Aerei, l’Ue programma taglio CO2 al 2020

Il settore del trasporto aereo è da sempre uno dei più inquinanti, se non il più inquinante, dell’industria moderna, ma contrariamente a quanto si è fatto per quasi tutte le attività umane, era l’unico a non essere toccato da limitazioni alle emissioni. Il protocollo di Kyoto, che limitava le emissioni statali dei Paesi che vi aderivano, non prevedeva un tetto al settore aereo. Una mancanza grave a cui ora l’Unione Europea ha deciso di porre rimedio.

Il settore dell’aviazione civile verrà dunque inserito dal 2012 nell’Emission trading scheme, lo schema di scambio di emissioni che prevede nell’Ue una limitazione alle emissioni di CO2 per tutti i settori dell’industria. L’obiettivo è che le compagnie aeree comincino a dotarsi di nuove tecnologie per la riduzione delle emissioni (aerei più efficienti, biocarburanti, ecc.), in modo da cominciare a ridurre le proprie emissioni dal 2012 in poi sempre più fino a giungere al 2020 ad una riduzione complessiva del 10% rispetto ai dati del 2005.

Cibo sprecato fino al 40% nelle mense ospedaliere

E’ vero che il cibo passato nelle mense ospedaliere del nostro Paese non ha mai entusiasmato malati e convalescenti, forse semplicemente perché la degenza nelle strutture ospedaliere non piace a nessuno, sta di fatto che il 40% del cibo distribuito nelle mense di ospedali e cliniche viene sprecato.

Questi i risultati diffusi ieri a Viareggio nel corso del workshop Il gusto della salute: alimentazione in ambito ospedaliero, una delle molte iniziative del Festival della Salute. Fra gli altri è intervenuto Stefano Cencetti, direttore generale del Policlinico di Bologna, dal cui discorso è emerso che il 94% degli ospedali del Paese ricorre a ditte esterne per il servizio di refezione, aspetto non secondario in quanto la consumazione di cibi cotti dovrebbe essere immediata e nello stesso tempo occorre puntare sulla territorialità e sulla produzione locale, con il conseguente abbattimento dei costi di spedizione e il miglioramento del livello qualitativo del prodotto, consumato in breve tempo dopo la raccolta. Questi aspetti potrebbero essere ottimi rimedi per alleviare la degenza, e anche per abbreviare i tempi di guarigione.

Mappa siti scorie nucleari, le reazioni del mondo politico

Ancora sul nucleare italiano. E’ dei giorni scorsi la notizia dell’avvenuta realizzazione (subito secretata) della mappa dei siti papabili ad accogliere le scorie radioattive, con annesso parco tecnologico, e montagne di denaro, ma la polemica non si arresta e continuano ad arrivare reazioni dal mondo dell’associazionismo e dalla politica, in particolar modo dalle Regioni più interessate dalle bandierine della Sogin, che ricordiamo è la Società che si occupa delle gestione degli impianti nucleari, incaricata dal Governo di stilare le aree più idonee ad ospitare il materiale radioattivo.

Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, ha chiesto nei giorni scorsi al Governo che l’elenco delle aree prescelte sia reso pubblico, onde evitare una Scanzano Ionico bis e ha riferito di trovare i risvolti dell’intera vicenda

francamente inquietanti, a cominciare dal blocco della divulgazione delle località chiesto a Sogin dal ministro dello Sviluppo economico.

Che ricordiamo in questo momento di crisi politica essere il premier Silvio Berlusconi, con incarico ad interim.

Sostenibilità ambientale, 19 Province firmano il patto per l’ambiente

Istruire i cittadini è il passo più importante nel processo che sta investendo la società, e che ha come punto fondamentale la sostenibilità ambientale. E’ inutile che le istituzioni investano ingenti capitali per le forme energetiche pulite o le infrastrutture sostenibili se poi anche i cittadini non fanno la loro parte. Per questo motivo 19 Province italiane, le deputazioni e i consigli insulari spagnoli e i dipartimenti francesi associati ad Arco Latino si sono riuniti ieri nell’isola della Palmaria, vicino La Spezia, per firmare il patto dei sindaci.

Questo patto sostanzialmente riguarda una serie di programmi atti a rendere partecipe la cittadinanza delle problematiche ambientali e della tutela del territorio, in modo da responsabilizzarla a partire dalle scuole.

Rifiuti Napoli, Bertolaso: “Non viene applicata la legge”

Ancora emergenza rifiuti a Napoli. La scorsa notte a Terzigno sono stati dati alle fiamme due autocompattatori. E sale a 46 il bilancio dei mezzi di Enerambiente danneggiati all’interno del deposito della società municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti. Le autorità hanno deciso di far scortare gli automezzi dalle forze dell’ordine fino alla discarica, ma i manifestanti si sono frapposti e si sono registrati scontri con la polizia. Nei tafferugli è rimasto ferito da un sasso che lo ha colpito al volto il vice questore aggiunto Sergio Di Mauro, dirigente del commissariato di Acerra (Napoli).

Decine i roghi appiccati nella notte ai cumuli di rifiuti sparsi nelle strade. Una guerra civile che lascia incredulo il direttore del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che dichiara

Una nuova emergenza-spazzatura? Vedo un tentativo di speculare e strumentalizzare una situazione che dovrebbe essere in teoria sotto controllo. Abbiamo realizzato una serie di discariche a norma, approvate a livello europeo ed abbiamo aperto e collaudato il famoso termovalorizzatore di Acerra, che sta funzionando meglio dei termovalorizzatori del Nord.

Acqua minerale pubblica e gratuita, succede a Milano e Parigi

Come fare per eliminare le tonnellate di plastica che ogni anno si sprecano nelle città a causa delle bottiglie d’acqua? Le alternative finora erano due: usare le bottiglie in vetro (più costose e dunque meno appetibili), o bere l’acqua del rubinetto (ma non è possibile dappertutto).

A lanciare l’idea ci ha pensato la utility Eau de Paris nella capitale francese, ma pare che l’idea fosse tutta italiana. A Parigi è stata recentemente installata una fontana pubblica nei Giardini Reuilly che distribuisce acqua liscia e gasata proveniente da uscite multiple, minerale e soprattutto gratuita. La nuova fontana è denominata “The Sparkling” (L’Effervescente, o in francese La Fontaine Pétillante) ed è uno dei tentativi di Eau de Paris di convincere i parigini che l’acqua di rubinetto è buona da bere.

Rifiuti, a Napoli l’emergenza torna evidente

Diciamo la verità, nessuno aveva mai creduto davvero alle parole di Berlusconi il quale affermava che l’emergenza rifiuti a Napoli era stata risolta. Ora però negare l’evidenza non è più possibile. Finora infatti il Governo se l’era cavata togliendo le telecamere dalle periferie, dove i rifiuti sono rimasti intatti come dei monumenti almeno dal 2006, ed eliminando l’immondizia solo dal centro, dove le telecamere non potevano essere tolte.

Ma ora anche lì, davanti alle scuole, ai negozi e ai locali chic, la puzza comincia a diventare insopportabile. Il nuovo anno scolastico in quel di Napoli (ma non solo lì) è a rischio, visto che ormai negli istituti non si può più entrare. Il motivo? I cumuli d’immondizia sono talmente tanti che hanno addirittura bloccato gli ingressi e le finestre delle scuole.

Scorie nucleari, ecco dove andranno a finire

Dopo il toto-centrali, è partito il toto-scorie. Chi accoglierà i rifiuti radioattivi, diretta conseguenza del ritorno al nucleare italiano? La lista dei siti papabili, una cinquantina in tutto quelli potenzialmente idonei, è pronta. Il compito di stilarla è spettato alla Sogin, la società che si occupa della gestione e della messa in sicurezza degli impianti nucleari.

Secondo quanto trapelato le scorie verranno accolte (a braccia aperte?) principalmente dalle aree a cavallo tra Basilicata e Puglia, tra Puglia e Molise, tra Lazio e Toscana.
Non avevamo dubbi. Il Nord, a più alta densità, con più costruzioni, fabbriche e ferrovie, non è molto adatto allo stoccaggio delle scorie. Un ospite scomodo, per il Sud Italia, ad ogni modo, di quelli che puzzano ancor prima dei tre giorni.

Nucleare Italia, Bonelli (Verdi): Ministero Ambiente trucca le cifre

Un incontro a senso unico, così Angelo Bonelli, presidente italiano dei Verdi, a proposito del convegno Produzione di energia elettrica da centrali nucleari: gli aspetti ambientali e l’esperienza francese, promosso dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale – Via e Vas – del ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’Ambasciata di Francia.
Una due giorni a Palazzo Marini, a Roma, per discutere insieme ai tecnici francesi dell’impatto ambientale delle centrali nucleari, dei siti papabili e dello smaltimento delle scorie.

Temi caldi, quelli del rischio radiologico delle aree interessate e della sicurezza degli impianti, trattati, stando a quanto afferma il leader dei Verdi, in modo poco obiettivo: l’ennesimo tentativo di svendere il nostro Paese alle multinazionali francesi dell’atomo, imponendo ai cittadini la svolta nucleare.
Ed è polemica anche sui dati diffusi dal Ministero dell’Ambiente, quelli relativi alle cifre del risparmio in bolletta, tanto decantato come diretto vantaggio di un ritorno all’energia nucleare.

Risparmia energia con i personaggi Disney, con Trilly la campagna verde USA mette le ali

Proiettati verso l’isola che non c’é, in un volo fatato, sulle ali di Tinker Bell, Campanellino, meglio conosciuta come Trilly, perché la fantasia, si sa, almeno quella, è emissioni zero: un posto dove le luci si spengono sempre quando si esce da una stanza, le porte d’inverno sono ben chiuse per evitare la fuoriuscita di calore, la temperatura in casa è calda ma non bollente.
E’ l’idea della nuova campagna per il risparmio energetico lanciata dallo US Department of Energy (DOE), il Dipartimento dell’Energia americano, in collaborazione con l’Advertising Council, e che mira a coinvolgere i più piccoli e le loro famiglie negli sforzi per diminuire l’impatto ambientale ed i consumi domestici.

Il consumo energetico è in aumento in tutto il mondo. Nel 2030, la domanda globale di energia dovrebbe aumentare del 50 per cento rispetto ai livelli del 2005, con la richiesta di energia elettrica che solo negli Stati Uniti farà registrare, stando alle previsioni, un picco del 29 per cento. E proprio le famiglie possono contribuire a ridurre la domanda, utilizzando meno energia e sfruttando in maniera sempre più efficiente le risorse energetiche a disposizione.

Baby megattera, una nascita in diretta in Madagascar

Sotto gli occhi stupiti di un gruppo di turisti in vacanza all’isola dei pirati, nel largo di Sainte Marie, in Madagascar è nato un piccolo di megattera. La nascita ha lasciato tutti col fiato sospeso e ha dato testimonianza, l’unica documentata, di una nascita in diretta di un balenottero.

A filmare il lieto evento è stata una ricercatrice venezuelana, Maria Faria, biologa esperta nelle specie marine a rischio estinzione che ora ha dato il nome al piccolo di balena, Marie. La biologa era in Madagascar per verificare le condizioni delle balene al largo della costa orientale dell’Africa, come ecovolontaria dell’Associazione CétaMada, per la protezione dei mammiferi marini nel Madagascar.

Smog, tra le città più inquinate d’Europa 17 sono italiane

Che le città italiane fossero tra le più inquinate d’Europa (e forse del mondo) lo sapevamo già. I giorni in cui l’inquinamento superava i limiti consentiti dalla legge erano troppi e lo sono stati per molti anni, ma secondo l’ultima rilevazione Istat proveniente dal database Airbase dell’Agenzia europea per l’ambiente, la situazione è peggiore di quanto si potesse pensare.

Secondo quanto rielaborato dall’Iss (Istituto superiore di Sanità) in occasione della Settimana europea della mobilità, delle 30 città europee più inquinate, ben 17 sono italiane, con il nostro Paese che ne presenta ben tre tra le prime quattro. La città che in tutta Europa ha la qualità dell’aria peggiore è Plovdiv, in Bulgaria, ma al secondo, terzo e quarto posto troviamo Torino, Brescia e Milano. Un record di cui andare davvero poco fieri.