Officinae Verdi, il progetto nato dalla joint venture tra il WWF, Solon e Unicredit, annuncia di poter realizzare la grid parity nel settore fotovoltaico, ovvero la pari convenienza, a livello economico, tra l’energia pulita prodotta dall’impianto e quella acquistata dalla rete. Il sistema è rivolto alle imprese e calcola di centrare una riduzione del 50% dei costi medi cui vanno oggi incontro le Pmi nella nostra penisola.
Energie
Carbone, pianificate più di 1000 centrali in tutto il mondo
Sembra che il mondo non abbia capito che la prima causa di inquinamento, con tutto ciò che ne consegue, è l’energia del carbone. Anche se quasi tutti i Paesi del mondo, almeno a parole, affermano di voler puntare sulle rinnovabili, ecco che viene alla luce tutta un’altra verità: si continua a puntare su una tecnologia di 200 anni fa.
Nucleare, il costo nascosto delle scorie radioattive
Torniamo a parlare di nucleare non perché ci siano in progetto nuove centrali in Italia (per fortuna), ma perché il Guardian ha pubblicato un rapporto che dimostra ancora una volta quanto non è per nulla vero che si tratta di una fonte energetica conveniente. Tutt’altro, visto che a conti fatti i costi sono più dei ricavi, solo che i costi sono sostenuti dalla collettività ed i ricavi vanno nelle tasche dei privati. Non si parla qui del normale funzionamento della “macchina” nucleare, ma i costi per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi che, si sa, sono i più pericolosi in assoluto.
Biomassa, da Cnr-Ivalsa un metodo per controllarne l’efficienza
Dal Cnr-Ivalsa arriva “BiQueen-Biomasse di qualità per la produzione efficiente di energia” il progetto per un metodo innovativo di controllo della biomassa volto a migliorarne la qualità e verificarne l’ecosostenibilità.
Eolico, potrebbe coprire il 10% del fabbisogno energetico mondiale
Tempo fa parlavamo delle potenzialità dell’energia eolica che, con gli strumenti giusti, un giorno potrebbe persino dare energia a tutto il mondo in maniera esclusiva. Ma tornando con i piedi per terra scopriamo che con le attuali conoscenze siamo in grado di far diventare questa fonte rinnovabile più importante del nucleare. Il Global Wind Energy Council ha infatti stilato un rapporto secondo il quale ci sono buone possibilità che entro il 2020 l’eolico possa fornire il 10% dell’energia elettrica a tutto il pianeta.
Energia dall’urina, la nuova idea arriva dall’Africa
Puoi trovarti nel Paese più ricco del mondo o in quello più povero, ma ci sono delle cose che non cambiano mai. Tra queste c’è che prima o poi tutti abbiamo dei bisogni corporali, e allora perché non sfruttarli a dovere? Un gruppo di giovani ragazze ha cercato di fare qualcosa per arginare il problema dell’arretratezza del proprio villaggio, ma vista la mancanza di risorse ha così inventato uno strumento in grado di produrre elettricità direttamente dall’urina.
Rinnovabili termiche, ecco cosa cambia con il nuovo decreto
Anche se con un anno di ritardo, finalmente il Governo si è deciso a realizzare un provvedimento per le rinnovabili termiche. Lo ha fatto sotto forma di decreto, ma ciò che conta è che alla fine la nuova legge c’è e serve per incentivare la produzione di questa forma energetica. Prima di tutto bisogna definire cosa significa rinnovabili termiche. In questa categoria rientrano il riscaldamento a biomassa, le pompe di calore, il solare termico ed il solar cooling, cioè le tecniche di solare passivo, compresi i sistemi di condizionamento dell’aria alimentati dal fotovoltaico.
Nucleare, ecco il piano per smantellare la centrale di Caorso
La centrale nucleare di Caorso, in provincia di Piacenza, verrà smantellata in quattro fasi che porteranno alla sua completa bonifica entro il 2025, anno in cui il sito potrà finalmente tornare a essere utilizzato per altri scopi.
Nucleare, via dai Paesi industrializzati, spunta in quelli emergenti
Credo proprio che non ci libereremo mai del nucleare. Dopo il disastro di Fukushima la maggior parte dei Paesi industrializzati ha deciso di uscire dal programma nucleare o almeno di rifletterci su. Purtroppo nelle economie emergenti non si è verificata la stessa sensibilità ed anzi, adesso si punta ancora di più su questa forma energetica che è diventata a buon mercato. Purtroppo per loro forse anche troppo.
Eolico, attivato in Inghilterra parco più grande del mondo
E’ il parco eolico più grande del mondo, e finalmente è stato avviato. Si trova in Inghilterra e si chiama London Array. Si tratta di un parco off-shore da 175 turbine che in teoria, secondo i progettisti, potrebbe arrivare ad alimentare al 100% ben 750 mila abitazioni. Probabilmente il più grande impianto rinnovabile della storia.
Solare, la Serbia ospiterà il più grande parco fotovoltaico del mondo
Siamo abituati a pensare che i grandi parchi fotovoltaici siano una prerogativa dei Paesi maggiormente industrializzati. Negli ultimi anni si sono date battaglia due nazioni in particolare, la Spagna e gli Stati Uniti. Ma a breve entrambe saranno battute dalla Serbia. Il Governo di Belgrado ha infatti approvato un piano per la costruzione di un parco solare di 3000 ettari che diventerà il più grande del mondo.
Energia, il carbone è tornato di moda
Nonostante tutti gli sforzi di cittadini e associazioni, oltre che di alcuni organi politici, nella lotta alle emissioni, la fonte principale di inquinamento al mondo, il carbone, non solo non conosce crisi, ma sta addirittura tornando di moda. La denuncia arriva da Friends of the Earth e Greenpeace che hanno calcolato un incremento nell’utilizzo di carbone in tutto il mondo negli ultimi anni.
Rifiuti radioattivi, in Piemonte li importiamo da Canada e Olanda
In Italia (per fortuna) non abbiamo centrali nucleari. Ma siccome non ci facciamo mai mancare niente, abbiamo gli scarti di tali centrali. Scarti radioattivi ed altamente tossici, quelli che rendono una centrale nucleare pericolosa anche senza incidenti. Sì perché le scorie nucleari si producono sempre, e nel Paese dei veleni non potevano mancare alla collezione. Lo ha denunciato l’associazione Pro Natura di Torino spiegando la situazione critica del Piemonte.
Fukushima, il pesce immangiabile almeno per i prossimi 10 anni
Nonostante le limitazioni volute dal Governo giapponese che non faceva avvicinare gli scienziati alla costa di Fukushima, i risultati delle rilevazioni degli scienziati sono state anche peggiori del previsto. Il pesce che si trova nelle vicinanze della centrale non sarà commestibile per anni, forse anche più di un decennio. Cade così l’ennesima bugia dei responsabili politici che avevano affermato che sia il pesce che i prodotti della terra nell’area intorno alla centrale erano buoni.