Le misure a favore dell’ambiente previste dall’Unione Europea costano troppo al nostro Paese. Il governo italiano, nella figura di Silvio Berlusconi e Stefania Prestigiacomo (ministro dell’Ambiente) è irremovibile.
Vista la grave crisi economica in atto le spese per ridurre le emissioni sono un conto troppo alto da pagare. Questo sembra un motivo sufficientemente valido per chiedere un cambiamento del Piano sul clima previsto dall’Europa.
Effettivamente, come dargli torto? Salvare le banche che avevano azzardato troppo con i nostri risparmi, investire su un’energia nucleare che appena terminata la costruzione degli impianti li vedrà già obsoleti, proteggere i manager corrotti dalla bancarotta regalandogli Alitalia, ci è costato e ci costerà parecchio (a noi contribuenti), tanto da non far avanzare nulla per rispettare i parametri sulla riduzione dell’impatto ambientale. Investimento che tra l’altro, sarebbe forse l’unico a nostro vantaggio, dal momento che ci garantirebbe ancora un pianeta su cui vivere.
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