Via alla quarta edizione del concorso di Assovetro per le scuole

E’ alla quarta edizione il concorso annuale The Daily Glass bandito da Assovetro (l’Associazione nazionale degli industriali del vetro) e da Coreve (il Consorzio recupero vetro), che vedrà gli alunni delle quarte e quinte elementari e quelli delle prime e seconde medie trasformarsi in piccoli reporter esperti di ambiente e riciclaggio per i prossimi mesi e sino alla conclusione dell’anno scolastico.

Il concorso, che si contestualizza nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero della Pubblica Istruzione, si articola in due tappe: un momento formativo in cui i ragazzi scopriranno i vantaggi del vetro per l’ambiente, la salute e la sicurezza alimentare ed un momento operativo. Per facilitare gli insegnanti nella prima fase del lavoro verrà distribuito gratuitamente, alle scuole che ne faranno richiesta, un kit didattico multidisciplinare il cui materiale si concentra su cinque temi: ambiente, raccolta differenziata, riciclo, salute, sicurezza.

Il matrimonio degli alberi: l’altra storia dell’abete bianco

Abies alba, la stessa specie arborea che adesso troneggia nei salotti d’Occidente, vestita di luci e palline è protagonista di un rito millenario che si ripete nella recita della tradizione nel paesaggio-teatro di Rotonda, sul Monte Pollino. Per omaggiare il protagonista indiscusso dei nostri Natali ve la raccontiamo.

Il rito ha radici celtiche e nella sua primitiva versione aveva lo scopo di propiziare benessere e prosperità alla comunità, augurando abbondanti raccolti. Successivamente venne assorbito dalla religione cristiana che lo ha dedicato a Sant’Antonio il quale, si narra, passò per Rotonda nel XIII secolo e fece sosta nei boschi del Pollino, trascorrendo una notte sotto un abete in località Marolo. Si narra anche che anni dopo nello stesso punto un bovaro, inciampando, precipitò in un burrone ed invocò disperatamente il nome del Santo che gli apparve in tutto il suo splendore e lo salvò. Il miracolato raccontò l’accaduto a valle ed ogni anno si recò nel bosco per abbattere un abete ed offrirlo al Santo, coinvolgendo di volta in volta sempre più gente in questo suo gesto, così la storia va avanti da secoli.

Una Prima rinnovabile, alla Scala il teatro è impatto zero

Per la tanto attesa Prima del 7 dicembre alla Scala di Milano, fa il suo debutto una verde novità. Grazie ad una partnership con Edison, infatti, il teatro milanese sarà il primo in Italia ed Europa a mandare in scena una Prima ecologica, illuminata da energia rinnovabile, assolutamente ad impatto zero.

L’Edison che è stata anche l’azienda che nel 1883 rifornì per prima di luce elettrica la Scala, rinnova la sua offerta, in tutti i sensi, garantendo al teatro un rifornimento energetico carbon free.
Un “Die Walkure” di Richard Wagner green, quello che ci si appresta a vedere, le cui emissioni, 80 tonnellate in tutto, verranno azzerate o meglio compensate dall’utilizzo di energia eolica. Emissioni che vengono generate dagli esosi consumi elettrici per le luci, gli impianti, le prove, l’allestimento delle scene, per un totale di 40 tonnellate circa, e altre 40 tonnellate si stima vengano prodotte dai mezzi di trasporto degli ospiti che si recano a teatro per assistere all’evento. Avvalendosi del sistema di Verified Emission Reduction, Edison dovrà comprare una quantità di crediti di carbonio pari alla CO2 emessa nel complesso per mandare in scena la Prima.

Albero di Natale, è quello vero il più ecologico

L’8 Dicembre, data che la tradizione elegge per l’allestimento degli addobbi natalizi, si avvicina e gli italiani si accingono a spendere 150 milioni di euro per acquistare (secondo le stime) 8 milioni di alberi veri. Si conferma, secondo le stime della  Cia Confederazione italiana agricoltori, che ha condotto un’indagine nelle sue strutture territoriali e nei vivai, il trend degli ultimi anni. Anche per il Natale 2010, passata ormai abbondantemente la moda spacciata per ecologica dell’albero finto (solo in 5 milioni ne compreranno uno) le case torneranno a profumare delle fragranti resine di Picea abies, ed Abies alba, le specie più commercializzate come alberi di Natale.

Gli alberelli provengono per l’85 per cento da vivaio. Di questi oltre il 60 per cento sono coltivati in Italia, prevalentemente in: Toscana (province di Arezzo e Pistoia), Veneto e Friuli. Una quota consistente proviene dal Nord Europa, in particolare dalla Danimarca, stato delle cui politiche agronomiche e forestali, ci si può senz’altro fidare. Il restante 15 per cento (cimali o punte di abete) derivano dai prodotti degli sfolli e dei diradamenti delle fustaie coetanee di abete, ovvero da operazioni colturali di routine nella pratica selvicolturale forestale che verrebbero comunque compiute. Acquistando gli alberi veri, pertanto si contribuisce a sovvenzionare la gestione dei boschi, che tutela i versanti dal dissesto idrogeologico, dall’erosione, dalle frane e dagli smottamenti.

Riciclare? Un classico, il concorso letterario Comieco

Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base di Cellulosa, ha indetto un concorso letterario per festeggiare i primi 10 anni di Riciclo Aperto. Il concorso, organizzato in collaborazione con la casa editrice Minumun Fax, vede all’opera tre importanti scrittori del panorama letterario nazionale, Diego De Silva, Paolo Giordano e Francesco Piccolo.

A loro tre il compito di riciclare gli incipit di tre classici contemporanei, Sabato sera, domenica mattina di Alan Sillitoe, Revolutionary Road, di Richard Yates e Il Migliore, di Bernard Malamaud. Avete capito bene, “riciclare tre classici…” eh, sì perché come si ricicla la carta, anche i romanzi d’autore possono tornare a nuova vita sotto un’altra forma.
Dalle riciclo-introduzioni i lettori dovranno completare una delle tre opere con quattro cartelle inedite e originale. C’è tempo fino al 15 marzo 2011 per riciclare un classico e per partecipare alla vincita di un angolo lettura interamente in cartone e una fornitura di libri.

Facebook, le 6 pagine più green del social network

Ormai tutti siamo su Facebook, ma non sono in molti a sapere che, oltre ad utilizzarlo per stare in contatto con gli amici e giocare a Farmville, lo possiamo sfruttare anche per tagliare la nostra impronta ecologica, fare del volontariato per ripulire le strade dai rifiuti, o per una campagna per la nostra causa preferita. E’ possibile intraprendere queste ed altre iniziative soltanto visitando delle pagine dedicate (o aprendone di nuove). Il sito Treehugger ha selezionato le migliori 6 che sostengono cause ecologiche.

1. Calcola la tua impronta idrica. Il Water Personal Footprint Calculator è un’applicazione che aiuta a capire dove si utilizza la maggior parte dell’acqua nella routine quotidiana e offre suggerimenti per ridurne l’uso. Successivamente incoraggia a condividere i propri risultati con gli altri, con l’intento di ispirarli.

Orti sui tetti, accade a Torino

La voglia di mangiare bio, genuino e sano ha spinto un gruppo di torinesi a coltivare sul tetto della propria abitazione pomodori, insalata, zucchine, ravanelli…e ancora fagiolini, melanzane…per tutti i gusti e i palati. L’esperimento, fatto in via Goito 14 a Torino ha poi dato un’altra idea ai fondatori di Studio 999: insegnare a coltivare verdure e ortaggi sui tetti.

In occasione di Paratissima 2010, la mostra-happening di arte contemporanea, dal 3 al 7 novembre nel quartiere di San Salvario a Torino, il laboratorio Oursecretgarden sarà aperto a tutti coloro vogliono provare a realizzare un orto sul tetto della propria casa, nel cuore di una grande città come Torino. Studio 999 offre consulenza tecnica e botanica: i benefici per l’ambiente e per la salute si scopriranno passo passo, quando con soddisfazione i contadini della città potranno assaporare le verdure e gli ortaggi di loro produzione.

Rimini, al via l’Ambiente Festival della natura e della biodiversità

Il 29 ottobre è stato inaugurato a Rimini Dinamo energia creativa, uno degli appuntamenti del Festival dedicato all’ambiente e all’energia pulita. Il centro storico della città ospiterà fino al 7 novembre 2010 installazioni artistiche sul tema Educazione, ambiente e cittadino, e laboratori per bambini.

L’insalata era nell’orto è uno dei progetti ecosostenibili pensati per i più piccoli che insegnerà loro l’arte del riciclo e della semina in terra di piantine e germogli. I bambini utilizzeranno degli oggetti inusuali e vecchi come vasi: pentole, barattoli di latta, cappelli di paglia…e poi le loro creazioni ecologiche saranno messe sui carretti del festival realizzati dagli artisti della Green Art con pallet e ruote di biciclette, e trasportati nel Giardino delle Mimose di Rimini, dopo una colorata sfilata per le strade del centro storico.

L’ora solare fa risparmiare energia, e denaro

Sabato notte si torna all’ora solare, alle 3.00 di notte dovremo spostare le lancette di un’ora indietro. L’ora solare, conosciuta anche come ora civile convenzionale o come daylight saving time (orario di risparmio della luce diurna), è adottata da molti Paesi durante la stagione invernale per sfruttare al meglio la luce del sole e risparmiare sul consumo di elettricità.

Tutto ha avuto inizio in America nel 1784 quando Benjamin Franklin pubblicò su un quotidiano francese una sua idea per risparmiare energia. L’articolo non ebbe seguito fino al 1907 quando la proposta venne ripresa dall’inglese William Willet e messa in pratica nel 1916, in piena guerra. L’Italia seguì la Gran Bretagna e nel 1916 per la prima volta si passò dall’ora solare a quella legale, attraverso il decreto legislativo in uso fino al 1920. Durante la Seconda guerra mondiale l’ora solare fu abolita e ripristinata diverse volte fino ad essere adottata in modo definitivo nel 1965, a causa della crisi energetica.

L’ecologia diventa un gioco, Monopoli e i suoi fratelli si tingono di verde (gallery)

Durante la vostra prossima festa in famiglia, pomeriggio di pioggia, o serata-gioco con gli amici, potreste sorprenderli tutti con un nuovo gioco di società. Non il classico Monopoli, Risiko, ecc., ma uno dei tanti nuovi giochi da tavolo dedicati alla natura. In questo modo non solo passerete qualche ora in allegria, ma permetterete ai vostri amici di conoscere qualcosa in più del mondo dell’ecologia. Ecco di seguito i più interessanti usciti negli Usa, e che speriamo di vedere presto anche in Italia.

1. Earthopoly: basato sul Monopoli, questo gioco è dichiaratamente la versione eco-friendly del suo antenato classico. Per tutta la famiglia, si basa anziché sulle abilità immobiliari, sul meccanismo del carbon-credit. Al posto dell’accumulo di beni, si acquistano i crediti di carbonio che si possono scambiare con aria pulita imparando a conoscere le regioni climatiche e la natura. E quando siete stanchi di lui, ovviamente ogni pezzo si può riciclare. Earthopoly costa negli Usa 30 dollari.

Green Village, come l’Italia si tinge di verde

Green Village è il tour a impatto zero che farà tappa nelle principali piazze del Paese, nel 2011, per promuovere attività sostenibili e per diffondere la mentalità Green, perché un futuro diverso è possibile e si possono davvero salvaguardare e tutelare il nostro Pianeta, e i suoi abitanti.

La manifestazione itinerante a impatto zero partirà con il nuovo anno, ma…come ha avuto inizio questa avventura? Quando la situazione ambientale, i cambiamenti climatici e l’inquinamento hanno cominciato ad alterare gli ecosistemi, e si è cominciata a diffondere una consapevolezza ambientale per la riduzione degli sprechi, per un più attento risparmio energetico, quando le persone hanno iniziato a scegliere cibi biologici e prodotti ecocompatibili, la società milanese IPS Promotions, specializzata nel marketing e nella comunicazione, ha deciso di creare un piccolo mondo itinerante che diffonda prodotti e cultura green, il Green Village, appunto.

Halloween, qualche idea per farlo diventare ecologico (gallery)

Manca solo una settimana ad Halloween, e ancora non sapete cosa indossare? Anziché andare a spendere soldi in vestiti costosi che finiranno in discarica qualche giorno dopo, proviamo a fare il processo inverso: risparmiare soldi riciclando ciò che abbiamo in casa, evitando di gettarlo.

Un esempio? Il robot è sempre uno dei costumi più popolari tra i bambini. Tutto ciò che serve è una scatola di cartone o scatole grandi abbastanza da contenere tutto il corpo e alcuni oggetti domestici, come un tubo di plastica, fogli, colla, vari articoli elettrici, nastro isolante e vernice argentata.

Ecologia a teatro, “Che Bio ce la mandi buona!”

Lo spettacolo di cabaret che il comico di Zelig Diego Parassole sta per portare nei teatri lombardi è stato definito ecosostenibile, perché affronta le tematiche ambientali ed ecologiche, rilette in modo…ironico, ma anche scientifico. Le domande a cui il comico cercherà di rispondere ci riguardano da vicino e riguardano noi tutti, responsabili o vittime del mondo che sta cambiando.

Perché continuiamo a bere l’acqua minerale? Perché il packaging dei prodotti di largo consumo è così esasperato? Perché lo smaltimento dei rifiuti non funziona? Perché siamo così consumisti da arrivare a buttare prodotti ancora funzionanti? Perché sprechiamo energia? Ma soprattutto, quali sono le possibili soluzioni?