In futuro gli uragani potranno essere solo peggiori

Non diteci che siamo catastrofici, ma pare essere proprio cosรฌ, e la dimostrazione l’abbiamo avuta in questi ultimi anni: ogni uragano che arrivava era sempre peggio di quello precedente. I recenti uragani nei Caraibi e sulla costa del Golfo sono costati migliaia di vite e miliardi di dollari agli americani.

E’ vero, gli uragani non sono una novitร  nell’Atlantico e nel Golfo del Messico, soprattutto tra i mesi di Giugno e Novembre di ogni anno. Ma molti fattori, naturali e artificiali, possono influire sul numero, la forza, la grandezza e l’impatto che possono provocare, anche in diverse stagioni.

La mattanza delle balene alle isole Far Oer, fermiamo lo scempio


Di immagini crude che documentino la ferocia e la barbarie di cui รจ capace lโ€™uomo contro le altre specie viventi ne abbiamo diffuse molte: dal massacro delle foche che si perpetua ogni anno in Canada, alla strage degli elefanti in Africa, alla mattanza delle tigri appese come maiali a testa in giรน per rifornire il mercato alimentare esotico dei cinesi ricchi.
Oggi vogliamo denunciare unโ€™altra efferata e insensata usanza che si ripete annualmente nelle isole Far Oer, in Danimarca: lโ€™uccisione di centinaia di balene, arpionate e accoltellate in massa da decine di persone, accorse come per un rito, a quello che per loro รจ un giorno di festa, per i poveri mammiferi un giorno rosso di sangue, un eccidio brutale ed inspiegabile.

Lโ€™uomo nasce cacciatore, diranno alcuni, ed รจ normale che si pratichi la pesca, che si vada a caccia e che si cibi di altre specie viventi. Fin qua ci siamo. Ma come insegnavano gli indiani dโ€™America, i primi veri ecologisti, non bisogna prendere piรน del necessario da Madre Natura, rispettando ogni animale, ogni pianta come fosse sacra, perchรฉ necessaria alla nostra sopravvivenza.
Uccidere gli elefanti per farne bacchette dโ€™avorio, assassinare le tigri per servirle ad un nababbo in camera con la sua amante, massacrare tenerissimi cuccioli di foca per ricavarne pellicce per signore facoltose non รจ lo stesso che uccidere un orso, come facevano anticamente gli indiani, per ricavarne un cappotto per ripararsi dal gelido inverno.
Cosรฌ come cโ€™รจ unโ€™enorme differenza tra pescare per la sussistenza di una popolazione e compiere un massacro scellerato per perpetuare una stupida tradizione.

Da Katrina a Gustav, l’intensificarsi degli uragani รจ provocato dal riscaldamento degli oceani

Che il surriscaldamento della Terra e delle acque fosse un fenomeno tremendamente rischioso per molte specie viventi e per l’equilibrio degli ecosistemi globali, era un fatto noto da tempo ad esperti e a chiunque guardasse piรน in la dei telegiornali, approfondendo temi che raramente vengono toccati, se non di striscio, dai principali network di informazione.
Basti pensare che la circumnavigazione dell’artico, resa possibile per la prima volta dallo scioglimento in massa dei ghiacciai, รจ stata presentata quasi come una bella notizia, e il viaggio intorno al polo disciolto probabilmente andrร  ad arricchire le brochures delle agenzie di viaggio, magari con vicino una bella foto degli orsi morti che galleggiano dopo essere caduti dagli iceberg e aver smarrito la terraferma.
In effetti, per gli esemplari alla deriva di cui vi avevamo parlato qualche giorno fa mostrandovi una foto davvero terribile, non c’รจ piรน nulla da fare.
Sembra infatti che siano destinati a soccombere e a morire di una morte atroce, vista l’impossibilitร  per gli ambientalisti del WWF di portarli in salvo, impossibilitร  determinata dalle difficili, per non dire impossibili, operazioni di salvataggio.

Per quanto riguarda il polverone mediatico sollevato dall’arrivo dell’uragano Gustav, che ha portato all’evacuazione in misura preventiva, dopo l’esperienza tragica di Katrina, della cittร  di New Orleans, c’รจ da dire che poco si รจ detto su giornali e televisioni delle cause che stanno determinando l’intensificazione e l’aumento diย  potenza degli uragani tropicali.
I ricercatori della Florida State University e dell’universitร  Wisconsin-Madison hanno recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Nature uno studio che fa luce sui fattori determinanti il fenomeno.