Non solo elettricità: il solare creerà anche biocarburanti

processo biocombustibile solare

Per decenni, la scienza ha cercato di trovare i modi più disparati per ottenere energia dal sole. Nella fotosintesi naturale però, le piante assorbono l’energia solare e l’anidride carbonica e quindi la convertono in ossigeno e zuccheri da miliardi di anni. L’ossigeno viene rilasciato nell’aria e gli zuccheri sono dispersi in tutta la pianta.

Sfortunatamente, l’attribuzione di energia luminosa in prodotti che usiamo oggi non è così efficace come si vorrebbe. Ora i ricercatori di ingegneria dell’Università di Cincinnati stanno cambiando questa visione. I ricercatori stanno trovando i modi per recuperare l’energia dal sole ed il carbonio dall’aria per creare nuove forme di biocarburanti, grazie ad una specie di rana semi-tropicale. I loro risultati sono appena stati pubblicati su Nano Letters.

L’Europa ha deciso: l’obiettivo emissioni rimane al 20%, ma tutti si dovranno adeguare

bandiera europea

Nonostante Stati Uniti e Cina continuino a beccarsi come galli in un pollaio, l’Unione Europea continua ad andare avanti anche da sola. Nello scorso week-end la Commissione europea ha annunciato che l’Unione a 27 perseguirà l’obiettivo del taglio delle emissioni al 20% entro il 2020. Si è deciso, visto l’ostruzionismo di alcuni Paesi (tra cui l’Italia) di evitare di costringere tutti a raggiungere il taglio del 30%, ma intanto l’obiettivo deciso rimane il più alto al mondo.

Inoltre l’UE è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di produrre il 20% della sua energia da fonti rinnovabili entro il 2020 e raggiungere il 20% dell’efficienza energetica per quella data.

Una coppia in verde, come diminuire l’impronta dei sentimenti sulla Terra

sposa in verde

Se volete ufficializzare il vostro fidanzamento, riducendo al minimo l’impronta dei vostri sentimenti sulla Terra, questo è l’articolo giusto. Dalle decisioni a breve termine, come l’utilizzo di carta riciclata per bigliettini romantici e inviti,  alle scelte per la vita come una casa ecosostenibile, ci sono molti modi di essere una coppia in verde… e non al verde.

Per cerimonie di fidanzamento e matrimonio, innanzitutto è essenziale mantenere il più corta possibile la lista degli invitati, inviare gli inviti su carta riciclata e scegliere l’anello più eco-friendly che ci sia. Tanto per cominciare, parliamo dell’anello: perchè comprare anelli nuovi che sembrano vintage, quando in molti negozi di antiquariato si trovano realmente gioielli vintage bellissimi, pezzi unici, o ancora, perchè non utilizzare i gioielli di famiglia, qualora ne aveste a disposizione, che si tramandano un valore aggiunto di generazione in generazione?

Pulizie di primavera ecosostenibili

pulizie di primavera ecologiche

I prodotti chimici per l’igiene e la pulizia sono dovunque nelle nostre case, negli uffici: detersivi per piatti, per i mobili, per i vestiti, i pavimenti, le finestre, e queste sostanze fluttuano liberamente nell’aria. Nella nostra guerra contro lo sporco ed i germi a volte effettivamente possiamo peggiorare le cose.

La maggior parte dei prodotti convenzionali di pulizia sono a base di petrolio e hanno dubbie conseguenze sanitarie e ambientali. Invece di optare per prodotti di pulizia annientano lo sporco sul loro cammino, ci sono un sacco di prodotti e metodi naturali per mantenere una casa pulita e fresca, senza gli effetti tossici collaterali.

Molte marche di detersivi si sono orientate verso scelte ecosostenibili. Scegliete sempre prodotti di questo tipo.  Molti di questi prodotti non sono tossici, sono biodegradabili, e fatti da risorse rinnovabili (non da petrolio). Ma anche detergenti fatti da voi sono utilissimi ed efficaci senza inquinare e risparmiando. Aceto e bicarbonato di sodio possono essere usati per pulire quasi qualsiasi cosa. Mescolate uno di questi due ingredienti, quello che più preferite o avere a disposizione, con  po’d’acqua calda e avrete ottenuto un prodotto per la pulizia multiuso.

Scienziati scoprono il modo per trasformare la CO2 in energia riutilizzabile

monossido

Gli scienziati dicono che troppo biossido di carbonio è un male per la Terra. Dicono anche che troppo monossido di carbonio può uccidere. Allora, perché i ricercatori della University of Michigan sono entusiasti di trasformare CO2 in CO? Perché il prodotto finale potrebbe rivelarsi utile per la produzione di elettricità e idrogeno. I chimici del Michigan, insieme ai loro colleghi dell’Università di Oxford, dicono di aver elaborato un modo efficace per trasformare il biossido di carbonio in monossido di carbonio per mezzo della luce solare.

A quanto pare, non sono nemmeno i primi a citare le opportunità che essa crea. I ricercatori dei Sandia National Laboratories in New Mexico vantavano già alla fine del 2007 un utilizzo dell’energia solare per convertire CO2 in CO. Ma qui c’è una novità. Il nuovo metodo, pubblicato sul Journal of the American Chemical Society, a quanto pare utilizza un input di energia notevolmente inferiore rispetto ai metodi precedenti. Ma inoltre si avvicina molto a quello che la natura già fa naturalmente.

Fotovoltaico Usa: ambientalisti in pressing sul solare

solare-usaNo al petrolio, no al nucleare, sì al solare in tutte le sue forme: dai pannelli termici al solare termodinamico e passando per il fotovoltaico. Anche negli Stati Uniti le Associazioni ed i politici con vocazione ambientalista, meglio se indipendenti, sono in pressing con rapporti, dichiarazioni ed analisi per “indirizzare” l’America verso lo sfruttamento dell’energia solare che, entro il 2030, potrebbe portare il Paese anche a coprire il 10% del suo imponente fabbisogno energetico. Questa, in particolare, è una stima che la Environment America, una delle più importanti e note Associazioni ambientaliste a stelle e strisce, ha ricavato da un’elaborazione presente in un Rapporto dal titolo  “Building a Solar Future: Repowering America’s Homes, Businesses and Industry with Solar Energy”.

Fissata per il 2011 l’uscita della lavatrice Xeros che ti fa risparmiare il 90% d’acqua

lavatrice xeros

Il lavaggio “a secco” è destinato a diventare il futuro della pulizia grazie ad una lavatrice che utilizza il 90% in meno di acqua, rispetto ad un normale ciclo di lavaggio. Questa futuristica macchina non è poi nemmeno tanto lontana dall’arrivare nelle nostre case, dato che si preve possa entrare in commercio in Europa già entro la fine del 2011.

Il dispositivo, sviluppato a Leeds (Gran Bretagna) da Xeros Ltd, sostituisce l’acqua con piccole sfere di plastica che risucchiano le macchie, facendovi risparmiare tantissimo in bolletta. Il processo Xeros utilizza perle di nylon grandi 3 millimetri che possono arrivare in tutte le fessure e pieghe dell’abbigliamento, e possono essere riutilizzate centinaia di volte. Dopo che il ciclo di lavaggio è completo, le sfere si scaricano con l’acqua con la centrifuga.

Pm10: al Sud provoca più morti che al Nord

inquinamento palermo

Siamo ormai passati dalla classica affermazione “l’inquinamento fa male”, all’analizzare cosa significa inquinamento. Così, andando a scoprire tutte le varie sfaccettature di questo problema di cui non ci libereremo tanto presto, scopriamo che probabilmente il pericolo maggiore arriva dall’aria che respiriamo, ed in particolare dai Pm10, meglio conosciute come polveri sottili.

Secondo un’indagine effettuata da Epiair è risultato che queste particelle che entrano facilmente nelle nostre vie respiratorie e comportano diversi danni, tra cui anche alcuni tumori, fanno molto più male al Sud che al Nord Italia. In particolare, tra le prime 10 città analizzate in questa ricerca che verrà replicata e allargata per il periodo 2010-2012, pare che il Pm10 provochi maggiori danni nella città di Palermo, e minori in quella di Milano.

Petrolio: il picco di produzione potrebbe avvenire 10 anni prima del previsto

estrazione petrolio

Gli sforzi delle energie alternative di attirare l’attenzione della società hanno ottenuto un premio: uno studio pubblicato sulla rivista della American Chemical Society’s Energy & Fuels ha rivelato che la tradizionale produzione di petrolio greggio potrebbe raggiungere il picco nel 2014: circa una decina di anni prima di quanto le previsioni avevano indicato in passato.

Lo studio, effettuato dagli scienziati in Kuwait, è basato su una versione modificata del modello di Hubbert, il quale è stato in grado di prevedere con precisione quando la produzione di petrolio raggiungerà il picco sin dal 1970, tenendo conto della complessità dei cicli di produzione di petrolio nei vari Paesi, i quali possono essere influenzati dai progressi tecnologici, dalla politica, dalle condizioni economiche e normative.

Fotovoltaico: impianti di piccola taglia, il ritorno economico

fotovoltaico-ritorno-economicoIl rientro dall’investimento per un impianto fotovoltaico non dipende solo da una buona progettazione e da una altrettanto buona realizzazione, compresa chiaramente la scelta dei pannelli, ma anche dalla posizione geografica dell’impianto stesso. Al riguardo il GSE – Gestore Servizi Energetici, nell’ultima Guida aggiornata sul fotovoltaico, sottolinea come per gli impianti fotovoltaici di piccola taglia, con potenza non inferiore ai 1 KW e non superiore ai 3 KW, i tempi di ritorno del capitale che è stato investito varino a seconda se, con lo stesso impianto, la messa in esercizio avviene nell’Italia settentrionale, nell’Italia centrale oppure nell’Italia meridionale.

Fermo restando che in base alla normativa vigente, gli incentivi in Conto Energia durano 20 anni ovunque sul territorio italiano, il GSE sottolinea come, in via orientativa, per un impianto con le caratteristiche sopra citate i tempi di ritorno dall’investimento nell’Italia settentrionale varino da 11 a 13 anni; nell’Italia centrale si va da 9 ad 11 anni, mentre nell’Italia meridionale i tempi di rientro oscillano tra i 7 ed i 9 anni.

Mal’aria industriale, l’atmosfera italiana ne è piena

inquinamento industrialeIl rapporto di Legambiente Mal’aria industriale per il 2010 evidenzia l’apporto nefasto dell’industria all’atmosfera italiana, una forma di inquinamento spesso trascurata e dimenticata, volutamente, dalle istituzioni che preferiscono concentrarsi sulla riduzione del traffico, imputando principalmente alle auto la causa dello smog. In realtà, in quello che è il cuore della produzione industriale italiana, il triangolo settentrionale, c’è da dire che i veicoli, prendiamo la città di Milano ad esempio, sono quasi tutti a ridotte emissioni e ultramoderni. Il problema è a monte. Lo evidenzia bene questo rapporto di Legambiente, che esamina la totalità delle sostanze tossiche che finiscono nella nostra aria a causa delle emissioni industriali.

Tra il 2006 e il 2007  sono saliti a +15% gli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici), a +6% le diossine e i furani, a +5% cadmio e +3% cromo. E’ con questi dati che l’industria italiana si conferma come la principale fonte di microinquinanti scaricati in atmosfera, producendo il 60% del cadmio totale, il 70% delle diossine, il 74% del mercurio, l’83% del piombo, l’86% dei Policlorobifenili (PCB), l’89% del cromo, fino al 98% dell’arsenico. Tutti inquinanti che sembrano finiti nell’oblio ma che, invece, contribuiscono in modo molto pesante a rendere insalubre l’aria respirata nei luoghi di lavoro e nei centri urbani limitrofi alle aree industriali.

Quibio, la bioplastica tutta italiana

quibioDall’idea di due cagliaritani, Giuseppe Brau e Maria Grazia Sanna, dieci anni fa è nato Quibio, portale specializzato nell’e-commerce di prodotti in bioplastica, biodegradabile e compostabile al 100%. I prodotti possono essere acquistati sul sito di Quibio e verranno spediti gratuitamente in tutta Italia in sole quarantotto ore, questo è quanto promettono alla Quibio.

Ci sono utensili per la casa ad uso quotidiano, ed usa e getta, di tutte le categorie, tutti rigorosamente col prefisso bio: biobicchieri e biotazzine, biovaschette, biopannolini, biopattumiere, biopiatti, biociotole, biotovaglie, bioposate, biogiochi, bioguanti… insomma, di tutto e di più.

Tuffi puliti 2010, aree di balneazione migliori su Google Map

tuffi puliti 2010Gli amanti del mare, quello vero, blu, pulito, incontaminato, ammesso che esista ancora, saranno felici di sapere che quest’estate sarà a loro disposizione un nuovo moderno strumento per raggiungere la spiaggia dei nostri sogni e fare un tuffo pulito. Il Ministero della Salute ha infatti deciso di aprire un sito, www.portaleacque.it, con precise indicazioni per i bagnanti sulla qualità delle acque nelle varie località balneari della Penisola.

Avvalendosi di Google Map, il portale condurrà turisti stranieri e cittadini italiani in vacanza verso le acque più limpide. Il sito è stato realizzato con la collaborazione dell’Istituto poligrafico e zecca dello Stato ed è stato presentato nei giorni scorsi a Parma nell’ambito della seconda giornata della V Conferenza ministeriale ambiente e salute organizzata dai ministeri dell’Ambiente e della Salute italiani e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Europa.

Fotovoltaico: mega impianto in provincia di Rovigo

fotovoltaico-sunedisonIl Banco Santander, in qualità di investitore, e la SunEdison, società leader in Nord America nel campo dei servizi per l’energia solare, daranno vita in Provincia di Rovigo, ed in particolare nell’area tra i Comuni di San Bellino e di Castelguglielmo, ad un impianto fotovoltaico grande quanto centoventi campi di calcio, ovverosia il più grande del Vecchio Continente. La superficie occupata dal campo fotovoltaico è pari ad oltre 850 mila metri  quadrati ed inizierà a produrre energia già nel corso della prossima estate per poi andare in produzione di energia elettrica a regime entro fine anno. Già dall’inizio l’impianto produrrà energia in grado di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di oltre diciassette mila famiglie a fronte di oltre 40 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera.