono essere richiesti anche per lavori di ampliamento eseguiti con il Piano Casa.

Gli interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti danno diritto ad una detrazione Irpef del 55% delle spese sostenute per migliorare il rendimento energetico dell’immobile, entro la fine del 2010. La detrazione riguarda le spese sostenute dal contribuente ma non incentivate dal Comune di residenza.

Risparmio energetico, calore pulito a Ferrara

Un calore pulito sferza via l’inverno di Ferrara con l’avvio, da parte del Comune, di un nuovo programma di controlli sugli impianti di riscaldamento, campagna di durata biennale.
Un progetto avviato nello specifico dall’Unità Operativa Energia dell’assessorato all’Ambiente della città emiliana per accertarsi che vengano rispettate le normative di sicurezza nonché di risparmio energetico vigenti in materia.
Sul territorio

il contenimento dei consumi di energia nell’esercizio e manutenzione degli impianti termici per il riscaldamento invernale è disciplinato dal D.P.R. 26 Agosto 1993 n.412, e successive modificazioni, nonché dal Decreto Legislativo 19 Agosto 2005, n.192 così come modificato dal Decreto Legislativo 29 Dicembre 2006, n.311 e dalla delibera della Regione Emilia Romagna n.156 del 04/03/2008 sovraordinata rispetto alla legislazione nazionale.

Efficienza energetica, Barroso: l’Europa è lenta

Efficienza energetica, tema spesso meno in risalto, a torto, nell’ampio spettro delle soluzioni previste per una rivoluzione in chiave sostenibile in termini di riduzione dei consumi e del fabbisogno di risorse. Torna a parlarne, in toni tutt’altro che rosei, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso che, nell’ambito della conferenza stampa del 2011 incentrata sulla crescita e la governance economica, si dichiara profondamente insoddisfatto dall’andamento europeo a riguardo:

L’Europa va troppo piano sul tema dell’efficienza energetica.

Sprechi, quanto consumano gli elettrodomestici spenti

60 euro l’anno. E’ questa la cifra che una famiglia media italiana potrebbe risparmiare se spegnesse anche la lucina dello stand-by ogni volta che un elettrodomestico non viene usato. A dimostrarlo è stata una ricerca congiunta di Legambiente, Politecnico di Milano e del sito Viviconstile.org, in merito al progetto europeo Selina per il monitoraggio degli sprechi energetici.

Come già anticipato giorni fa, l’11% della nostra bolletta energetica potrebbe essere tagliato se si acquistassero elettrodomestici a norma, cioè quelli che in modalità stand-by consumano meno di un watt, oppure se si staccasse direttamente la spina. Il problema è che dalla ricerca risulta che il 30% degli elettrodomestici oggi in commercio non segue questa norma, risultando così fuorilegge. Ma quali sono gli apparecchi più energivori? Lo vediamo dopo il salto.

Lampadine a basso consumo, è polemica in Europa

Le lampadine a basso consumo energetico, il cui consumo è stato promosso dall’Europa dallo scorso settembre quando l’Unione ha posto fine alla produzione delle lampadine a incandescenza, continuano a destare interesse e polemiche.

Il motivo è dovuto ad un test effettuato dall’Ufficio tedesco dell’ambiente che ha riscontrato, seppur in bassa quantità, la presenza di mercurio nelle lampadine a basso consumo di energia. Gli eurodeputati ecologisti tedeschi hanno allora sollevato un’inchiesta. Ma le lampadine a basso consumo sono davvero verdi per l’ambiente e migliori delle lampadine a incandescenza? Lo chiede il vice-presidente del Parlamento europeo Silvana Koch-Mehrin

Su pressione di una follia climatica, si è deciso rapidamente di interdire le lampadine incandescenti, senza tenere conto della presenza di mercurio in quelle a lungo consumo.

Risparmio energetico: Regione Puglia, critiche da CNA Impianti

Piovono critiche, nella Regione Puglia, in particolare da parte di CNA Impianti, in merito al recente accordo sulle misure per il risparmio energetico adottate sul territorio dall’Amministrazione regionale con accordi che, tra l’altro, hanno riguardato il colosso elettrico ed energetico Enel. Secondo gli artigiani impiantisti della CNA Puglia, l’accordo Enel-Regione Puglia rappresenta a conti fatti, ed in barba tra l’altro alla concorrenza, uno spot pubblicitario per l’Amministrazione regionale ed ancor di più per Enel che ne guadagna con un effetto di vera e propria promozione a tutto campo.

Questo, sempre secondo la CNA Puglia, avviene a scapito delle piccole e medie imprese del settore che, di contro, per la loro attività non possono far leva su sponsorizzazioni istituzionali rilevanti come quella tra Enel e Regione Puglia, così come allo stesso modo non possono avere la stessa capacità di comunicazione.

Risparmio energia elettrica: le imprese puntano sul mercato libero

Risparmiare sulla bolletta della luce con il mercato libero. E’ questo quello che fanno in Lombardia molte imprese che, nel passaggio al mercato libero da quello tutelato, riescono a risparmiare in media il 7%. Ma la situazione non è omogenea sul territorio se si considera che a Milano a prevalere è ancora il mercato tutelato, mentre in Province come quelle di Cremona e di Lodi si punta e si sceglie il mercato libero.

Questo è quanto, in particolare, emerge da “Il costo della fornitura di energia elettrica pagato dalle imprese lombarde“, un Rapporto elaborato e presentato dalla Camera di Commercio di Milano. Il passaggio al mercato libero può garantire vantaggi economici non solo alle società appartenenti a comparti “energivori” come la metallurgia e la chimica, ma anche ai piccoli ed ai micro-consumatori come ad esempio i piccoli commercianti e gli artigiani.

Natale ecologico: le luci LED significano risparmi per milioni di euro

Nonostante si parli di trascorrere le vacanze in modo ecologico, di risparmio energetico e tanti altri bei principi verdi, una vecchia abitudine è dura a morire, ed anzi, forse non morirà mai per tradizione: le lucine di Natale. I più “ecologisti” le accendono solo per poche ore ogni tanto, quando si trovano nella stanza in cui c’è l’albero, ma nella maggior parte dei casi esse vengono accese tutto il giorno, ad eccezione della notte, e a volte vengono accese l’8 dicembre e spente il 6 gennaio.

Le lucine sono piccole e la quantità di energia consumata è poca, tant’è che sulla bolletta della corrente molto probabilmente l’incremento dei consumi sarà lieve. Ma avete idea a livello nazionale, se non a livello mondiale, a quanto ammonta questo costo?  La famiglia Faucher, nel Deleware, ce l’ha.

Lampadine ad incandescenza: quanto ci costano?

Nonostante in Europa siano considerate fuorilegge, e non sono più né producibili né vendibili (ad eccezione delle scorte di magazzino), le lampadine ad incandescenza sono ancora presenti nelle case di molti di noi. E purtroppo lo saranno ancora a lungo. Ma vi siete mai chiesti quanta energia elettrica serve per mantenere accesa una sola lampadina per un intero anno?

Gli autori del blog GOOD lo hanno fatto, e hanno prodotto questo infografico (qui il link per vederlo nel dettaglio) per rendere la risposta più chiara: ci vuole molto più di quanto si potrebbe pensare. Di seguito ci sono alcune delle rivelazioni più sorprendenti fatte dagli autori.

Il primo frigorifero a risparmio energetico? Lo inventò Albert Einstein

I frigoriferi ad assorbimento sono comuni apparecchi che funzionano in situazioni di “off-grid”, cioè senza essere legati alla rete elettrica, in quanto utilizzano il calore per raffreddare il loro contenuto. Oggi sono utilizzati attraverso dispositivi come pannelli solari (gli stessi utilizzati anche per l’aria condizionata) o impianti geotermici.

Jennifer Ouellette spiega su IO9 che Albert Einstein e Leo Szilard hanno sviluppato e brevettato un frigorifero ad assorbimento nel periodo 1928-1933, ottenendo alla fine 45 diversi brevetti per tre modelli differenti. Szilard ha poi scritto, con la partecipazione di Einstein, una famosa lettera a Frankin D. Roosevelt nel 1939, in cui tra le altre cose spiegava la loro invenzione. Com’è facile prevedere, non fu molto presa in considerazione, né dall’ex presidente degli Stati Uniti, né tantomeno dal resto del mondo.