
Di immagini crude che documentino la ferocia e la barbarie di cui รจ capace lโuomo contro le altre specie viventi ne abbiamo diffuse molte: dal massacro delle foche che si perpetua ogni anno in Canada, alla strage degli elefanti in Africa, alla mattanza delle tigri appese come maiali a testa in giรน per rifornire il mercato alimentare esotico dei cinesi ricchi.
Oggi vogliamo denunciare unโaltra efferata e insensata usanza che si ripete annualmente nelle isole Far Oer, in Danimarca: lโuccisione di centinaia di balene, arpionate e accoltellate in massa da decine di persone, accorse come per un rito, a quello che per loro รจ un giorno di festa, per i poveri mammiferi un giorno rosso di sangue, un eccidio brutale ed inspiegabile.
Lโuomo nasce cacciatore, diranno alcuni, ed รจ normale che si pratichi la pesca, che si vada a caccia e che si cibi di altre specie viventi. Fin qua ci siamo. Ma come insegnavano gli indiani dโAmerica, i primi veri ecologisti, non bisogna prendere piรน del necessario da Madre Natura, rispettando ogni animale, ogni pianta come fosse sacra, perchรฉ necessaria alla nostra sopravvivenza.
Uccidere gli elefanti per farne bacchette dโavorio, assassinare le tigri per servirle ad un nababbo in camera con la sua amante, massacrare tenerissimi cuccioli di foca per ricavarne pellicce per signore facoltose non รจ lo stesso che uccidere un orso, come facevano anticamente gli indiani, per ricavarne un cappotto per ripararsi dal gelido inverno.
Cosรฌ come cโรจ unโenorme differenza tra pescare per la sussistenza di una popolazione e compiere un massacro scellerato per perpetuare una stupida tradizione.