Mobilità sostenibile: le autostrade per biciclette sempre più diffuse in Europa (tranne che in Italia)

Mentre in Italia continuiamo a dibattere sulle piste ciclabili che non riusciamo proprio a realizzare, nel resto d’Europa sono già avanti e le autostrade per biciclette spuntano come funghi. Il mese scorso vi avevamo dato notizia della prima autostrada ciclabile al mondo, realizzata in Germania, ma ora siamo già al passo successivo visto che anche in Inghilterra ed in Svezia ci sono progetti simili.

Mobilità sostenibile, a Pesaro si viaggia con la Bicipolitana

Grazie alla segnalazione di un nostro lettore, oggi vi parliamo di una realtà di mobilità sostenibile tutta italiana: la bicipolitana di Pesaro! Se in Germania sono partiti i lavori per un’autostrada per le biciclette, modo innovativo ed intelligente per abbattere i livelli di smog e di polveri sottili nell’aria delle località tedesche, ma anche un modo sano ed ecologico per stare in forma e non arrivare tardi al lavoro, nella città di Pesaro gli spostamenti avvengono in metropolitana per biciclette.

Trasporto sostenibile, in Germania nasce autostrada per biciclette

Che il nostro Paese fosse bocciato dall’Europa per la mobilità sostenibile e, di conseguenza, per la qualità dell’aria e della vita nelle nostre città; ormai è un dato di fatto. Per fortuna però ci sono Stati dell’Unione in cui il trasporto sostenibile e la salute dei cittadini sono più tutelati dalla politica e dalle leggi. La Germania, Paese che negli ultimi tempi ha dato segnali molto forti per sostenere le cause ambientali e per incentivare l’uso di energie alternative contro il nucleare, insegna di nuovo istituendo la prima autostrada per biciclette.

Piste ciclabili: a Milano la maggior parte è illegale

La mobilità sostenibile si fonda sulla possibilità di spostarsi in città con mezzi non inquinanti, primo fra tutti la bicicletta, e non solo sui divieti come fatto per l’Ecopass. Evidentemente però le amministrazioni che si sono susseguite in questi ultimi anni nella città di Milano non hanno molto preso in considerazione questo piccolo dettaglio. Non basta chiudere il centro cittadino alle auto inquinanti, specialmente in un periodo in cui anche i mezzi pubblici cominciano a costare tanto. Purtroppo però nel capoluogo lombardo sembra non sia possibile nemmeno prendere la bici.

Trasporto sostenibile: andare in bicicletta come i danesi ci farebbe raggiungere gli obiettivi del Kyoto 2

Se c’è un popolo che sa cosa significa diventare bike friendly questo è quello danese. A Copenaghen, ma un po’ in tutta la Danimarca, ci si muove così tanto sulle due ruote che viaggiare in macchina è diventato molto complicato. Secondo uno studio della Federazione Europea dei Ciclisti se in tutta Europa ogni Paese fosse in grado di trasformare la propria mobilità cittadina facendola diventare come quella danese, si potrebbero ridurre le emissioni dal 12 al 26%.

Incredibile ma vero: a Copenhagen ci sono troppe biciclette!

Non pensavamo di poter mai dire una frase del genere, ma nella città di Copenhagen ci sono troppe biciclette. Abbiamo sempre promosso la diffusione delle due ruote perché è la scelta più ecologica per spostarsi in città, e fa bene alla salute e al pianeta, ma la capitale danese, che probabilmente è la città con più biciclette al mondo, non riesce più a gestirle tanto che ora ha un problema di sicurezza.

Andare in bici allunga la vita ma bisogna pedalare veloce

Come qualsiasi attività fisica praticata con regolarità e quasi senza rendersi conto dello sforzo visto che si è focalizzati sul raggiungere un luogo per le commissioni quotidiane o per recarsi a lavoro, andare in bicicletta diminuisce i fattori di rischio dei cosiddetti big killers, le malattie cardiovascolari nel caso specifico: l’obesità, il sovrappeso, l’ipertensione, lo stress. Ovviamente vale per chi usa le due ruote come mezzo di trasporto ogni giorno o quasi, non per i ciclisti della domenica ecologica. Inoltre i benefici sulla qualità e la durata della vita si ottengono con una pedalata decisa, veloce, non vale insomma qualche metro tra casa e il parco più vicino, percorso con meticolosa lentezza in sella alla bicicletta.

Piste ciclabili italiane, maglie verdi e maglie nere

Piste ciclabili in Italia: il punto lo fa Legambiente, sottolineando i nodi ancora da sciogliere della mobilità sostenibile su due ruote nel nostro Paese. Alcuni tratti dei nuovi percorsi sono troppo corti o comunque, dopo tanto scalpore di comuni ed enti coinvolti nella realizzazione, finiscono nel degrado e nell’incuria, ovvero in un nulla di fatto perché offrire sentieri accidentati non significa certo favorire l’uso della bicicletta come mezzo di spostamento nei centri urbani. Ma in quanto a piste ciclabili in Italia chi è in e chi è out? O meglio chi è più avanti, nel senso letterale del termine ovvero che non fa terminare la pista dopo poche pedalate?

Sostenibilità ambientale e benessere sportivo, al MTBO di Vicenza

Quando la passione per lo sport all’aria aperta si coniuga con il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità, scendono in campo i veri campioni. Tutti coloro che amano la mountain bike e volessero competere con i grandi assi del ciclismo sono invitati al campionato mondiale di mountain bike di Vicenza, il MTBO World Orienteering Chapionship 2011. L’appuntamento in mountain bike è dal 20 al 27 agosto, con un calendario fitto di eventi e di manifestazioni.

Ciclovia in Puglia, mille chilometri per viaggiare sulle due ruote

Una superciclovia in Puglia, per viaggiare e conoscere le bellezze della regione meridionale in sella alle due ruote su strade esistenti ed a bassa intensità di traffico. E’ stato presentato ieri a Bari, alla presenza dell’assessore regionale alla mobilità Guglielmo Minervini, il percorso di mille chilometri certificato dalla Fiab, la Federazione amici della bicicletta. Si snoda da Chieuti, in provincia di Foggia, fino a Santa Maria di Leuca. Ciclisti esperti lo hanno effettuato accertandone la fattibilità e segnalando le strade che non presentano particolari difficoltà.

Eica 2011, aperto il Salone del Ciclo a Milano

Si è aperto ieri Eica 2011, il Salone Internazionale del Ciclo che, per la 69esima edizione, si svolge a Milano, presso FieraMilanoCity. L’evento, che durerà fino al 25 luglio, sarà un modo per esporre le ultime novità del settore, ma anche per provare gli ultimi modelli ed assistere a degli spettacoli, tutti rigorosamente sulle due ruote. Oltre agli stand infatti, sarà allestita una pista lunga un chilometro in cui si esibiranno i campioni del settore di Freestyle Trial, Dirt Jump e Bike Trial.

Bici elettrica e pensilina fotovoltaica, succede a Padova

Entro l’anno 2012, a Padova, saranno realizzate in tre punti strategici della città tre pensiline fotovoltaiche che fungeranno da stazioni di ricarica per le biciclette elettriche. Trattasi, quindi, di un progetto di mobilità sostenibile ed eco-compatibile a 360 gradi, ovverosia del servizio di sharing “ricaricato” direttamente dal sole, che individua uno dei primi progetti pilota nel nostro Paese.

Il tutto grazie ai fondi che saranno concessi dalla Regione Veneto nell’ambito del programma P.O.R. Fesr a valere dal 2007 al 2013. Il progetto è coordinato dalla Fondazione Fenice onlus assieme ad alcune società operanti nell’alta tecnologia, ed ha chiaramente come obiettivo quello di andare a creare una dorsale per la mobilità elettrica, nel Comune di Padova, da integrare con quello che in città è il circuito ciclabile già esistente.

Mobilità sostenibile, in Italia boom di biciclette

L’uso della bicicletta nel nostro Paese è aumentato di tre volte nei giorni feriali. Nel Nord d’Italia ci sono molte più biciclette che al Sud. Sono più gli uomini a scegliere la bicicletta per gli spostamenti in città che le donne.

Queste e tante altre notizie sono emerse dal sondaggio compiuto da Legambiente e Irp marketing per tastare il terreno prima di presentare il progetto Olbis (Optimising bike sharing in european cities), ispirato ai principi europei per la mobilità sostenibile.

Giretto d’Italia: vincono Torino, Ferrara e Udine

Quasi la metà delle persone che circolano in città si muovono in bicicletta. Un sogno? No, è il giorno del Giretto d’Italia. Ciò è stato possibile in due città grazie all’iniziativa promossa da Legambiente che si è tenuta lo scorso 3 maggio, ma i cui risultati sono stati resi noti oggi, in occasione della Seconda Giornata della Bicicletta, che metteva in competizione le varie città italiane per premiare quei cittadini che hanno scelto di muoversi sulle due ruote invece che sulle inquinanti quattro.

Ed i risultati sono stati anche migliori di quello che gli organizzatori si immaginavano, visto che a Ferrara e Udine si è sfiorato il 40% di partecipazione (rispettivamente 38,2% e 39,8%), tanto da valere per queste due il titolo di città più ciclabili d’Italia nelle categorie fra i 100 mila e i 250 mila abitanti, e sotto i 100 mila. Ma per la categoria “pesi massimi”, cioè sopra i 250 mila abitanti, non si è avuto lo stesso risultato.