Nucleare: a Fukushima altri due reattori in fusione, mentre l’Italia prova ad aggirare l’ostacolo-referendum

In Giappone la situazione comincia a farsi davvero critica per la centrale nucleare di Fukushima, ma questo problema sembra non interessare il Governo italiano che continua con la sua campagna pro-nucleare. Ma procediamo con ordine e vediamo quanto avviene nel Paese nipponico.

Qui gli esperti hanno quasi da subito affermato che almeno tre dei sei reattori della centrale rischiavano la fusione, ma la Tepco ha sempre ribadito che soltanto uno, il primo, poteva davvero fondersi. Ed infatti così è stato, almeno fino ad oggi. Le notizie che arrivano dal Paese del Sol Levante sono davvero preoccupanti, e ci raccontano che nemmeno le barre di combustibile completamente sommerse in acqua hanno potuto fermare il processo di fusione che ormai riguarda anche i reattori due e tre.

Bici elettrica e pensilina fotovoltaica, succede a Padova

Entro l’anno 2012, a Padova, saranno realizzate in tre punti strategici della città tre pensiline fotovoltaiche che fungeranno da stazioni di ricarica per le biciclette elettriche. Trattasi, quindi, di un progetto di mobilità sostenibile ed eco-compatibile a 360 gradi, ovverosia del servizio di sharing “ricaricato” direttamente dal sole, che individua uno dei primi progetti pilota nel nostro Paese.

Il tutto grazie ai fondi che saranno concessi dalla Regione Veneto nell’ambito del programma P.O.R. Fesr a valere dal 2007 al 2013. Il progetto è coordinato dalla Fondazione Fenice onlus assieme ad alcune società operanti nell’alta tecnologia, ed ha chiaramente come obiettivo quello di andare a creare una dorsale per la mobilità elettrica, nel Comune di Padova, da integrare con quello che in città è il circuito ciclabile già esistente.

Nucleare: catena umana in tutta Italia per dire no alle centrali

Una catena umana che si snoda da Nord a Sud per dimostrare la propria opposizione al nucleare. E’ questa la risposta dei cittadini al colpevole silenzio che si è formato sui media nazionali, in particolar modo in televisione, sul tema del referendum, visto che il Governo vuol far passare il messaggio che non c’è più bisogno di andare a votare. E così, tra oggi e domani, sono previste ben 10 manifestazioni molto significative.

Si tratta di comuni cittadini, abitanti nelle città in cui sono presenti le vecchie centrali nucleari o dove si prevede di costruirne di nuove, che formano una catena umana intorno al sito per manifestare la propria opposizione. La protesta è stata organizzata dal comitato “Vota sì per fermare il nucleare”, ed è già un successo.

Fukushima: radiazioni rilevate nell’Oceano Pacifico e Atlantico

Quando il mese scorso gli esperti hanno dichiarato che il disastro di Fukushima era stato peggiore di quello di Chernobyl, non l’hanno detto a caso. Come non è stato un caso che i funzionari giapponesi abbiano aumentato la gravità dell’incidente alla centrale nucleare al livello 7, il livello più alto della scala internazionale. I radionuclidi diffusi nell’acqua del mare nipponico infatti non sono rimasti soltanto intorno alla centrale di Fukushima, ma sin dai primi giorni erano stati rilevati a cinque e dieci chilometri a Sud della centrale, e ad oltre 30 chilometri in mare aperto.

Ken Buesseler, oceanografo chimico del Woods Hole Oceanographic Institution, ed Henrieta Dulaiova, oceanografo chimico dell’Università delle Hawaii, hanno ora scoperto che le concentrazioni di radionuclidi sono arrivate non solo nel vicino oceano Pacifico, ma addirittura nell’Atlantico.

Fotovoltaico: Enel Green Power, impianto Strambino in esercizio

E’ entrato ufficialmente in esercizio in Piemonte, ed in particolare sul territorio del Comune di Strambino, in Provincia di Torino, un impianto fotovoltaico che, con una potenza complessiva pari a 2,5 MW, produrrà energia pulita in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 1.100 famiglie. L’impianto, in accordo con quanto reso noto da Enel Green Power, è frutto di un accordo che nei mesi scorsi è stato siglato dalla controllata verde di Enel S.p.A. con la Finpiemonte Partecipazioni; l’accordo ha infatti portato alla nascita di una società congiunta avente come finalità quella di sviluppare nella Regione Piemonte le fonti rinnovabili.

L’impianto fotovoltaico di Strambino è stato inaugurato nella giornata di ieri, venerdì 20 maggio 2011, in presenza di Paolo Marchioni, Presidente di Finpiemonte Partecipazioni, Savino Beiletti, il Sindaco di Strambino, e Roberto Deambrogio, il responsabile per l’Italia e per l’Europa di Enel Green Power. Ogni anno il parco fotovoltaico, con una produzione di energia elettrica pari a ben tre milioni di chilowattora annui, sarà in grado di garantire un risparmio ambientale pari a ben duemila tonnellate di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera.

Quarto Conto Energia: registro grandi impianti, Gse pubblica la guida

E’ partito oggi, venerdì 20 maggio 2011, il primo periodo per le iscrizioni, riguardo al fotovoltaico, al cosiddetto registro dei grandi impianti. In vista dell’avvio di tale procedura, così come previsto da un decreto interministeriale dello scorso 5 maggio, il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, lunedì scorso ha reso noto che è stata pubblicata la relativa guida nella quale, in particolare, sono descritte tutte le regole tecniche di iscrizione che poi porteranno alla formazione di apposite graduatorie. Non tutti gli impianti fotovoltaici sono comunque soggetti all’iscrizione al registro.

Proprio il Gse al riguardo fa presente come siano definiti grandi impianti, e quindi soggetti all’iscrizione al registro per accedere alle tariffe incentivanti, quelli che, realizzati su edifici, hanno una potenza superiore a 1 MW; lo stesso dicasi anche per tutti gli altri sistemi fotovoltaici che non sono realizzati su edifici e che non operano nel cosiddetto regime di scambio sul posto. Fuori dall’obbligo di iscrizione al registro ci sono comunque, indipendentemente dalla potenza complessiva cumulata, quegli impianti fotovoltaici che vengono realizzati su aree e su edifici di proprietà da parte delle Amministrazioni Pubbliche.

Energia pulita, a Lodi inaugurata la prima maxi serra solare

La prima maxi serra solare è stata inaugurata a Merlino, in provincia di Lodi. Un impianto di oltre 15 mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici della potenza di 1 megawatt per produrre energia dalla fonte rinnovabile principale, il sole, ma senza danneggiare l’agricoltura.

Il mega impianto, già ribattezzato “salva suolo” difatti i pannelli fotovoltaici sono installati ad alcuni centimetri dal suolo e il terreno può continuare ad essere coltivato, senza problemi, come spiega Paolo Locatelli, orticoltore che ha installato il mega impianto nel suo terreno coltivato a melanzane

I moduli fotovoltaici, 80 per 120 centimetri, sono in materiale semi trasparente che fa filtrare la luce, anche perché non ci sono le classiche bordature scure e quindi sotto possiamo coltivare. Abbiamo infatti 15 mila piantine e le prime melanzane cominceremo a raccoglierle al massimo fra due settimane. Quest’anno contiamo di produrne fino a 180 mila chili.

Fotovoltaico e burocrazia: Italia, Paese in transizione

Per investire nel nostro Paese nel fotovoltaico non bastano i finanziamenti, gli investimenti ed i siti adatti per realizzare impianti di produzione energia pulita. Molto spesso si va letteralmente a sbattere in barriere burocratiche che frenano anche la voglia di rinnovabili degli imprenditori più pazienti ed ambiziosi. Non a caso, nell’ambito del progetto PV LEGAL, attivo da quasi due anni, l’Italia viene considerato tuttora da questo punto di vista un Paese in transizione.

Le Associazioni riunite nel progetto, tra cui Assosolare per il nostro Paese, ritengono infatti che in Italia persistano ancora non solo dubbi di natura interpretativa delle norme, ma anche vere e proprie zone grigie. Al riguardo non ha di certo aiutato la decisione dell’attuale Governo in carica di chiudere dopo meno di sei mesi il terzo Conto Energia sul fotovoltaico per passare ad una fase successiva, quelle del quarto Conto Energia, che ha generato confusione ed ancor peggio nei casi più gravi il blocco degli investimenti.

Sgarbi delira contro le rinnovabili, ma il suo programma è un flop tremendo

E’ durata soltanto una puntata l’avventura di Sgarbi sulla Rai, e per fortuna verrebbe da aggiungere, viste le parole sprecate contro le rinnovabili che farebbero arrossire persino il più sfacciato dei falsificatori. Un’introduzione vergognosa, un monologo del giornalista Carlo Vulpio, ed una conclusione dello stesso Sgarbi, hanno raccontato una serie di falsità ed oscenità che sono sembrate troppo persino ai quei vertici Rai che fanno il tifo per il Governo più anti-ambientalista della storia.

Il tema del soliloquio dei due protagonisti si è concentrato sul messaggio che dovrebbe far passare le rinnovabili come la nuova mafia. Uno scempio del territorio (che vede solo lui), che serve soltanto a succhiare soldi pubblici. Incredibili le falsità come le pale eoliche sempre ferme o l’incapacità di far raggiungere la rete all’energia prodotta dai parchi off-shore.

Allergica all’elettricità vive a lume di candela

Allergica all’elettricità: l’auto-diagnosi che è costata a Janice Tunnicliffe, cittadina britannica di 55 anni, la luce, gli elettrodomestici, il comfort tecnologico delle abitazioni moderne. A riportarne la storia è il quotidiano britannico Daily Mail.

Janice risiede in un cottage a Wellow, vicino a Nottingham, e si ritiene affetta da una sindrome rara, rarissima, denominata elettrosensibilità. I medici, così come il servizio sanitario britannico, non le riconoscono la patologia, considerata piuttosto un disturbo psicosomatico.

Nucleare, Greenpeace in azione davanti al Parlamento: “Si deve votare”

Nucleare: Greenpeace oggi in azione davanti al Parlamento per sottolineare quanto sia cruciale non lasciarsi derubare del diritto ad esprimersi sui temi della politica energetica italiana per mezzo del referendum.

“Furto di Referendum. Sul nucleare si deve votare” questo il messaggio inequivocabile srotolato dagli attivisti a Roma. Non a caso in questa data. Oggi infatti la Camera era chiamata a discutere il già tanto discusso decreto Omnibus che dovrebbe chiarire se il quesito sul nucleare il 12 e 13 giugno prossimi ci sarà o meno.

Inquinamento: il Consiglio di Stato boccia la riconversione al carbone della centrale di Porto Tolle

Ancora una volta ci hanno provato, e ancora una volta gli è andata male. La centrale a gas di Porto Tolle (Rovigo) doveva essere riconvertita nella ben più inquinante centrale a carbone. Dietro questo cambio di indirizzo c’era l’Enel, con l’appoggio del Governo, per l’ennesima mossa anti-ambientale della legislatura, con l’incredibile avvallo persino del Ministero dell’Ambiente.

Per fortuna un ricorso presentato da Wwf, Greenpeace, Italia nostra, operatori turistici, alberghieri e balneari, associazioni di pescatori e cittadini, è stato accolto dal Consiglio di Stato che ha bocciato l’ok del Tar del Lazio che concedeva l’avvio dei lavori ed ha bloccato tutto: la centrale a carbone non s’ha da fare.

Referendum nucleare, tre foto-ragioni per dire no votando sì

Referendum nucleare del 12 e 13 giugno: non l’unico quesito, ci sono anche due domande secche sull’acqua ed una sul legittimo impedimento rilevanti, ma certamente quello che sta infiammando maggiormente gli animi, divisi tra i pro e i contro, a fare i conti su vantaggi e svantaggi, costi e risparmio in bolletta, ma soprattutto sui potenziali rischi, anche alla luce di quanto accaduto a Fukushima.

Un disastro, quello giapponese, che innegabilmente ha rafforzato la propensione al no sul ritorno all’atomo italiano. L’Italia guarda con apprensione all’emergenza ancora aperta in terra nipponica, molte certezze sulla tenuta del nucleare in caso di terremoti dalla portata imprevedibile vacillano proprio alla luce del sisma e del devastante conseguente tsunami che hanno messo in ginocchio i giapponesi, assurti ad esempio di solidità incrollabile in tutto il mondo.