Rinnovabili, diamante fotovoltaico imprigiona raggi solari e produce energia

di Redazione 6

Un diamante fotovoltaico capace di assorbire i raggi del solare e produrre energia pulita, anche di notte, verrà installato nella facoltà di Architettura di Roma La Sapienza, a Valle Giulia. L’accordo, stipulato tra il Comune di Roma, l’ateneo della capitale e l’Enel è stato siglato ieri in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno, dal rettore Luigi Frati e dall’amministratore delegato Enel Fulvio Conti.

La piccola centrale che sarà installata nell’ateneo di Architettura prende il nome dalla sua forma di diamante, formato dai 38 pannelli fotovoltaici a celle monocristalline di ultima generazione. L’impianto, alto 12 metri per 8 metri di diametro, come ha spiegato il delegato Enel

E’ in grado di produrre una quantità di energia capace di garantire l’autosufficienza di un piccolo condominio di cinque-sei piani.

Il diamante fotovoltaico che ricorda Lunar Cubit, le Piramidi del deserto, il progetto vincitore del premio Land Art Generator Initiative, è un impianto solare in grado di catturare i raggi del sole durante il giorno e li converte in energia elettrica, da utilizzare anche la notte. L’energia prodotta viene in parte immessa nella rete e in parte accumulata in batterie di nuova generazione, in modo tale da poter produrre energia elettrica anche nella notte e nelle giornate senza sole. Il diamante fotovoltaico è stato progettato dall’Ente Nazionale Energia eLettrica in collaborazione con l’università di Pisa. Dalle stime la piccola centrale solare sarà in grado di produrre 11 Kw di energia da fonti rinnovabili. Già nel prossimo autunno l’impianto entrerà in azione, come precisa il sindaco di Roma Gianni Alemanno

Il prossimo autunno, dopo mesi di intenso lavoro, a Valle Giulia ci sarà un nuovo gioiello della creatività italiana: un diamante, un gioiello tecnologico. Siamo molto fieri di poter offrire questo palcoscenico a una grossa realizzazione.

Lunar Cubit, le piramidi solari nel deserto

Solare: mega centrale termica progettata da Google

[Fonte: AGI News; Rinnovabili]

[Foto: rinnovabili]

Commenti (6)

  1. Credo che ci dovrebbe essere maggiore attenzione e meno enfasi nel modo di scrivere notizie frasi come quelle riportate di seguito;

    “Un diamante fotovoltaico capace di assorbire i raggi del solare e produrre energia pulita, anche di notte, verrà installato nella facoltà di Architettura di Roma La Sapienza”

    “e in parte accumulata in batterie di nuova generazione, in modo tale da poter produrre energia elettrica anche nella notte e nelle giornate senza sole.”

    Sono frasi che inducono il lettore a pensare che quei pannelli fotovoltaici e quella batteria “PRODURRANNO” energia ANCHE DI NOTTE E NELLE GIORNATE SENZA SOLE, cosa, purtroppo, non vera.
    invito quindi il redattore del titolo a spiegare meglio quello che intendeva dire, ringrazio per l’attesa risposta.

    1. accumulare l’energia rendendola disponibile anche di notte, questo era il senso… 🙂 quel produrre può trarre in inganno, grazie per avercelo fatto notare 🙂

  2. Gentilissima Paola c’è un problema molto grosso che in questi ultimi anni generalmente si sottovaluta facendo diventare la possibile informazione, totale disinformazione, lasciando il lettore in certezze che dell’incertezza hanno tutti i requisiti.
    La stampa e quindi l’articolo dovrebbe dare delle informazioni utili e non tendere a dare delle notizie approssimative che poi non possono avere un minimo riscontro con i numeri e con la tecnologia. anche la seguente frase : “E’ in grado di produrre una quantità di energia capace di garantire l’autosufficienza di un piccolo condominio di cinque-sei piani”. andrebbe chiarita. Un condominio di 5- 6 piani può essere abitato da quante famiglie? 5 o 100? Le posso dire che un impianto della potenza di 11 kW (come descritto) potrà produrre a Roma circa 1300 kWh per ogni kW di potenza quindi 11×1300=14.330 kWh l’anno che divise per un consumo medio annuo di 2700 kWh per famiglia potrebbe essere sufficiente per appena 5 famiglie, il chè credo che sia stato molto ridimensionato rispetto all’enfasi che ha dato al progetto e del quale sarebbe utilissimo invece conoscere il costo. Articoli di questo genere possono essere molto fuovianti e responsabili di false aspettativeche non fanno bene all’informazione ed ai lettori.

    1. Comprendo perfettamente il suo punto di vista, tuttavia le informazioni fornite provengono da comunicati stampa di presentazione che generalmente producono dati approssimativi per dare almeno una vaga idea di cosa sarà in grado di garantire ed alimentare una centrale e che non considerano in questa fase tutte le variabili, facendo riferimento piuttosto a dati sul consumo medio delle famiglie, sul piccolo condominio mediamente popolato e così via discorrendo. Nel caso specifico, la frase a cui si riferisce è stata pronunciata da Fulvio Conti, AD Enel:

      E’ in grado – ha spiegato Conti – di produrre una quantità di energia capace di garantire l’autosufficienza di un piccolo condominio di cinque-sei piani.

      Ritengo comunque che nell’aggettivo piccolo attribuito a condominio dallo stesso Conti fosse inteso non si trattasse di un grattacielo abitato da 100 famiglie. Anche in “garantire autosufficienza” non mi sembra ci sia poi tutta questa enfasi, io almeno leggo “darà l’energia sufficiente ad un piccolo condominio, … ” non “produrrà energia da vendere per migliaia di famiglie”…vede, c’è una sola persona che scrive ma ci sono centinaia di letture possibili… per quanto riguarda invece il costo mi informerò e torneremo senz’altro a parlarne… La ringrazio ancora per il Suo prezioso intervento che sono certa essere di natura costruttiva e ci aiuterà a migliorare…

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