Comuni rinnovabili 2011: un Comune su 8 in Italia è energeticamente autosufficiente

di Redazione 2

Abbiamo parlato in passato del sogno di far diventare l’Italia (e successivamente tutto il mondo) alimentata esclusivamente dalle centrali ad energia rinnovabile. Ogni volta che qualcuno ipotizza uno scenario simile sui media nazionali viene subito sbeffeggiato da chi è convinto che ciò non sarà mai possibile. Le rinnovabili, dicono, sono instabili, forniscono troppo poca energia e non sono mai abbastanza sicure.

Sarà, ma per fortuna non la pensano tutti così. Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente denominato Comuni Rinnovabili 2011, pare proprio che un Comune su 8 in Italia (964 per l’esattezza) sia autosufficiente in termini energetici, ed il suo fabbisogno è interamente coperto dalle rinnovabili. Considerando che siamo nel 2011 e le previsioni di copertura al 100% delle rinnovabili parlano dell’anno 2050, forse non stiamo discutendo di fantascienza.

Tutto questo sforzo, iniziato oltre un secolo fa (le tecnologie sull’idroelettrico e in parte sulla geotermia esistono sin da fine ‘800), hanno comportato solo miglioramenti nello stile di vita italiano, dato che, come si legge sul rapporto:

Grazie a questi impianti si sono creati nuovi posti di lavoro, portati servizi, riqualificati edifici e creato nuove prospettive di ricerca applicata oltre, naturalmente, un maggiore benessere e qualità della vita. Senza dimenticare che coloro che hanno installato impianti solari termici e fotovoltaici, e magari sono collegati a reti di teleriscaldamento, vedono bollette meno salate in Comuni in cui l’aria che si respira è più pulita.

Non dimentichiamolo mai. Il numero dei Comuni dove c’è almeno un impianto continua a crescere e questo crea un certo ottimismo nel futuro. Se nel 2009 erano 5.580, nel 2010 sono diventati 6.993, mentre oggi, dopo appena 3 mesi, ci sono 7.661 Comuni italiani che possiedono almeno un impianto ad energia rinnovabile installato. Considerando che i Comuni italiani sono circa ottomila, siamo ad un buon punto.

Il Comune più “fotovoltaico” d’Italia è San Bellino, in provincia di Rovigo, che ha una media di 58,4 Mw installati ogni 1000 abitanti. In tutto sono 109 i Comuni che riescono a coprire il proprio fabbisogno energetico esclusivamente con l’energia fotovoltaica. Figuriamoci cosa accade quando ci aggiungiamo anche il vento, la geotermia e l’acqua. Nel solare termico vince Torre San Giorgio (Cuneo) con 2.140 mq di pannelli ogni mille abitanti, ma è l’eolico il vero vanto d’Italia, l’energia rinnovabile che ci fa stare tra le prime posizioni nelle classifiche mondiali. Secondo i dati dell’Anev (Associazione Nazionale Energia del Vento) la sola energia eolica nel nostro Paese è in grado di alimentare 3,5 milioni di famiglie. A livello generale invece fa sobbalzare sulla sedia il numero di 221 Comuni in grado di produrre più energia di quella che gli serve. Numeri che, a sentire i pro-nuclearisti, sembravano impossibili.

Ma a rimpolpare il numero di Comuni rinnovabili vanno considerati anche i 946 che hanno almeno un impianto idroelettrico superiore ai 3 Mw; i 290 che hanno un impianto geotermico ed i 1.033 che hanno almeno un impianto a biomassa. Numeri di cui andare fieri dato che fanno essere l’Italia al terzo posto in Europa per installazione di solare termico, al secondo per il solare fotovoltaico e al terzo per l’eolico, nonché tra i primi al mondo in fatto di installazione rinnovabile in generale.

Per ulteriori informazioni, consultate il rapporto di Legambiente.

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