Green Porno, Isabella Rossellini atto secondo

di Redazione 1

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’ecocalendario sexy realizzato dalle Habana Girls, un’iniziativa promossa da Sean Meenan per raccogliere fondi a favore dell’ambiente.
Rimaniamo in ambiente ecoerotico, ma per presentare stavolta il nuovo film di Isabella Rossellini che ha per oggetto la vita sessuale degli animali.

Si fece un gran parlare ed ebbero un gran successo i primi cortometraggi della ormai regista italiana incentrati sull’accoppiamento degli insetti. Ora la Rossellini si ripresenta con il genere Green Porno, con un nuovo film che stavolta ha come tema principale la vita sessuale degli animali marini.
La regista ha deciso di cimentarsi nuovamente con questo tipo di film che a quanto pare trovano un‘audience, più di quanto forse lei stessa avesse immaginato alla prima realizzazione. Stavolta si tratterà di otto episodi incentrati sul sesso tra gli abitanti delle acque.

Possiamo aspettarci dunque di vedere presto sugli schermi la proiezione cinematografica dei segreti della vita di coppia di gamberi, calamari, acciughe, rane, elefanti marini, balene.
Green porno è prodotto da Isabella Rossellini, Jody Shapiro e Rick Gilbert, in associazione con il Sundance Channel.
La serie è concepita e scritta interamente dalla Rossellini. Il film è diretto da Rossellini e Shapiro.
Il debutto sugli schermi del nuovo cortometraggio tutto ecologico è previsto nel mese di aprile del 2009, sul sito SundanceChannel.com.

Ma per chi si aspetta una semplice replica del primo, con un banale cambio di soggetto, da vita sessuale degli insetti ad accoppiamento di animali marini, la regista ha in serbo un’amara sorpresa.
A differenza del primo, infatti, il punto di vista delle riprese cerca di concentrare lo sguardo sulla devastazione e sui disastri ambientali provocati dalla barbarie umana.
Gli animali saranno rappresentati (sempre in chiave surreale) nei minimi dettagli, con dovizia di particolari e estrema accuratezza, ma la loro vita si intreccerà e avrà da sfondo gli scenari naturali contaminati dall’uomo. Un porno verde dai contorni cupi, dunque? Staremo a vedere…

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