Fotovoltaico: la top ten dei Comuni virtuosi

di Redazione 1

fotovoltaico-comuni-rinnovabiliCraco, Montalto di Castro e Ottobiano. Sono questi i primi tre Comuni italiani che svettano nel fotovoltaico per quel che riguarda il rapporto tra la potenza installata sul territorio ed il numero di abitanti. A rivelarlo è Comuni Rinnovabili 2010, il Rapporto di Legambiente dove si legge altresì come in questa classifica al quarto posto ci sia il Comune di San Pietro Mosezzo e poi Monrupino, Magrè Sulla Strada del Vino, San Giuliano di Puglia, Serre, Revigliano D’Asti e Serravalle Scrivia. Tutto cambia nel Rapporto “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente se si considera la top ten dei Comuni rilevata per la sola potenza installata: in tal caso, infatti, iniziano a spuntare i grossi Comuni, con Roma al secondo posto dietro a Montalto di Castro, al terzo posto Rovigo e poi a seguire Pisticci, Serravalle Scrivia, Piacenza, Craco, Ottobiano, Nardò e Corato.

Ma se la quota parte più ampia di potenza installata cumulata sul territorio nazionale proviene dagli impianti a terra, è altresì importante il contributo in termini di risparmio energetico e di abbattimento di C02 che fornisce il fotovoltaico in edilizia attraverso la piena integrazione architettonica. E’ su questo aspetto che l’Italia deve ancora compiere importanti passi avanti, il che significa anche che con opportune norme ed incentivazioni possono esserci dei margini di crescita particolarmente interessanti per tutta la filiera dei mini impianti fotovoltaici integrati.

Legambiente al riguardo ha altresì stilato la top ten dei Comuni che svettano per il fotovoltaico in edilizia; ebbene, al primo posto c’è Bologna con a ruota Verona, il Comune di Isera e poi Prato, Teggiano, Carano, Monteprandone, Laces, Pesaro e solo al decimo posto Roma. Ma sul fotovoltaico integrato Legambiente sottolinea anche come rappresenti una grande opportunità di risparmio per le aziende anche la progettazione, realizzazione e messa in esercizio degli impianti sulle coperture dei capannoni ed in generale dei grandi complessi produttivi.

Commenti (1)

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