Occorre puntare sulla mobilità sostenibile e incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Questo in sostanza l’appello lanciato dall’Azienda trasporti e mobilità (Atm) di Milano per la lotta allo smog e alle polveri sottili. Nuove tariffe per i passeggeri del trasporto pubblico sono state approvate dalla maggioranza in consiglio in questi giorni, si prevedono sconti e abbonamenti agevolati per giovani fino a 26 anni, anziani over 65 e famiglie con più di tre figli.
Inquinamento
Aromaterapia fonte di inquinamento indoor?

L’aromaterapia è una pratica, sempre più diffusa anche in Italia, grazie alla quale alcune condizioni come stress, ansia e tante altre possono essere alleviate dalla rilassatezza che può derivare dall’annusare alcuni aromi di cui una stanza viene colmata grazie a degli olii utilizzati per i massaggi o durante un bagno caldo. Ma alcuni scienziati ci mettono in allarme contro alcuni trattamenti in quanto potrebbero provocare più danni che benefici.
Blocco auto milano, 20 novembre prossima domenica a piedi
Altre misure antismog per la città di Milano: dopo il blocco delle auto di domenica 9 ottobre, la prossima domenica a piedi sarà quella del 20 novembre. Il Comune di Milano e le altre amministrazioni dell’hinterland lombardo rassicurano che non si tratta ancora di emergenza e che i livelli di polveri sottili se non sono scesi per le misure antinquinamento, sono difatto diminuiti grazie alle condizioni meteo.
Nuova Zelanda, sospeso recupero idrocarburi
Il vento a 65 km orari e le onde alte fino a 4 metri hanno costrettole squadre di volontari a sospendere le attività di recupero del petrolio ancora stivato nella nave container Rena, incagliata sulla barriera corallina lo scorso 5 ottobre. Sono state recuperate dalla nave circa 90 tonnellate di carburante, ma ne rimangono ancora 1.210 tonnellate.
BP risarcita per 4 miliardi di dollari per marea nera nel Golfo del Messico
La BP riceverà 4 miliardi di dollari in contanti dal socio Anadarko come risarcimento per i costi legati alla merea nera nel Golgo del Messico. Il denaro stanziato per le vittime del disastro ambientale e per le opere di bonifica sale in questo modo a 24 miliardi di dollari. Bob Dudley, ceo di BP, ha commentato
Questo accordo rappresenta una soluzione positiva, elimina l’incertezza e risolve i problemi tra tutti i proprietari del pozzo di Macondo.
La BP tornerà a trivellare nel Golfo del Messico
In una sorta di gioco macabro, in cui l’assassino una volta libero torna sul luogo del delitto, ad accertarsi se c’è rimasto ancora qualcosa di vivo da finire, la BP potrebbe fare nuovamente capolino nel Golfo del Messico, armata di trivelle e munita, ce lo auguriamo, di piani per usarle nel migliore dei modi. La notizia che la compagnia petrolifera, rea della marea nera, parteciperà alla gara per aggiudicarsi i diritti di trivellazione in quell’area, arriva dal Bureau of Safety and Environmental Enforcement. Michael Bromwich, a capo dell’organo, motiva questa decisione con una dichiarazione che ha fatto inorridire gli ambientalisti, e rabbrividire il resto dell’opinione pubblica americana:
Non si concede la pena di morte sulla base di un solo incidente.
Marea nera in Nuova Zelanda, a rischio coralli e pinguini blu

Marea nera in Nuova Zelanda: le ultime notizie che ci arrivano dalle autorità locali non sono affatto confortanti purtroppo. La portacontainer Rena, della greca Costamare Inc, incagliatasi una settimana fa a causa di un errore umano del capitano, a 22 chilometri dalle coste di Tauranga, lungo le spiagge della Bay of Plenty, presenta una crepa nello scafo che si fa sempre più profonda ed è ormai scontato che non reggerà ancora a lungo. Dalla nave sono già fuoriuscite centinaia di tonnellate di greggio, circa 350 si stima, un primo bilancio di quello che si prefigura come il disastro ambientale più grave mai avvenuto in acque neozelandesi. Le operazioni di soccorso coinvolgono oltre 500 persone e proseguono incessantemente in un ultimo disperato sforzo di pompare il petrolio che rimane a bordo, circa 1300 tonnellate, in altre imbarcazioni prima che la nave coli a picco. Steve Jones, portavoce della Maritime New Zealand, spiega che ormai la portacontainer è tenuta unita solo dai suoi componenti interni.
Nuova Zelanda, si teme disastro ambientale
La nave incagliata nelle coste della Nuova Zelanda la scorsa settimana si sta per spezzare: l’inclinazione della Rena è passata da 12 a 18 gradi, cominciano a vedersi crepe e aperture lungo lo scafo, come racconta il premier John Key, in visita nell’area
Abbiamo identificato fratture da stress nello scafo quindi non possiamo escludere il rischio che la nave si spacchi e affondi, riversando in mare altre 1.300 tonnellate di petrolio.
Finora sono fuoriusciti in mare circa 300 tonnellate di idrocarburi che si sono riversati lungo le spiagge della Baia dell’Abbondanza, ma si teme il peggio. Ci sono ancora 1.368 container nella nave, tra cui 11 che contengono sostanze pericolose, e 70 sono caduti in mare.
Mobilità sostenibile, nuove misure in arrivo per Milano
Una delle risposte più efficaci che Milano può offrire per contribuire alla riduzione dello smog ma soprattutto al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, i più stressati d’Europa per il traffico, è varare nuove misure per una mobilità urbana che sia il più possibile sostenibile e per tutti, ambiente, milanesi, Comune stesso. La scorsa settimana l’amministrazione comunale ha annunciato il potenziamento dell’Ecopass, un nuovo piano regolatore che vigili sul trasporto merci e non ultima la promozione dei veicoli ad emissioni zero.
Marea nera in Nuova Zelanda, è allarme ambientale
La nave Rena incagliata presso la costa settentrionale dell’isola della Nuova Zelanda ha provocato una marea nera a largo del porto di Tauranga, arrivando fino alla spiaggia di Mount Maunganui. La nave in questione appartiene al gruppo armatoriale greco Costmare Inc. Sono circa 250 le persone provenienti da Gran Bretagna, Australia, Olanda e Singapore, impegnate nelle operazioni di raccolta e contenimento degli idrocarburi.
Salviamo Stresa dal cemento
Salvare Stresa dal cemento che rischia di inondarla deturpando proprio quell’immagine che è fonte di reddito e di attrazione per i tanti turisti che la scelgono come meta per le loro vacanze. Un appello a cui non possiamo rimanere indifferenti perché particolarmente sensibili alla cementificazione selvaggia che sta distruggendo il nostro bellissimo territorio. A lanciare l’allarme per il lungolago è il gruppo consiliare Insieme che è fortemente preoccupato per la variante al Prg che, pensate che devastazione, consentirà di costruire 150 mila metri cubi di “alberghiero”, a dispetto di quanto prevede, ed in netto contrasto anzi, con quanto stabilito attualmente dal Piano Paesaggistico Regionale.
Disastro petrolifero in Nuova Zelanda, nave si incaglia su barriera corallina
Potrebbe diventare la peggiore catastrofe ecologica marittima degli ultimi decenni in Nuova Zelanda.
ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Nick Smith. Una lotta contro il tempo e contro le correnti marine quella che si sta vivendo in queste ore a largo della Nuova Zelanda: la nave container Rena, lunga 236 metri e con oltre 47mila tonnellate di stazza, si è arenata due giorni fa nella Baia dell’Abbondanza, conosciuta in tutto il mondo per la barriera corallina Astrolabe. La striscia di petrolio fuoriuscita dalla nave è lunga 6 km e si estende nella costa settntrionale dell’isola, a soli 22 km dal porto di Tauranga.
Blocco auto Milano confermato dopo 13 giorni di smog
I livelli di PM10 e di polveri sottili non si abbassano e il Comune di Milano conferma il blocco delle auto. Sono 13 i giorni consecutivi in cui le centraline dell’Arpa hanno registrato valori sopra i livelli di tolleranza per smog e inquinamento, 50 microgrammi per metro cubo. I dati più allarmanti si sono registrati oggi in alcune zone della città: Pascal Città Studi, con 80 microgrammi per metro cubo; Verziere, 70 e via Senato con 71 microgrammi per metro cubo.
Smog Milano, blocco auto per oltre 150mila vetture
Non si abbassano i livelli di polveri sottili e da 11 giorni la città di Milano è in balìa di smog e inquinamento. Le condizioni meteo non promettono nulla di buono e, senza pioggia e senza vento, l’aria rimarrà pesante per altri giorni. Dunque il provvedimento Moratti, ripreso dall’attuale sindaco del capoluogo lombardo, entrerà in azione: blocco delle auto a Milano e, se la qualità dell’aria non migliora, domeniche a piedi.