L’inquinamento ha raggiunto anche la cima dell’Everest

di Redazione 1

Se siete amanti della montagna e volete cimentarvi in una escursione sulla cima più alta del mondo, fate molta attenzione a non bere l’acqua che trovate sul vostro cammino. Pericolosi livelli di arsenico e cadmio sono stati trovati nei campioni di neve sul monte Everest, uno dei posti che, a guardarlo, sembra talmente selvaggio ed incontaminato che verrebbe da pensare che è impossibile che possa essere inquinato.

Entrambi i metalli pesanti sono stati trovati in livelli più elevati di quelli che la US Environmental Protection Agency ritiene accettabili, ha affermato Samantha Langley-Turnbaugh della University of Southern Maine di Gorham. La Langley-Turnbaugh e Bill Yeo hanno scalato la maggior parte del pendio dell’Everest nel 2006, prendendo campioni di terreno e di neve ogni 300 metri tra 5.334 e 7.772 metri di altezza. Tutti i campioni di neve avevano alti livelli di arsenico e cadmio, e tutti i campioni di terreno avevano alti livelli di arsenico.

Gli scienziati-alpinisti effettuavano la ricerca sciogliendo la neve in quella che idealmente è considerata l’acqua potabile per eccellenza, ma in questo modo i metalli tossici sono “venuti a galla”, tanto da far esprimere la propria  preoccupazione, per l’alto livello di inquinamento. Non è chiaro in che misura questi agenti riescano poi ad attraversare il pendio raggiungendo i fiumi e finendo a valle, ma siccome l’Everest fornisce l’acqua potabile alle popolazioni locali, potrebbe rappresentare un problema per la salute da non sottovalutare.

Venti forti soffiano sul suolo contaminandolo come la polvere si posa sulle nostre strade, tanto che anche il solo respirarla potrebbe rappresentare un rischio.

La gente al campo base dell’Everest spesso indossa protezioni, semplicemente perché c’è tanta polvere

ha affermato Langley-Turnbaugh. L’inquinamento atmosferico dell’industria asiatica è probabilmente il colpevole di questa situazione. Le concentrazioni di arsenico e cadmio, entrambe a livello preoccupante nel terreno a quote più elevate, potrebbero aver raggiunto queste altezze soltanto se trasportate dal vento. Secondo gli studiosi ci sono pochissime informazioni disponibili sull’inquinamento in alta montagna come quello dell’Everest perché per ottenere i campioni si deve salire a quote non facilmente raggiungibili, e per questo la carenza di informazioni potrebbe rendere pericoloso per gli scalatori la “passeggiata”, e per gli abitanti a valle anche bere un bicchiere d’acqua.

[Fonte: New Scientist]

Commenti (1)

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