Google Earth e Paginegialle.it: ecco come ti smaschero l’abuso edilizio

E’ proprio vero che l’unica vera democrazia esistente al mondo è quella che si trova in rete. Non solo internet concede centinaia di opportunità a chiunque, ma adesso può avere anche una funzione di “polizia”, cioè è in grado di smascherare alcuni abusi.

La Guardia di Finanza di Salerno ha dato notizia di aver sequestrato un intero lotto di terreno di 30 mila metri quadrati, comprensivo di 22 villette del condominio “Castello”, utilizzando a dovere la rete internet. Come ha fatto? Come per tutte le cose on-line, non ci vuole un ingegnere per capirlo. Visitando il sito di paginegialle.it, alcuni agenti hanno notato l’utilizzo sempre più massiccio di ruspe e materiali da costruzione in una zona piuttosto sospetta.

A quel punto hanno controllato su Google Earth la situazione, e hanno visto che quella stessa zona era completamente sgombra. I dati che sono saltati all’occhio sono due. Il primo è che la pagina di Google non era aggiornata in quanto quella zona doveva essere considerata zona protetta perché si trattava di una vasta area di macchia Mediterranea nel Parco del Cilento, protetta dall’Unesco; e poi che la costruzione rapida quanto selvaggia stava letteralmente “divorando” la collina in brevissimo tempo, mangiandosi buona parte del Parco naturale, un evento che non si vede tutti i giorni.

Colonel Trush Truck, il modo per insegnare l’ecologia ai bambini

Insegnare ai ragazzi a comprendere il loro impatto sul mondo naturale può essere determinante. Il problema è che già non è facile farlo capire agli adulti, figuriamoci a dei bambini che a malapena sanno leggere e scrivere. Mentre ci sono alcuni classici libri di ecologia per i bambini più grandi, c’è una sorprendente mancanza di storie per i più piccoli. L’autrice Kathleen Crawley ha notato questa lacuna e ha creato un personaggio che “insegna ai bambini l’importanza del riciclaggio, dell’immondizia e la tutela dell’ambiente.”

Nel video dopo il salto c’è la presentazione del nuovo personaggio che si addosserà la responsabilità di inserire queste informazioni nella mente e nella coscienza delle nuove generazioni. Si chiama “Colonel Trush Truck“, letteralmente “colonnello camion dell’immondizia”. Si tratta di un fumetto che, attraverso tante storie, presenta la problematica nel linguaggio più semplice, quello dei bambini.

Si è chiusa la stagione della caccia….all’uomo!

In Italia, tra i vari scandali che si susseguono di giorno in giorno, ce n’è uno di cui stranamente nessuno parla. Stiamo parlando della famosa “stagione della caccia“, quel periodo di 5 mesi in cui migliaia di cacciatori, con le dovute autorizzazioni, possono uccidere deliberatamente tutto ciò che si muove nei vari boschi della penisola.

Dicevo tutto ciò che si muove in quanto, tra tanti animali indifesi, ogni anno vengono ammazzati decine di esseri umani. La stagione venatoria 2008/2009 (dal 1° settembre al 31 gennaio) si è chiusa infatti con 41 decessi umani e quasi 100 feriti, una vera e propria guerra sconosciuto alla maggior parte della popolazione.

Il Green Market per uscire dalla crisi

Secondo una recente ricerca pubblicata da Green Seal, un organizzazione no-profit di certificazione dei prodotti, marketing sociale ed EnviroMedia, quattro persone su cinque hanno ammesso di acquistare prodotti e servizi verdi oggi, anche nel bel mezzo di uno dei periodi di recessione peggiori della storia.

Anche se questi prodotti, che affermano di essere rispettosi dell’ambiente, sono a volte più costosi, la metà delle 1000 persone intervistate ha ammesso di averli acquistati come se la crisi economica fosse un problema che non li riguarda. Inoltre, il 19% dice di acquistare i prodotti più ecologici possibile, mentre solo il 14% li acquista di meno rispetto a prima. Questi dati ci fanno capire che forse il mezzo per uscire dalla crisi è l’ecologia: cibo biologico, prodotti a basso consumo energetico e quant’altro. Su questi pare che la gente non voglia risparmiare.

I 10 posti di lavoro ecologici che ci aspettano nel 2009, seconda parte

Dopo tanti mesi in cui vi abbiamo parlato di posti di lavoro ecologici, ieri abbiamo finalmente trattato la nascita di 5 nuove figure professionali che prenderanno piede nel 2009. In parte esse esistevano già perché o nate da pochi anni ma rimaste ancora semi-sconosciute, oppure esistevano da secoli e adesso sono state rimodernate. Per chi si fosse perso la prima parte, per leggerla basta cliccare qui.

Le 5 figure professionali di cui vi parleremo oggi invece sono completamente nuove. Qualcuno di buona volontà ha cominciato ad intraprendere, in via sperimentale, alcune di queste attività nell’anno appena trascorso, ma il vero boom dovrebbe esserci tra il 2009 e il 2010. Andiamo a scoprire di che si tratta.

I 10 posti di lavoro ecologici che ci aspettano nel 2009, prima parte

Barack Obama durante la campagna elettorale, ma anche nel suo discorso di insediamento alla Casa Bianca, ha promesso milioni di posti di lavoro nell’ambito dell’ecologia. Anche noi sulle pagine di Ecologiae.com ribadiamo da tempo che sono possibili diversi posti di lavoro nuovi, o miglioramenti rispetto ai vecchi, che potrebbero nascere se i Governi decidessero di puntare sulla sfera ecologica.

Oggi, grazie al sito fastcompany.com, tentiamo di capire quali saranno i “green-job”, i posti di lavoro ecologici del futuro. Un futuro non molto lontano, ma praticamente dietro l’angolo, e cioè quelli che potrebbero essere intrapresi tra quest’anno e al massimo il prossimo.

La crisi economica metterà a rischio gli investimenti ecologici?

Le prospettive del nuovo anno sono piuttosto cupe. Molti economisti sostengono che non usciremo dalla crisi prima del 2010, le aziende licenziano, molte chiudono, e bisogna tagliare le spese superflue. In questo modo si ha più difficoltà a trovar fondi per sostenere l’ecologia, compresi anche gli aiuti, non solo economici, da parte delle aziende.

Addirittura alcune grandi imprese hanno un “addetto all’ecologia“, una persona cioè che si occupa solo del riciclaggio, dei piani per il risparmio energetico e per altre misure ecologiche. Ma adesso che fine fanno tutti questi buoni propositi? Un sondaggio condotto dal SunTrust Bank Private Wealth Management sembra rassicurarci, per ora. L’ecologia non è messa in un cassetto, ma è ancora tra i primi pensieri degli imprenditori di tutto il mondo.

Buon Natale con l’eco-regalo

Avete fatto tutti i regali di Natale? Per i soliti ritardatari, o per chi ha a cuore l’ambiente, Greenpeace, Legambientee tante altre associazioni ambientaliste consigliano il regalo ecologico. Ogni associazione mette a disposizione dei suoi iscritti, ma anche di utenti esterni, dei cataloghi con prodotti eco-sostenibili ed iniziative importanti.

Un esempio? L’adozione dell’animale a distanza, proposta ovviamente dal WWF. L’associazione animalista propone di far “festeggiare” il Natale a specie in via d’estinzione, sottoscrivendo un’adozione per farla rimanere nel suo habitat naturale, così come avviene con i bambini africani. In cambio al sostenitore verranno inviati un peluche, un messaggio di auguri personalizzato, un certificato e una scheda dell’animale, e da quest’anno anche uno screensaver e uno sfondo per il computer. Non a caso si tratta di regali digitali, in modo da salvare centinaia di alberi dalla distruzione per fornire la carta per auguri, foto e quant’altro come avveniva una volta. Tra gli animali che è possibile adottare, oltre alle razze già presenti negli altri anni come gli elefanti, o il finanziamento per salvare i cani dal maltrattamento, da quest’anno si potranno aiutare anche pinguini, foche e orsi polari.

Britney Spears si schiera contro la PETA

La PETA le chiede una mano, e lei le si rivolta contro. Stiamo parlando di una delle star più chiacchierate al mondo, Britney Spears, che da qualche anno è fuori di sè, e combina sempre tutto e il contrario di tutto. Lei, come tante altre star di Hollywood ma non solo, si è dichiarata animalista e tutte quelle belle parole scontate che si sentono durante le interviste.

La PETA così sperava di ottenere un aiuto nella campagna che sta portando avanti da anni a favore dei diritti degli animali, ma come risposta ha ottenuto soltanto un utilizzo brutale di alcuni elefanti nell’ultimo video della cantante pop, in cui questi poveri animali veniva maltrattati (veramente) per fargli eseguire alcuni numeri da circo.

Non credete nelle rinnovabili? Ecco 10 miti che vi faranno cambiare idea

Si chiama “Ten technologies to save the planet” ed è il libro che, si spera, faccia cambiare idea ai tanti scettici dell’ecologia, ed in primo luogo sulle energie rinnovabili. Scritto dal britannico Chris Goodall, esperto di energie rinnovabili, sta per uscire in tutto il mondo. Si tratta di un decalogo di tutte le dicerie e i classici “miti” di cui molti sono convinti, ma che purtroppo sono tutti completamente o in parte falsi, e che per questo vanno sfatati. Eccoli riassunti da Repubblica, e che Ecologiae vi riporta:

1) L’energia solare non è troppo costosa. Si può pensare il contrario prendendo in considerazione le vecchie tecnologie, quelle con pannelli enormi e costosi, ma con quelle nuove (e su questo sito ne trovate tante) le alternative sono molteplici, e soprattutto a costi più bassi.

Proliferano i Transition Village, posti in cui si vive senza petrolio

Il petrolio, si dice, sta per finire. Non sappiamo se è vero o no, ma il suo costo, dal punto di vista economico ma anche ambientale, è sempre più elevato. Quindi perchè non farne a meno? Fino a poco tempo fa questo discorso poteva sembrare fantascienza, ma oggi in tutto il mondo abbiamo esempi tangibili di questa vita anti-petrolio.

A lanciare l’idea è stato lo scrittore inglese Rob Hopkins, che con il suo libro “The Transition Handbook” (il manuale della transizione) espone in maniera teorica come fare a vivere in maniera naturale, sfruttando le altre centinaia di risorse che Madre Natura ci mette a disposizione. Per fortuna questo libro non è rimasto sugli scaffali delle librerie, ma sta pian piano diventando realtà in tutto il mondo. Secondo il Times sono 700 i villaggi che stanno mettendo in pratica gli insegnamenti di Hopkins, ma andiamo a vedere in cosa consistono.

Anche Halloween può essere ecologico

Fine Ottobre, tempo di streghe, di zucche e di dolcetto-scherzetto, quindi tempo di Halloween. E come poteva mancare l’iniziativa ecologica anche nella festa più paurosa dell’anno? Se per un giorno, o meglio per una notte, ci vogliamo dimenticare di ciò che ci fa più paura al mondo, e cioè il disastro ecologico che si sta perpretrando nei confronti della nostra Terra, questo non significa trascurarla completamente. E allora non c’è niente di meglio che festeggiare in maniera “eco-friendly”.

L’idea arriva dalla nazione che Halloween lo ha inventato ed esportato, gli Stati Uniti, e sembra vada molto di moda soprattutto tra le star di Hollywood. Potete fare la differenza alla vostra festa di Halloween non solo a seconda dell’originalità del vostro vestito, ma anche per come lo avete fatto, adornato, ecc.

Adriano Celentano, sognando Chernobyl

Dopo l’uscita qualche mese fa di Fiori, la rock song in difesa della Terra,  prosegue l’impegno a favore dell’ambiente di Adriano Celentano con il debutto sul web del nuovo video-singolo dall’emblematico titolo “Sognando Chernobyl“.

Parole dure ed immagini altrettanto sconvolgenti che lasciano intravedere agli uomini la prospettiva di una sorte di apocalisse anticipata dai disastri ecologici, dall’incuria degli esseri umani verso la Natura, il suo soccombere nella distruzione, un grido d’aiuto rimasto senza ascolto.  E questa canzone invece si fa ascoltare, ammonendo l’umanità con parole terrificanti, che nascondono una semplicità e un’evidenza dei fatti disarmanti: Tutti quanti insieme salteremo in aria bum.

Il modo per salvare l’economia sono i “colletti-verdi”

I problemi che attanagliano il mondo in questo periodo sono due: la crisi economica e la disoccupazione (soprattutto dalle nostre parti). Per ridurre entrambi questi problemi, anche se è impossibile risolverli in così breve tempo, ci viene incontro ancora una volta l’ecologia. Infatti, secondo economisti di tutto il mondo, investimenti in energie efficienti e fonti rinnovabili potrebbero creare almeno 2 milioni di posti di lavoro nei prossimi due anni, oltre ad un cospicuo risparmio sull’energia.

In un recente rapporto, i ricercatori dell’Istituto di Politica Economica dell’Università del Massachussets hanno proposto un pacchetto di circa 100 miliardi di dollari da investire in questo campo che, nel giro di pochi anni, produrrebbe un’occupazione circa il quadruplo di quella che verrebbe creata se gli stessi fondi fossero destinati al settore petrolifero.