Mobilità sostenibile, Venezia inaugura i biovaporetti

di Redazione 1

Chi ha detto che la mobilità sostenibile riguarda solo il trasporto su strada? Nella città di Venezia anche si pensa all’ambiente e a ridurre l’inquinamento, ma con i biovaporetti che attraversano la Laguna.

I vaporetti ecologici sono alimentati con carburanti vegetali a semi di girasole, prodotti dalla colza, dal mais. Finora il biovaporetto è solo un prototipo di mezzo di trasporto bio ideato dal Settore Bioenergie e Cambiamento Climatico del gruppo Veneto Agricoltura.

Non solo le auto elettriche possono fermare l’inquinamento, a dimostrarlo è il biovaporetto che è stato presentato  nella Scuola Grande di San Rocco a Venezia la settimana scorsa, nel corso di un convegno dal titolo Biocarburanti per una mobilità sostenibile in Laguna di Venezia. Il progetto per incentivare gli spostamenti ecologici e per promuovere il turismo sostenibile si inserisce nel piano di ricerca europeo Biosire (Biufuels and Electric PropolsionCreating Sustainable Transport in Tourism Resort). La flotta di veicoli che attraversano la Laguna dell’azienda di trasporti veneziana ACTV,  attualmente è composta da circa 170 imbarcazioni di cui  58 vaporetti, 23 foranei, 12 motonavi, 64 motoscafi e 7 navi traghetto. La loro produzione di anidride carbonica, cosiderando che in media ogni imbarcazione ha una potenza di circa 150 kW e solca la Laguna di Venezia per almeno 15 ore ogni giorno, per 300 giorni ogni anno; sarebbe ridotta di oltre 60.000 tonnellate se si sostituisse il gasolio con il biocarburante vegetale.

Il biocarburante si potrebbe ottenere con due diversi procedimenti: il  recupero di olii alimentari esausti, come quelli delle fritture di privati e ristoranti, oppure da olio vegetale puro. La sostituzione del gasolio con il carburante ecologico potrebbe essere totale o parziale. L’unico aspetto negativo del progetto sostenibile è che tuttavia non vengono presi in considerazione tra i maggiori responsabili dell’inquinamento in Laguna: le grandi navi che transitano nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, responsabili da soli del 15% dell’inquinamento globale di Venezia.

[Fonte: Il cambiamento]

[Foto: sanremobuonenotizie]

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