Londra 2012: una montagna di plastica sulle Olimpiadi più verdi della storia

di Redazione 1

L’obiettivo delle Olimpiadi di Londra 2012 è di realizzare i Giochi più sostenibili della storia. Ma gli organizzatori, come abbiamo visto a proposito di alcune scorie, stanno sbagliando diverse mosse. L’ultima, in ordine di tempo, è l’autorizzazione alla costruzione del più grande ristorante MacDonald al mondo che sarà aperto proprio accanto allo stadio principale. Avrà la dimensione di 3 campi da calcio e si prevede servirà oltre un milione di pasti al giorno. Ovviamente produrrà una quantità di plastica che definire impressionante è dire poco.

Ma un gruppo di attivisti ha deciso di porvi rimedio, e sta spingendo per far dichiarare le Olimpiadi plastic-free, cioè senza plastica. Il gruppo, Greener Upon Thames,  ha avviato una petizione che ha già raccolto tantissime firme, tra cui quelle di Sting, Richard Branson e Vivienne Westwood.

Noi sottoscritti, richiediamo Olimpiadi senza buste di plastica nel 2012 e chiediamo un divieto totale di emissione dei sacchetti di plastica in tutti i punti legati alle Olimpiadi

si legge sulla petizione. L’utilizzo delle buste di plastica nel Regno Unito è in aumento, anche in controtendenza con quello che sta accadendo nel resto del mondo. Si è registrato un incremento del 5% nell’uso sacchetto di plastica nel 2010 rispetto all’anno precedente. Dopo una campagna importante nel 2008, l’utilizzo era sceso a 6,5 ​miliardi di pezzi nel periodo 2009-10. Ma dopo il 2010 è salito di nuovo fino a 6,8 miliardi di buste.

Ma c’è chi ha fatto meglio. L’Irlanda ha imposto una tassa sui sacchetti di plastica nel 2002, ed il loro uso è diminuito drasticamente. Allo stesso modo il Galles sta prendendo in considerazione una tassa e si augura che il suo ricarico di 5 pence (poco più di 5 centesimi di euro) ridurrà il numero dei sacchetti del 90%. Modbury è una piccola città inglese famosa per essere stata la prima, nel 2007, ad introdurre questa tassa, ed oggi ha già raggiunto quell’obiettivo.

Il sindaco di Londra ha promesso di fare della città una zona plastic-free, ma ancora non si è mosso molto. Di recente ha rinnovato gli attacchi dicendo che le buste sono un “flagello inutile per il nostro ambiente” chiedendone di nuovo il divieto, ma poi il Parlamento ha concesso una dispensa speciale sulla tassa che viene rimandata a fine 2012, guardacaso dopo le Olimpiadi. Una manifestazione che, se vuol passare davvero per sostenibile, ha ancora molta strada da fare.

[Fonte: Treehugger]

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