Energia pulita da terreni contaminati da scorie tossiche

di Redazione 2

La scoperta arriva da Sidney, dove un gruppo di scienziati australiani e cinesi ha messo a punto un metodo per produrre energia pulita da terreni contaminati da scorie tossiche. Ad assorbire le scorie è una pianta che cresce nelle praterie tropicali dell’Africa, il Pinnesetum purpureum, nota con il nome di erba dell’elefante.

La collaborazione tra il Centro australiano di ricerca per la valutazione della contaminazione e la bonifica dell’ambiente (Crc Care) e l’Università Shaoguan, nella costa meridionale della Cina, porterà alla bonifica dei terreni contaminati e alla produzione di energia pulita.
La scelta dell’erba dell’elefante è stata duplice, come spiega il prof. Ravi Naidu, a capo del progetto, perché è una pianta in grado di crescere anche nei terreni poveri e possiede un’elevata capacità di assorbire i metalli pesanti e le altre scorie inquinanti presenti nel suolo. L’erba perenne africana è capace di assorbire gli idrocarburi del suolo e produrre ossigeno che a contatto con il terreno favoriscono la biodegradazione, e dunque la bonifica della terra inquinata.

I metalli pesanti e le scorie tossiche vengono assorbite dall’erba elefante e accumulati negli strati più alti del fusto, sono così facilmente identificabili ed esportabili dalla pianta stessa. La pianta non solo è in grado di bonificare i terreni contaminati da scorie inquinanti, che abbiamo visto non essere i soli responsabili dell’inquinamento del suolo, ma allo stesso tempo è in grado di produrre etanolo mediante un processo naturale. Come ha spiegato il direttore del centro di ricerca australiano, l’erba dell’elefante

Ha un contenuto di zucchero piuttosto alto e si può usare per produrre etanolo tramite un processo di fermentazione.

Finora gli esperimenti con la pianta sono stati effettuati nella provincia cinese di Guangdong, dove il terreno era pesantemente contaminato dall’attività mineraria. L’utilizzo dell’erba africana ha apportato significativi risultati nell’assorbimento di rame, cadmio, nichelio, zinco e piombo, sostanze altamente tossiche per il suolo e per l’uomo. Ora seguiranno sperimentazioni in altre località inquinate della Cina e dell’Egitto. Non è ancora stato chiarito come quei terreni bonificati verranno utilizzati, chissà se come nella San Joaquin Valley della California, verranno usati per impianti solari e fattorie eoliche.

[Fonte: Ansa]

[Foto: moa.gov]

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