Inventato l’albero sintetico che cattura la CO2

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Gli scienziati negli Stati Uniti stanno sviluppando un “albero sintetico” in grado di raccogliere circa 1.000 volte più velocemente il carbonio dall’aria rispetto a quelli reali. Quando il vento soffia sulle foglie di plastica, il carbonio rimane intrappolato in una camera, compresso e stoccato in un liquido di biossido di carbonio.

La tecnologia è simile a quella utilizzata per la cattura del carbonio nelle centrali termoelettriche a carbone, ma la differenza è che l’albero sintetico cattura carbonio in qualsiasi momento, ovunque. Spiega il professor Klaus Lackner, professore presso il Dipartimento di Ingegneria per l’ambiente e la Terra alla Columbia University:

La metà delle tue emissioni provengono da piccole e ben distribuite fonti, dove il recupero è impossibile o impraticabile. Il nostro obiettivo è recuperarle specialmente per la benzina delle auto o degli aerei.

Greenbus 2009: viaggio per l’America con una missione ecologica

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Cavalcando la campagna “Vehicle for Change“, un team di 15 studenti e neodiplomati del Dartmouth College, si è dedicato alla lotta per diminuire i problemi ambientali ed economici attraverso l’istruzione, viaggiano a bordo del Big Green Bus per 12.000 miglia (oltre 19 mila chilometri) attraverso gli Stati Uniti. Il 17 giugno scorso hanno raggiunto l’ultima tappa al Timberland Store di Manhattan per svelare le nuove eco-funzioni del loro autobus, per far capire quanto sia possibile viaggiare per il mondo con zero emissioni e non solo.

Recentemente si sono incontrati con i rappresentanti politici di Washington, del Nord e Sud Carolina, New Orleans, Texas, California, e via dicendo, in giro per tutta la nazione. Ma in cosa consiste l’autobus eco-friendly? Prima di tutto, com’era facile attendersi, ha un pannello solare ed è alimentato anche con rifiuti di olio vegetale. Gli interni sono composti da pavimenti in bambù, vernici non tossiche e altri materiali da costruzione ecologici.

Candle night d’estate, dalle 20 alle 22 accendete le candele!

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Candle night 2009 versione estiva è arrivata: dopo l’appuntamento di dicembre, ancora una volta appuntamento con l’ambiente. Una manifestazione mondiale di sensibilizzazione al tema del risparmio energetico che invita tutti a spegnere le luci dalle 20 alle 22 del 21 giugno. L’invito è semplice: spegnere per due ore le luci e le insegne, e accendere una candela.

Candle Night è nata come ‘iniziativa di protesta, ed è poi diventata un vero e proprio movimento sociale. L’idea prende il via in Canada ormai otto anni fa, nel 2001. Nasce grazie al movimento Blackout Volontario, e viene poi riproposta nel 2002 in Giappone da una organizzazione non governativa. Qui nasce il nome che porta ancora oggi, Candle Night appunto, e da qui si diffonde a tutto il mondo.

New York, installato cartellone che indica l’incremento dei gas serra in tempo reale

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Sappiamo che le emissioni di anidride carbonica stanno accelerando rapidamente, ma quanto rapidamente? Per capire il tasso di inquinamento reale, un gigantesco cartellone è stato presentato a New York all’esterno del Madison Square Garden e  dellaPenn Station, il quale mostra le concentrazioni atmosferiche di gas serra presenti in quel determinato momento. Secondo le prime rilevazioni queste aumentano di 800 tonnellate al secondo.

Secondo BusinessGreen:

Il cartellone, primo al mondo scientificamente valido, aggiorna in tempo reale l’indicatore delle emissioni di carbonio, è stato inaugurato ufficialmente ieri dalla Deutsche Bank e dalla divisione Asset Management di un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT). All’inaugurazione, il cartellone ha dimostrato che esistono attualmente 3,64 miliardi di tonnellate di gas a effetto serra nell’atmosfera e che la cifra è in aumento di 800 tonnellate al secondo.

Lobby dei pesticidi contro il cibo biologico, lettera di protesta a Michelle Obama

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Qualche tempo fa vi raccontammo dell’iniziativa verde, una delle tante, della famiglia Obama, fatta direttamente in casa propria. Una casa piuttosto chiacchierata, visto che si trattava della Casa Bianca. Michelle Obama infatti, per dare una mano all’ambiente, aveva coltivato nel suo giardino un piccolo orto per auto-prodursi del cibo biologico.

Quest’iniziativa ha trovato immediatamente i consensi di mezzo mondo, visto che prima i cittadini americani hanno cominciato a coltivare il proprio orticello nel giardino, poi addirittura la regina Elisabetta d’Inghilterra ha deciso di dedicare un pezzetto del giardino di Buckingham Palace alla coltura biologica. Tutte iniziative ottime per l’ambiente e per la salute dei cittadini stessi, tranne che per le tasche delle multinazionali dei pesticidi.

La lotta al fumo salva anche l’ambiente

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Il Senato degli Stati Uniti ha appena approvato una legge che imporrà regolamenti più severi in materia di fumo all’industria del tabacco. E’ stato Obama stesso a volere fortemente questa legge, non soltanto come un problema di salute, ma anche come problema ambientale. Le nuove leggi cercheranno di salvare gli ecosistemi combattendo la sigaretta.

La nuova legge, nota come Family Smoking Prevention and Tobacco Control Act, fissa le norme che riducono il contenuto di nicotina e determinano le sostanze chimiche ammesse nelle sigarette. Ci sarà anche una depressione della campagna di marketing, costringendo tutti gli spot ad apparire, sia in tv che sulla stampa, in bianco e nero. Infine, le sigarette ai vari gusti saranno abolite, e termini come “leggero” e “a basso tenore di catrame” saranno illegali. Tutto questo avrà come conseguenza anche un aumento dei prezzi.

Ma tutto questo avrà risvolti sulla salute, cosa c’entra con l’ecologia? Basta dare due numeri. Tutto questo porterebbe ad un calo previsto nel settore dei giovani fumatori dell’11% e degli adulti del 2% sui circa 300 milioni di fumatori americani. Ciò significa meno rifiuti da carta per i pacchetti e per i mozziconi di sigaretta.

Jessica Alba difende gli squali ma fa solo danni

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Nella battaglia di Hollywood per l’ecologia c’è anche spazio alla conservazione animale. Questa storia ha come protagonista una delle attrici emergenti più apprezzate a livello mondiale, Jessica Alba, la quale dalla scorsa settimana ha deciso di battersi per la conservazione degli squali nel mondo. E ha voluto cominciare da Oklahoma City, in cui è stata paparazzata (o probabilmente i fotografi ce li aveva portati lei) ad attaccare due manifesti intonacati che inneggiavano alla lotta pro-squali.

Apparentemente, i manifesti non hanno ancora detto nulla, ma sono serviti semplicemente a due scopi, entrambi pubblicitari. Il primo è di combattere contro la caccia di una delle specie che rischia di entrare nella lista degli animali in via d’estinzione. L’altro è la promozione della settimana dello Squalo che, come ogni anno, si celebra su Discovery Channel ormai da più di 20 anni.

Ma come spesso capita alle star che si gettano in iniziative più grandi di loro, anche Jessica Alba è cascata in una gaffe: ha inavvertitamente intonacato un cartellone sulla United Way billboard, un’organizzazione no-profit che adesso dovrà ripagare di tasca propria per liberarsi di questi manifesti.

Luc Besson presenta “Home”, il film dedicato alle bellezze del mondo

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In principio c’era solo Al Gore a battersi per l’ambiente a colpi di film d’impatto. Poi la moda è stata lanciata e tante star del cinema se ne sono occupate. Molto successo ha ottenuto L’Undicesima Ora di Leonardo Di Caprio, e adesso a loro si unisce alla battaglia anche Luc Besson.

Presentato oggi, in concomitanza con la giornata mondiale dell’ambiente, il film Home sarà disponibile per 10 giorni su You Tube per poter essere fruito da tutti, e verrà trasmesso in contemporanea anche dalle televisioni e nei cinema di 180 Paesi del mondo. Dalla produzione di EuropaCorp e Elzévir Films fanno sapere che il film sarà fruibile in rete in 4 lingue (inglese, francese, spagnolo e tedesco), mentre nella versione televisiva lo troveremo con i sottotitoli in italiano e con il titolo Home-La nostra Terra.

Smart Light Sidney, un altro evento della città più impegnata del mondo nell’ecologia

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Sydney, in Australia, è stata una delle città in prima linea durante l’Earth Hour, la famosa manifestazione in cui si spegnevano contemporaneamente tutti i monumenti e i punti simbolo delle città di tutto il mondo. Sidney spense le sue luci per evidenziare il problema energetico ed il conseguente dilemma del cambiamento climatico. Ora, e per le prossime tre settimane, le luci rimarranno spente per la stessa causa. Smart Light Sydney sta celebrando la manifestazione “innovazioni sostenibili e il futuro del design a basso consumo”.

La manifestazione fa parte di un evento più vasto legato al Vivid Sydney Festival. Smart Light Sydney (che letteralmente dovrebbe significare Sidney con la luce intelligente) si svolge con una illuminazione ecologica, in una sorta di fiera cittadina in cui vengono presentate nuove tecnologie, come i LED, nano-materiali e software avanzati di progettazione dei programmi che stanno rivoluzionando la progettazione degli impianti d’illuminazione per il loro utilizzo in città.

Qatar Airways vola verde

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Qatar Airways si racconta come “da sempre impegnata nella politica di tutela ambientale contro l’inquinamento atmosferico“, e attenta nell’offrire un trasporto sostenibile, nell’ottica anche della qualità offerta ai propri passeggeri. Quello dell’ambiente è un investimento in immagine che va molto, di questi tempi. E sul quale molte aziende, dei settori più disparati, stanno orientando i propri sforzi. La compagnia aerea, dopo un accordo con IATA (l’International Air Association) per una serie di azioni comuni, lancia l’operazione “Vola verde”, al secolo “The Orix flies green”.

L’iniziativa è mirata alla riduzione sostanziale ed effettiva di emissioni di carbonio nell’atmosfera. Un accorgimento che si colloca all’interno del generico impatto del trasporto aereo sull’inquinamento totale del pianeta, già dalle percentuali molto basse: solo il 2%.

22 maggio: giornata mondiale della biodiversità

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Oggi si celebra anche in Italia, nel silenzio più assoluto, la giornata mondiale della biodiversità. Una giornata voluta fortemente dal WWF e da Legambiente per ricordare a tutti quanto importante sia questa parola che per molti è sconosciuta, e quanto sia fondamentale per il futuro dell’umanità.

Biodiversità non significa soltanto varietà animale. Comprende anche il mondo vegetale, e sotto accusa quindi è il fenomeno della deforestazione, che lentamente sta facendo sparire dal mondo alcune delle specie vegetali più rare. Un esempio? Un secolo fa in Italia avevamo 8.000 tipi diversi di frutta, oggi solo duemila. E non si può stare di certo allegri visto che, secondo Biodiversity international, sono a rischio le famose arance di Catania, le ciliege di Pavia, ma anche delle razze di anguria, limoni, e addirittura anche pere e mele, i frutti più comuni che rischiano di sparire dalle nostre campagne.

Da non dimenticare però anche il rischio che corrono gli animali. Sono circa un centinaio le specie che in Italia rischiano di sparire, e non si tratta di animali rari, ma di aquile, orsi, stambecchi e lupi, fino anche alla famosa tartaruga caretta caretta, la foca monaca, il muflone e tanti altri.

In progettazione le Olimpiadi invernali dell’ecologia

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Torino, Salt Lake City, e la Cina. Tutte manifestazioni fatte con promesse (più o meno mantenute) di sostenibilità olimpica, e ora è il turno del Canada di mostrare la sua vera vocazione all’ecologia. Vancouver, il sito dei Giochi invernali del febbraio 2010, ha sviluppato un ampio rapporto di sostenibilità, con un lungo elenco di iniziative redatto da un comitato indipendente ambientalista, presieduto da David Suzuki, uno degli ambientalisti più famosi al mondo.

Le Olimpiadi sostenibili si terranno in luoghi certificati LEED (attestazione per l’edilizia ambientale), coinvolgeranno gli aborigeni, ed anche le mascotte dei giochi, creature mitologiche come MIGA (mezzo Orca e mezzo Seahawk) sosterranno la campagna anti-carbonio.

Un membro del consiglio di amministrazione del comitato consultivo per la Sostenibilità, Kathryn Molloy, ha formulato le raccomandazioni per i Giochi invernali del 2010:

Devono essere le Olimpiadi più sostenibili della storia, al fine di “sfruttare la potenza dello sport per il cambiamento”. Il documento descrive il coinvolgimento nello sviluppo sostenibile di partenariati di habitat e di biodiversità, l’energia e il cambiamento climatico, la qualità dell’aria e dell’acqua, e la gestione dei rifiuti. Ci saranno i sistemi di riutilizzo del calore residuo, verrà riutilizzata l’acqua piovana, le costruzioni saranno fatte con residui di legno.

Le Coop sorpassano il Governo e mettono al bando le buste di plastica

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Se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto, dicono gli islamici. Ed in effetti è proprio così che va in Italia nella lotta all’inquinamento. Come vi avevamo già riportato due settimane fa, il Governo italiano aveva fatto un passo indietro nel tentativo di ripulire l’ambiente, eliminando l’obbligo di mettere al bando le buste di plastica per favorire quelle biodegradabili, e di fatto contribuendo ad aggravare il già terribile bilancio che possiamo “vantare” nel nostro sistema rifiuti.

Per questo alcune grandi società che gestiscono le catene di supermercati, i principali consumatori delle famose “shoppers“, si sono dati da fare, e visto che il Governo non le aiutava, si sono autoregolate e hanno adottato la politica delle buste biologiche.

Roll Charger, i caricabatterie a movimento

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Uno dei principi dell’ecologia è sicuramente il riuso. Quando poi si tratta di batterie, con tutto quello che ne consegue per quanto riguarda lo smaltimento, vien da sè che è importantissimo riuscire a riutilizzarle. Finora si era sempre utilizzato il classico caricabatterie il quale, per ricaricare la nostra stilo, consuma energia elettrica proveniente da fonti non rinnovabili, e quindi inquinanti. I cinesi però stavolta hanno avuto una bella idea e l’hanno applicata all’ecologia.

Ispirato alle palle cinesi Baoding, un designer di Shanghai, Qian Jiang, ha creato un caricabatterie cinetico. Il concetto è basato sul fatto che per ricaricare le batterie basta fissare questa pallina sul palmo della mano e muoverla in continuazione. L’energia del movimento dà energia alla palla, la quale la trasmette alla pila.