Miti da sfatare sui cambiamenti climatici (seconda parte)

di Redazione 1

miti cambiamenti climatici seconda parteCome abbiamo visto ieri, sono molte le dicerie sui cambiamenti climatici, o sarebbe meglio dire “contro” i cambiamenti climatici, che non vanno bene. Le persone che affermano che questi non esistono, o altre sciocchezze del genere, portano come prove a sostegno di ciò che dicono delle teorie che sono facilmente confutabili. Dopo aver visto cinque miti ieri, vediamone altri 5 oggi dopo il salto.

Mito 1 – La CO2 non è inquinante. C’è chi dice infatti che siccome le piante assorbono la CO2, allora non c’è di che preoccuparsi. Inoltre l’anidride carbonica è sempre esistita, dunque non è un inquinante da combattere. Ovviamente questa teoria è insensata, è come dire “con una coltellata non si muore, allora accoltellami cento volte”. Anche se le piante assorbono la CO2, quando l’uomo, con le sue attività, ne produce tanta, va oltre quella che si può assorbire, portando così all’effetto serra e all’acidificazione degli oceani. Quando l’energia termica viene rilasciata dalla superficie terrestre, un po’ di quella radiazione rimane intrappolata dai gas serra come la CO2, portando all’innalzamento delle temperature.

Mito 2 – Gli scienziati si sono inventati il riscaldamento globale. Dalla vicenda delle email rubate sono nate molte teorie della “cospirazione” del mondo della scienza su questo fenomeno. Le indagini hanno poi appurato che è vero che le email rubate erano autentiche, e riportavano di ricerche scientifiche condotte in maniera non corretta, ma non si può dire che se un paio scienziati lavorano male, anche gli altri lo fanno.

Mito 3 – L’innalzamento delle temperature non è così male. Cosa possono fare 2 o 3 gradi di differenza? La risposta è “molto”. Significa scioglimento dei ghiacciai e meno precipitazioni che si traducono in scarsità d’acqua e desertificazione, ma anche danni alla salute umana, agli animali e all’economia.

Mito 4 – Il ghiaccio in Antartide sta aumentando, contrariamente a quanto si dice sullo scioglimento dei ghiacciai. In questo caso bisogna introdurre il concetto di differenza tra calotta antartica e ghiacciaio. La calotta antartica, una sorta di terreno ghiacciato, si forma grazie all’umidità e ad altri fenomeni e, sì, sta aumentando. Ma dall’altra parte il ghiaccio periferico (differenza tra precipitazioni e scioglimento) sta diminuendo. Questa perdita contribuisce all’innalzamento del livello del mare.

Mito 5 – I modelli climatici non sono affidabili. L’idea è che siccome i modelli previsti dagli studiosi sono basati su ipotesi ed una gran quantità di variabili, sarà difficile che si avverino. Nella realtà i modelli climatici sono basati su leggi fisiche e chimiche che sono certe e riscontrabili, ed anche se le variabili possono cambiare, le reazioni sono note e possono supportare le ipotesi.

Photo Credits | Thinkstock

Commenti (1)

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